Senza voler scadere nelle cosiddette teorie del complotto o in - TopicsExpress



          

Senza voler scadere nelle cosiddette teorie del complotto o in troppo semplici analogie, ci si chiede se vi sia o meno un nesso tra la crisi democratica, la crisi dell’educazione e dell’opinione pubblica, la mancanza di una vera dialettica politica e l’attuale sistema formativo che presenta i problemi che abbiamo visto […]. In un Paese senza ambizioni collettive, in quella che è stata autorevolmente definita «una società di coriandoli. Linguette di carta che volano ciascuna per suo conto e si disperdono senza mai ritrovarsi. Una società di pesi piuma, senza grandi talenti, senza molti pensieri», potremmo assistere, per esempio, al fatto che i giovani, quelli soprattutto talentuosi, creativi e capaci – spesso divisi gli uni dagli altri e ognuno solo ad affrontare le sue aspre difficoltà in realtà comuni a tutti – sono tenuti in posizione marginale o costretti ad andare via, con la conseguenza che spesso, a ragione, non vogliano poi più tornare. Perché dover essere abitualmente considerati e trattati da bamboccioni, immaturi o mai idonei a ricoprire un posto di responsabilità dai diciotto ai quarantacinque anni, nell’età della maggiore attività e creatività intellettuale? Perché essere sempre oggetto di sfiducia e assistere allo spettacolo di un potere che appesta di senescenza tutte le pieghe, tutti gli ambiti della società?
Posted on: Thu, 21 Nov 2013 12:35:15 +0000

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