"STAREMO AD ASCOLTARE LA CRESCITA DEL GRANO" [...] La cultura - TopicsExpress



          

"STAREMO AD ASCOLTARE LA CRESCITA DEL GRANO" [...] La cultura tecnologica e cibernetica può avere da spartire qualcosa con te, Signore? La cultura radicale che sembra in fase di rimonta può riservare altari al tuo nome? E le culture postmoderne, postindustriali, postmarxiste… contemplano nel loro areopago, tribune per farti parlare di risurrezione? E la cultura dell’economia e del mercato potrà mai riservare nei suoi giochi di borsa un angolo per la dramma perduta. E sul terreno del consumismo e dell’efficienza si troverà una buca per piantarvi il tuo mysterium crucis? E nella cultura di guerra, che ogni tanto celebra inquietanti revivals, potrà mai trovare riverberi il perentorio comando: Tu non uccidere? E alla cultura del razzismo e del nazionalismo e del blocco rassicurante delle leghe, la cui logica ultima criminalizza il diverso espungendolo dal suo tessuto, come rendere proponibile l’evangelico richiamo all’esistenza conviviale? E nella cultura della violenza e della droga e del sesso, dove eros thanatos, invece che essere rivali, giocano la stessa tragica partita del disfacimento e del nichilismo, c’è qualche zona franca dove consegnare la nostalgia del tuo volto? E la cultura massmediale, di cui ovattano i nostri giovani, riserva zolle segrete per la fecondazione del tuo Verbo? E alla cultura della musica e dell’arte è possibile far intendere che lo struggente, insoddisfatto bisogno di comunione, inscritto nei ritornelli delle canzoni o nei cromatismi di una tela, è il sacramento dell’inquietudine che può placarsi solo in te, Signore? E nella cultura degli islamici che ci passano vicino, o dei viandanti indù, approdati da sponde lontane, sarà mai possibile trovare feritoie per il passaggio della tua verità? Tu lo sai, Signore. Perciò ti imploriamo stasera: Discendi, ancora una volta, agli inferi, a prendere su di te le disperazioni del mondo, per sedurle con le nostalgie del sabato santo, e farle aprire alla tavola imbandita della tua Pasqua. Tu, semente che si disfa, entra nelle zolle delle umane culture. E noi, non più sgomenti, come dice un poeta, «staremo ad ascoltare la crescita del grano». Don Tonino Bello
Posted on: Sun, 30 Jun 2013 20:07:28 +0000

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