SITUAZIONE: la solita ormai, o forse con un pizzico di follia in più. Treno regionale delle ore 16.35 Bologna-Jesi, a fare il biglietto 37 individui pe macchinetta, tutti mongoloidi, qualche spagnola che non sapeva manco pe quale meta stava a fa il biglietto, e ovviamente quello davanti a te che deve controllare tutti gli orari, di tutti i treni, di tutti i capoluoghi, di tutte le provincie, di tutte le capitali, di tutto il pianeta, che quindi farebbe prima a smontalla e portassela li casa la macchinetta. Ma vabè. Corri corri corri, arrivi giusta giusta quando il treno chiude le porte e te ghijottina, stai fra na carrozza e naltra in piedi, tutta storta e la gente continua a entrà nonostante non cè più posto manco per chinasse e grattasse una gamba, ma entra lo stesso, a costo se venitte in braccio. Quindi che fai? Entri nella carrozza. Solita puzza e temperatura, o forse pure peggio de quellaltre volte. Finestrini appannati dalla cappa dellumidità interna. Armani in piedi a guarda un bullone del finestrino pe 17 minuti. A na certa te arriva na grazia: una se alza e te lassa il posto. Te fai partì i cori e te metti a sede, pensando che je ne sarai per sempre debitrice. Tenti di appropinquarti lievemente con la mano verso il finestrino per aprirlo 1 cm, un pertugio, quel poco che basta a fa circola laria e a non piasse linfluenza dei polli, la vicina di posto te fa: EH NO PERCHÉ IO SONO UN PO FREDDOLOSA. Dopo essersi tolta giubbetto, sciarpa e pure le scarpe momenti. MAVVOILEBBBBOTTTE?!?!? NO, PERCHÉ TE LE DO.
Posted on: Fri, 15 Nov 2013 16:29:04 +0000
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