SALVIAMO LA POLITICA ADERISCE A PRIMAVERA NAZIONALE “Salviamo - TopicsExpress



          

SALVIAMO LA POLITICA ADERISCE A PRIMAVERA NAZIONALE “Salviamo la Politica, movimento di base nato per tutelare la trasparenza, la questione morale e l’impegno sul territorio dei cittadini ha deciso di aderire a Primavera Nazionale, movimento sorto nell’ambito della destra nelle scorse ore”, lo dichiara Cristiano Buoncristiani, portavoce di Salviamo la Politica. “Le nostre battaglie restano sempre le stesse e siamo convinti di poterle continuare a intraprendere anche all’interno di Primavera Nazionale: accatastare la casta, ripartire dal territorio, valorizzare il merito, proporre una nuova classe dirigente che sappia rispondere con competenza e onestà alle crescenti richieste che provengono dal popolo italiano. Ripartire dalla politica dei gazebo e dalle sedi sul territorio saranno la metodologia base che Salviamo la Politica intende portare all’interno di Primavera Nazionale”, conclude la nota. Roma, 16 novembre 2013 PER INFO CRISTIANO BUONCRISTIANI 349.8151444 [email protected] Salviamo la politica, cosè? E’ un movimento che vuole riavvicinare il cittadino alle strutture del centro destra ma anche alle Istituzioni che dovrebbero rappresentarlo. Un comitato che nasce con la volontà di uscire dall’attuale schema politico ove buona parte dei rappresentanti politici è più preoccupata di cosa pensano i superiori rispetto a ciò che esigono i cittadini. Un’iniziativa che vuole... riqualificare la vita dei cittadini attraverso la riqualificazione del concetto di Politica, non più struttura autoreferenziale bensì scienza al servizio degli interessi della collettività e quindi del cittadino. Attraverso quali mezzi si può salvare la Politica nello stato comatoso in cui versa attualmente? Concretizzando quanto da anni si trova puntualmente nei programmi di tutti i Partiti e in particolare del centro destra e che mai è stato realizzato né concretamente né con formule o tentativi idonei. Avvicinare i cittadini alla Politica attraverso le primarie, un sistema in grado di superare il tesseramento: strumento preistorico che premia solo chi ha disponibilità finanziarie in grado di “pagare” le tessere a tanti cittadini i quali molto spesso ignorano di essere iscritti a un partito. Il tesseramento è un sistema di ponderazione delle forze interne a un partito di stampo censorio. Chi ha più soldi, controlla il Partito! E poi... Cambiare senza se e senza ma l’attuale legge elettorale, il Porcellum della cooptazione e delle nomine dall’alto, con una che sia nelle condizioni di proporre un sistema proporzionale con una esplicita espressione di preferenza. Il 99% dei cittadini italiani, in particolare nelle realtà urbane, non conosce neanche il nome del parlamentare che dovrebbe rappresentarlo all’interno dei palazzi. Con questo sistema si ridarebbe forza al territorio e ai suoi rappresentanti più forti, che non sono poi altro coloro che sono nelle condizioni di garantire un rapporto stretto e fiduciario con il singolo cittadino. E un appello allantipolitica? Assolutamente no, anzi al contrario. Non siamo come Grillo o Di Pietro che non hanno alcun rapporto con il territorio e basano il proprio consenso esclusivamente su spazi web e blog. Occorre tornare a parlare direttamente con il cittadino, ricostituire il concetto di piazza, senza certo escludere le nuove tecnologie dall’apparato di confronto con la cittadinanza. Noi vogliamo riqualificare la Politica: il cittadino deve pensare che la politica c’è sempre stata e ci sarà sempre e che il clima di antipolitica tout court rischia di favorire solo furbetti e demagoghi. Se però il sistema non cambia, se non salviamo la Politica, rischiamo di consegnare questa Nazione ai poteri forti e personalità che non rappresenteranno la volontà popolare. Come convincere la gente? Con lo slogan “Basta con le solite facce” abbiamo inviato un messaggio forte. Occorre rinnovare la classe dirigente attuale, il ricambio da anni auspicato non c’è stato e quando si è tentato di farlo è stata solo una malriuscita operazione di maquillage. Il caso Nicole Minetti deve continuare a rappresentare il modello da non imitare, ma in Italia di casi ce ne sono molti altri: di parentocrazia, riciclocrazia, vaginocrazia. Una classe dirigente fatta anche di incompetenti, ex portaborse di fiducia, personaggi pluri-chiacchierati. Così abbiamo le migliori personalità in trincea a contatto con la gente e gli incapaci a decidere per tutti. Così abbiamo il più fedele a fare il parlamentare e colui che cerca il cambiamento, la nuova idea, la coraggiosa rappresentanza degli interessi del territorio ad essere ostracizzato nel centro destra. Sono accuse forti... Ne siamo consapevoli e altrettanto grave è la situazione che si vive quotidianamente sul territorio. Il clima di sfiducia verso la politica non ha toccato livelli così bassi probabilmente neanche in piena Tangentopoli. La crisi fa la sua parte sullo stato emotivo del cittadino e personaggi come Di Pietro dovrebbero comunque fare attenzione alle parole. Anzitutto perché il figlio nella casta lo ha sistemato pure lui e poi perché la Politica si cambia con il confronto, la proposta (anche forte!) e soprattutto l’esempio. L’esempio e lo stile che è mancato al Parlamento nell’elaborazione di questa ultima manovra, considerato che è mancato il messaggio di sacrificio e di comunità da parte della classe dirigente nazionale. Parla degli attuali privilegi della classe politica... Certo. Dai menù passando per gli stipendi e i contributi ai collaboratori fino ad arrivare al trattamento pensionistico e sanitario. Senza parlare di tutti i benefit ulteriori di cui godono tutti i parlamentari e i loro familiari Sono stati in compenso tagliati gli stipendi di consiglieri comunali e municipali, di fatto penalizzando chi nel territorio permette di tenere aperte sedi e circoli, gli unici che hanno continuato a convincere i cittadini ad andare al voto e a credere nella Politica. Nessuno sa che i consiglieri municipali non percepiscono alcun emolumento e che quelli di Roma prendono circa 750 euro lordi al mese. Poco di più percepiscono i consiglieri comunali delle grandi città. Che poi sono gli unici, assieme ai consiglieri regionali (tra l’altro non tutti!), che sono eletti direttamente dai cittadini tramite preferenza espressa. Anche per questo chiediamo l’abolizione dei listini preconfezionati dai partiti alle elezioni regionali. Quali proposte allinterno del centro destra? La Politica dei gazebo innanzitutto, che sappia ridare forza al territorio. Non solo quote rosa ma anche giovani per obbligo nelle liste del centro destra (quelle che amo definire quote verdi). Ma giovani con curriculum politici e professionali riconosciuti e incontestabili, per premiare veramente il merito e l’innovazione. Poi serve una riorganizzazione del Partito sull’esempio di Bill Gates che ha portato il concetto di efficienza e orientamento al risultato presenti in Microsoft anche nella sua Fondazione di solidarietà. Quindi aumentare l’efficienza organizzativa, la responsabilizzazione, l’attenzione alla qualità e ai risultati dei rappresentanti politici. Alcune segreterie politiche e di Partito sono composte da elefanti e lavorano pochissimo rispetto a quanto è indispensabile fare per chi lavora al servizio della collettività. Che dovrebbe essere cosa ben più ardua e sacrificante di operare per un fine privato. Servono quindi criteri di benefit e di incentivo in favore di chi tiene aperta una sede, di chi opera quotidianamente a contatto con il territorio, di chi raggiunge risultati nei consigli, nelle commissioni, sulla carta stampata e anche sul web e a contatto con i cittadini. In questo Partito servono reali cacciatori di teste. E in piazza come... Il momento non ci aiuta e nei periodi di crisi l’astio verso la maggioranza di governo è un elemento indiscutibile. Non capiamo, però, e questo lo voglio dire ai vertici del centro destra perché il centrosinistra riesce ad avere fondi per aprire sedi e fare feste popolari e nel centrodestra questo non avviene. In tal senso c’è scarsa trasparenza informativa sulla destinazione dei fondi provenienti dai rimborsi elettorali. Credo che il prossimo congresso dovrà chiarire anche questo elemento: quasi tutte le sedi del centro destra esistenti sono pagate dai singoli eletti per loro spontanea iniziativa. E sul web? I rappresentanti politici dovrebbero avere tutti posta elettronica, sito web o comunque un blog ove confrontarsi con i cittadini. Ci sono tante persone che utilizzano solo la rete o che comunque sono impossibilitate a venire a contatto con la Politica tra le strade delle città. Su questo fronte il centrosinistra è decine di anni avanti a noi e anche su Facebook gli unici tag di interesse per il centro destra vengono prodotti da singoli militanti o da testate giornalistiche vicine al centrodestra. Il Partito deve predisporre una newsletter aggiornata, puntuale, di qualità: che sappia anzitutto informare gli eletti e la base sui provvedimenti intrapresi a livello locale e nazionale e fare da contraltare anche alle tante frottole che sempre più spesso gravitano a sinistra. Che farete? L’obiettivo è salvare la Politica, facendola tornare spirito di servizio, dovere verso la comunità, missione verso le future generatrici. Nel presente il cittadino dovrà tornare ad essere pubblicamente orgoglioso del proprio rappresentante politico. Sono obiettivi difficili ma non impossibili, ed è necessario il coinvolgimento della gente comune, di radical-chic e benpensanti oggi non se ne sente né il bisogno né alcuna utilità.
Posted on: Sat, 16 Nov 2013 17:29:49 +0000

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