Riflessioni a sangue freddo! Nella confusione generale che - TopicsExpress



          

Riflessioni a sangue freddo! Nella confusione generale che caratterizza la fase politico istituzionale che viviamo, assimilabile, nella sua tragicomica dimensione, a situazioni pirandelliane o a scene del “Natale in casa Cupiello”, c’è il ragionevole rischio che il cittadino distratto e, finanche quello in qualche modo interessato alle vicende del proprio Paese, perda la bussola al punto da mettere in crisi i suoi stessi sedimentati convincimenti. Perché questo non accada, è necessario che ognuno supporti la propria capacità critica con delle coordinate dal valore indiscutibile ed inoppugnabile, che in gran parte si riconducono alle seguenti verità: 1) Berlusconi è un condannato per reati comuni commessi anche quando era Presidente del Consiglio. I cittadini che lo stesso giorno della sentenza della Cassazione sono stati anche essi condannati a quattro anni (e certamente ve ne sono tanti!) sono a scontare la propria pena nelle patrie galere. Il Boss di Arcore, invece, che al più avrebbe potuto parlare, per videoconferenza, nelle aule di giustizia ove si celebrano altri e più ancora importanti e concomitanti processi a suo carico, occupa gli schermi delle sue televisioni ed in parte quelli della TV pubblica, per ricattare Capo dello Stato, Capo del Governo, e quanti altri siano ricattabili (!), per ordinare ai Ministri della sua parte di dimettersi, per disporre sulla durata o sulla fine della legislatura; e questo al solo evidente ed esclusivo fine di conseguire una impunità “latu senso” che rappresenterebbe il crollo della legittimità dello Stato . Tutte le sue manovre, in definitiva, è fatto pacificamente scontato, nulla hanno a che vedere con IMU, IVA, TAV,pensioni, occupazione, precariato, riforma fiscale, piccole e medie imprese etc.etc. 2) Lo scontro in atto tra PD e PDL, per quanto orchestrato secondo la scenografia da battaglia finale, non è certamente più duro e più aspro di quello rappresentato nella campagna elettorale ultima, allorchè l’impegno solenne assunto dai due partiti si concretizzò nella asserita , insanabile alternatività (Mai più con Berlusconi! Mai più con i comunisti!)!!! Non credere oggi a quanto si è sperimentato non esser vero ieri è atteggiamento perciò di minima prudenza! 3) Da tre legislatura non v’è partito, non v’è deputato, non v’è senatore che non abbia giudicato improcrastinabile la riforma di quella legge elettorale, vergogna nazionale. Da tre legislature partiti, deputati e senatori hanno fatto di tutto per non trovare un accordo; per non mollare quel salvagente utile alla conservazione di uno scranno in parlamento, che una selezione appena più onesta dei rappresentanti del popolo avrebbe loro inevitabilmente pregiudicato. Qualunque politico dovesse richiamare oggi il problema della legge elettorale può tranquillamente essere fucilato sul posto. 4) I due partiti al governo (non cito il partito di Casini per il disgusto che questo nome comporta automaticamente) non possono non essere consapevoli che alle ultime elezioni hanno lasciato sul campo qualcosa come 11 milioni circa di voti (altrove i rispettivi apparati avrebbero riparato all’estero!!), sulla valutazione che i cittadini avevano fatto del loro primo governo di unità nazionale (!); né possono non essere consapevoli che, dovessero far precipitare l’Italia verso nuove elezioni, lascerebbero sul campo altri milioni di voti per il giudizio maturato sul governo in carica e, complessivamente, su tutta l’esperienza della larghe e “fraudolente” intese benedette da Napolitano. Entrambe le fazioni quindi non gradirebbero, in linea di principio, l’esame elettorale. Se proprio dovessero essere costretti a spingere l’Italia verso nuove elezioni, necessitati da una insuperabile esigenza di coerenza (per il PD) e dalla strategia della tensione finalizzata alla salvezza del “pregiudicato” (Pdl), lo faranno simulando una battaglia spietata e definitiva che possa, per l’ennesima volta, ricompattare le rispettive curve della tifoseria. Ma questa volta (come da considerazione di cui al punto 2) l’impresa è molto ardua essendosi troppe volte in passato gridato “al lupo, al lupo!” per farsi poi trovare insieme a tavola a gustare agnelli alla brace! Non ci ingannino quindi le risse ed i turpiloqui che assicureranno i vari Fassina e Brunetta! Questa volta sforziamoci di restare muti sulla sponda del fiume, ora che dei cadaveri si avverte il lontano puzzo. Questa volta ragioniamo restando indifferenti alla rappresentazione di qualsiasi scena!
Posted on: Sun, 29 Sep 2013 01:00:09 +0000

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