Se avete un attimo di tempo leggete e fatevi quattro risate - TopicsExpress



          

Se avete un attimo di tempo leggete e fatevi quattro risate (amare). Questa lettera è stata spedita anche a Repubblica di Bologna e La Gazzetta di Modena. ODISSEA “PRIORITARIA” FATTO All’inizio di febbraio del 2012 mi recavo personalmente presso l’Ufficio Postale di San Felice sul Panaro con l’intenzione di avviare le pratiche di successione per il Libretto Postale Nominativo nonché dei cinque buoni postati cointestati. Dalla Direttrice dell’Uff. P.T. di S. Felice venivo consigliato di rivolgermi all’Uff. P.T. di Mirandola, essendo la pratica assai laboriosa ed operando in quell’ufficio personale specifico. Presso tale ufficio ottenevo un appuntamento con la Direttrice per il giorno 14 febbraio 2012, durante il quale venivo informato dei lunghi tempi necessari allo svolgimento della pratica che avrebbe dovuto essere inviata all’ufficio competente a Bari. Dopo la consegna dei documenti richiesti, per i quali non mi veniva rilasciata alcuna ricevuta, rimanevo in attesa. Nel frattempo stavano per scadere i termini per il pagamento del modello F23 per la successione dello zio Giovanni per cui decisi di avvalermi di un prestito di 10.000 euri pubblicizzato da Poste Italiane attraverso i media come semplice ed immediato. A tale scopo ricevevo un appuntamento dalla Direttrice dell’Uff. P.T. di S. Felice durante il quale mi venivano richiesti una serie di documenti, ottemperato alle richieste venne avviata la pratica; se non che dopo parecchi giorni venivo a sapere che nulla era ancora stato fatto a causa di un grande guasto al sistema informatico centrale che paralizzava tutta Italia. Risolto il guasto chiedevo informazioni sui tempi di svolgimento della pratica e venivo così rassicurato: Inviati i documenti per l’approvazione in genere si ottiene risposta in una decina di giorni, ricevuta l’approvazione si procede alla richiesta dell’erogazione che di solito arriva dopo circa una settimana, al che serviranno quattro giorni lavorativi per ottenere il prestito. A parte tutti i circa mi appariva chiaro il rischio di non poter risolvere nei tempi necessari. Decidevo quindi di tentare di riscuotere i Buoni Fruttiferi, che ero stato consigliato di tenere perché particolarmente redditizi. Contattato telefonicamente dall’Uff, P.T. di Mirandola venivo convocato per il giorno 18 aprile per concludere la pratica di successione. Alla mia richiesta di poter disporre di parte della somma dovuta in contanti ricevevo assicurazioni in merito, al che cessavo di preoccuparmi del pagamento del modello F23. Alle ore 9,30 del 18 aprile ero presso l’Uff. P.T. di Mirandola dove venivo informato che il Libretto Nominativo di Mandrino G. non era ancora stato sbloccato e quindi non potevo ritirare alcuna somma, mentre per i Buoni Fruttiferi mi si diceva che no! non potevo avere alcuna somma in contanti ma dovevo versare il tutto sul mio Libretto Postale e successivamente ritirare il contante nella misura di 1000 euri giornalieri. In pratica non avrei potuto pagare il modello F23. In preda a forte eccitazione dovetti lasciare la guida dell’auto a un’amica, che mi aveva accompagnato, per farmi condurre urgentemente in banca per vedere come risolvere la situazione. In soli 45 minuti l’addetto ai prestiti mi congedava ed io potevo disporre sul mio conto della cifra sufficiente a al pagamento della tassa. Poco tempo dopo, nel maggio 2012, il sisma imponeva a tutti ben altre priorità, insieme al calvario durante il quale si spegneva mia madre. Aspettandomi di ricevere il Modello F23 relativo alla successione di mia madre verso la fine di ottobre, nei primi giorni di settembre 2013 mi sono recato direttamente presso l’Uff. P.T. di Mirandola per il rimborso dei Buoni Fruttiferi nella convinzione che, avendo seguito loro la pratica, avrei agevolato le procedure. Invece la Direttrice mi spiegava le difficoltà ancora esistenti a causa del sisma, gli uffici ancora in container, le molte operazioni che gravavano sul suo ufficio e l’onere di dover far fronte ai pagamenti anche per tutti gli uffici chiusi della zona. Io replicavo che, avendo tempo, non necessitavo del contante ma avrei accettato un assegno nei tempi previsti dalla prassi, ella mi rispondeva che il fatto non era di alcuna rilevanza, trattandosi comunque di un esborso che la metteva in difficoltà, e mi pregava di rivolgermi all’Uff. P.T. di S. Felice. In tale ufficio, durante la prima settimana di ottobre, mi veniva fissato un appuntamento con la Direttrice per la settimana successiva ma in quei giorni, essendo vicina la data prevista per il trasloco dal container alla sede in muratura, mi veniva chiesto di ritornare il giorno 14 ottobre. Prevedendo un allungamento dei tempi ho cercato di risolvere il problema “all’italiana”; mi sono recato presso l’Uff. P.T. di Medolla per cercare di farmi rimborsare i buoni. Così apprendevo dalla Direttrice che non era possibile in quanto la pratica di successione non era registrata nell’archivio informatico di Poste Italiane ma si trattava di un prezioso manoscritto cartaceo di cui l’unica copia esistente in Italia era in carico all’Ufficio Postale di S. Felice. Il giorno 14 ottobre mi veniva detto che sì, l’ufficio di S. Felice era stato riaperto al pubblico ma non tutto funzionava ancora a dovere, quindi mi veniva fissato un nuovo appuntamento per il giorno 16 ottobre. Presentatomi in quella data, accompagnato da un’amica, venivano registrati i miei dati, fotocopiati i Buoni Fruttiferi e redatta la richiesta di svincolo da inviare al luogo dove i buoni stati emessi. L’operazione richiedeva una prassi di quattro giorni lavorativi, per cui avrei dovuto ritornare il giorno 22 ottobre per concludere. Quel giorno la Direttrice mi informava che la risposta non era ancora giunta. Richiestone i motivi non ottenevo risposta in quanto la cosa non dipendeva da loro, così come non ottenni risposta sul come mai non era stato inviato un sollecito. Visibilmente alterato lasciavo l’Uff. P.T. e cercavo di contattare la Direzione di Modena. Dopo vari tentativi riuscivo a parlare con la Responsabile della Gestione Operativa, la quale, ascoltata l’esposizione dei fatti, mi assicurava il suo intervento promettendo di richiamarmi a breve. In effetti dopo poco tempo venivo ricontattato dalla Direttrice G.O. la quale mi assicurava di aver contattato personalmente il luogo dove i buoni stati emessi ed aver chiarito la vicenda e mi informava di attendere la chiamata dell’Uff. P.T. di San Felice. Venivo contattato telefonicamente il giorno 26 ottobre, alle ore 11,45 e assicurando la mia presenza nello spazio di 20 minuti mi veniva detto che l’ufficio chiudeva alle ore 12,00 essendo sabato. Avrei quindi dovuto presentarmi lunedì. Lunedì 28 ottobre alle ore 9 circa mi presentavo allo sportello e scoprivo che i buoni non erano ancora svincolati, mi venivano nuovamente richiesti i dati personali e i Buoni Fruttiferi, mi rendevo conto che si stava procedendo ad una nuova richiesta come se fino ad allora nulla fosse staro fatto. Non riuscendo ad avere alcuna assicurazione sulla data in cui avrei potuto riscuotere gli effetti lascio l’ufficio in evidente crisi di ansia. Cerco di contattare la Direzione della Gestione Operativa e scopro che il numero al quale avevo contattato la responsabile non corrisponde al suo ufficio, ottenuto il numero diretto non ottengo alcuna risposta. Comprendo di dovermi attivare per ottenere un prestito se voglio disporre del denaro necessario al pagamento del Modello F23 entro la data di scadenza. Fino a questo momento non sono stato ancora contattato dalla Direzione Provinciale né dall’Ufficio postale di San Felice sul Panaro. 4 novembre 2013 – ore 9,30
Posted on: Sat, 09 Nov 2013 16:16:42 +0000

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