Roma capitale europea degli incidenti Strade dissestate e troppe - TopicsExpress



          

Roma capitale europea degli incidenti Strade dissestate e troppe automobili ROMA - Una rete stradale con seimila incroci e una media di 20 mila incidenti l’anno. Ma mentre il numero di «scontri» diminuisce costantemente in tutte le altre città italiane o europee, nella capitale la media continua a crescere di circa il due per cento ogni anno. E non perché i romani siano particolarmente disattenti : «È un trend molto preoccupante dovuto ad una serie di cause che si rincorrono – spiega il professor Andrea Benedetto, che insegna “Strade, ferrovie e aeroporti” all’università di Roma Tre – Uno dei motivi significativi è il degrado crescente del patrimonio viario, quelle che chiamiamo comunemente “buche”, che continuano a costituire un problema per le due ruote: molti incidenti riguardano i motorini. I MORTI DEL SABATO SERA - E purtroppo una questione ancora irrisolta è quella delle morti del venerdì e sabato sera». Dati, numeri e problemi su come affrontare la questione: se ne parlerà dal 23 al 25 ottobre alla «Conferenza internazionale sulla sicurezza stradale» in programma al dipartimento di ingegneria dell’università di Roma Tre: 250 partecipanti, ricercatori e studiosi del tema tra i più importanti del mondo, oltre 600 contributi di autori provenienti da 45 paesi dei cinque continenti. Tornando, però, ai numeri e ai problemi che riguardano Roma «andando a leggere gli incidenti in modo più analitico – aggiunge Andrea Benedetto che è anche “General Chairman” del congresso – si vede che si verificano in luoghi circoscritti della città e quasi sempre gli stessi: i seimila incroci hanno una media di 2,5 incidenti. Ma in alcuni, in 15 soprattutto, la media è enormemente superiore e si arriva a 50 o 60 l’anno: è qui che bisogna intervenire». Quelli più pericolosi? «La via Palmiro Togliatti all’altezza di via della Serenissima, la Cristoforo Colombo all’altezza di Casal Palocco-Axa. E anche le arterie più pericolose per gli automobilisti sono sempre le stesse: di nuovo la Colombo, la Casilina, la Tiburtina, la Via del Mare. Sono le teste della classifica, basta intervenire qui per avere la speranza di un trend negativo. TROPPE VETTURE IN CIRCOLAZIONE - Invece si interviene solo in emergenza, quando ci scappa il morto. Tutto va programmato al contrario prima, prendendo provvedimenti risolutivi. Oggi la comunità scientifica ha queste possibilità, anche grazie a dei simulatori di guida che consentono di verificare la sicurezza di una strada in varie condizioni di traffico o di tempo, e tenendo in contro il fattore umano». Altro problema è l’altissimo numero di vetture in circolazione: su 2 milioni e 700 mila abitanti vi sono 2 milioni ed 800 mila veicoli immatricolati. Più di uno a testa, mentre a Londra con 7 milioni e mezzo di abitanti le vetture sono 3 milioni e Parigi, stessi abitanti di Roma, ha un milione di vetture. Due capitale, però, con una grande rete di metropolitane: «L’offerta di trasporto pubblico è un problema cronico – risponde Andrea Benedetto – ma non giustifica un così alto numero di vetture e di incidenti». E tanto per capire la gravità della situazione il 10 per cento di tutti gli incidenti stradali italiani avviene a Roma, il 7 per cento a Milano. «E questo dà una misura della sicurezza- conclude Benedetto- anche riguardo quelli mortali: a Roma muoiono per questo motivo mediamente di 200 persone l’anno, mentre, ad esempio, a Parigi sono tutto 35 persone l’anno; lo stesso vale per i feriti con una media nella capitale di 28 mila l’anno, mentre a Parigi non si arriva a diecimila». Lilli Garrone roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_ottobre_23/roma-capitale-europea-incidenti-strade-dissestate-troppe-automobili-b77213bc-3ba9-11e3-ac98-5d5614d1875c.shtml?ref=web_canvas Pagina personale di Claudio Martino. Non riporta le posizioni ufficiali dell AIFVS ( a.i.f.v.s. ) onlus né di altra associazione.
Posted on: Thu, 24 Oct 2013 04:40:07 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015