SANITÀ: SI APRE CANTIERE TERRITORIO. PRONTA COMMISSIONE PER - TopicsExpress



          

SANITÀ: SI APRE CANTIERE TERRITORIO. PRONTA COMMISSIONE PER VALUTARE NUOVI DG Costituito presso la Direzione regionale, il gruppo di lavoro che, in tempi brevi, dovrà definire le linee di una proposta della sanità territoriale (Determinazione reg. n. B02405 del 13 6 2013) e dare una nuova missione agli ospedali disattivati con il decreto 80. Significa che si è aperto il cantiere della nuova sanità. In cento giorni il sistema sanitario del Lazio è stato messo in sicurezza per quanto riguarda conti e linee d’indirizzo. Lo sblocco di risorse pari a 540 milioni ha dato respiro alle casse ridotte allo stremo da un blocco che durava da 18 mesi. Le linee d’indirizzo su obbiettivi direttori generali, atti aziendali, e le decisioni su accreditamenti e precari come la chiusura dell’Asp, sono passaggi fondamentali per rimettere ordine nel sistema sanitario regionale, eliminando sprechi e liberando risorse per le cure. Il bando per la selezione dei nuovi Direttori generali ha certificato la volontà della Giunta di creare una robusta barriera alle ingerenze della politica nella scelta dei manager. Per la prima volta la commissione che esaminerà i curricula degli aspiranti Dg, non vedrà tecnici regionali, ma sarà interamente composta da esperti indicati dall’Agenas già individuati: si tratta dei professori Marco Frey della Scuola Superiore S. Anna di Pisa, Francesco Longo, docente della Università Bocconi e membro della commissionale nazionale SiVeAS e Franco Riboldi con esperienze nella direzione di importanti Aziende sanitarie e del Meyer di Firenze. La commissione è gia pronta, il tempo per presentare le domande scade il prossimo 4 luglio. Nel decreto che fissa gli obiettivi per valutare il lavoro svolto dai Dg sono stati inseriti per la prima volta 5 indicatori di carattere sanitario. E’ un segnale importante perché certifica che non di soli conti vive il diritto alla salute. Dopo tre anni di attesa è stato firmato il decreto che impone ai Direttori generali di sincronizzare gli atti aziendali, cioè la carta d’identità di ogni singola azienda, con la realtà. Quelli in vigore risalgono al 2008 e alcuni addirittura al 2004. In pratica organizzazione dell’azienda, numero di dirigenti amministrativi e primari è rimasto invariato , mentre sono spariti più di 5000 posti letto, qualcosa come cinque ospedali piu grandi del S. Camillo. La riorganizzazione per quanto sia una strada obbligata sarà comunque discussa con le parti sociali. Accreditamenti. La procedura è iniziata da anni, ma nella stragrande maggioranza dei casi, deve essere ancora conclusa. Questo determina precarietà nella conduzione di ogni singola struttura e precarietà per i lavoratori. In questi tre mesi il Commissario ad acta ha impresso una forte accelerazione allo sblocco delle richieste. Firmati 200 decreti, il 70% di questi ha avuto come oggetto l’accreditamento istituzionale definitivo. In particolare sono state sbloccate le richieste per circa 400 posti nelle Rsa del Lazio. Fecondazione assistita: con la firma dell’atto la Regione ha posto fine al caos normativo in cui hanno operato fino ad oggi i centri per la procreazione medicalmente assistita. A tutto danno dei cittadini. Il decreto che riguarda esclusivamente le strutture già inserite nell’elenco dell’Istituto Superiore della Sanità’, immette in un segmento cosi sensibile della sanità laziale, trasparenza e norme a tutela delle coppie. OPG. Approvato il progetto per il superamento e la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. Con l’approvazione del decreto la Regione può accedere ai fondi nazionali per 16 milioni di euro per il reperimento delle strutture ospitanti e di 5 milioni di euro per l’assunzione, in deroga al blocco del turn-over, del personale. I pazienti del Lazio ospitati in strutture fuori regione sono 132. In base al piano saranno realizzate cinque residenze, a diversa intensità’ di cura, una delle quali dedicata esclusivamente alle donne. Avviato il progetto di riconversione del CTO. In base all’accordo stipulato con l’Inail, lo storico ospedale della Garbatella, tornerà ad essere punto di riferimento regionale e per tutto il centro sud, per traumatologia, riabilitazione, produzione protesi. Era l’ospedale simbolo di quelli chiusi e lasciati in abbandono , ora è il simbolo di come si può riconvertire. Uscire dal tunnel del piano di rientro che dura da sei anni, inizia ad essere una possibilità concreta. Ma torno all’inizio: la partita si gioca tutta su come si costruirà il futuro. E tutto qui il nocciolo duro dell’attesa.
Posted on: Sun, 07 Jul 2013 06:55:18 +0000

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