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Sei in: Il Fatto Quotidiano > Ambiente & Veleni > Puglia, ulivi u... Puglia, ulivi uccisi da batterio killer: il Salento rischia il deserto, l’Italia il contagio In provincia di Lecce 8mila ettari sono stati colpiti da “Xylella fastidiosa”. Centinaia di migliaia le piante da abbattere. Pericolo epidemia per tutta la penisola e anche per lEuropa, ma per tamponare l’emergenza le risorse sono nulle di Tiziana Colluto | 3 novembre 2013Commenti (1001) Puglia, ulivi uccisi da batterio killer: il Salento rischia il deserto, l’Italia il contagio Più informazioni su: batterio killer, Epidemia, Lecce, Ministro dell’Agricoltura, Nunzia De Girolamo, Puglia, Salento. Share on oknotizie Share on print Share on email More Sharing Services 1.3K “Non abbiamo mai visto niente di simile in tutta la storia dell’agricoltura italiana”. Muoiono gli ulivi del Salento e quella di Antonio Guario, a capo dell’Osservatorio fitosanitario regionale, è una sentenza senza appello. Un’intera fetta dell’arco ionico-leccese vedrà cancellata quasi completamente la sua pianta simbolo: gli alberi malati vanno sradicati. Sono infetti. E il contagio nel resto dell’Italia e dell’Europa è un rischio troppo alto, tanto da richiedere l’adozione di durissime misure concordate tra Regione e ministero dell’Agricoltura. Forse sottovalutato agli inizi, nella scorsa primavera il rebus degli ulivi ha cominciato a preoccupare davvero. Migliaia di alberi hanno cominciato, d’un tratto, a seccare. La sintomatologia, ovunque, la stessa: ingiallimento di estese chiome, imbrunimenti interni del legno, foglie accartocciate come fossero sigarette. Si è pensato dapprima ad un fungo, il Phaeoacremonium, riscontrato in tutti i campioni studiati dai ricercatori. Poi, l’ultima diagnosi, una batosta. A causare il “complesso del disseccamento rapido dell’olivo” è “Xylella fastidiosa”, un batterio finora mai riscontrato in Europa e mai su questa specie vegetale. Di più. E’di tipo patogeno, inserito nell’elenco A1 della Eppo, l’Organizzazione intergovernativa responsabile della cooperazione europea per la salute delle piante. Tradotto, significa che rientra nella lista nera dei batteri da quarantena, necessariamente da isolare, a causa della sua portata infettiva.
Posted on: Mon, 04 Nov 2013 07:36:39 +0000

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