Sergio Endrigo fu uno dei colleghi che difese sempre a spada - TopicsExpress



          

Sergio Endrigo fu uno dei colleghi che difese sempre a spada tratta Mia Martini dalle voci infamanti che rischiarono pure di colpire lui.Ecco cosa rispose Endrigo di fronte alla possibilità di essere definito un menagramo :“Terrore. Per un artista equivale alla morte civile. Un mio zio compositore di sinfonie incantevoli era stato praticamente messo al bando per una diceria del genere, ovviamente alimentata da concorrenti di scarso talento ma di spietata determinazione. Ricordo una volta in uno studio di registrazione della RCA che qualcuno lo nominò e subito un fonico si esibì nel più volgare dei gesti di scongiuro, incassando una raffica di improperi da parte mia”. E riguardo le dicerie su Mia come portatrice di jella dichiarò : "“Uno stato di emarginazione totale: impresari, discografici, colleghi, molti sogghignavano partecipando a quel gioco circolare di calunnie dettagliate, altri si dimostravano realmente impauriti dal contatto anche soltanto visivo con quella povera ragazza marchiata come dispensatrice di calamità”.“Restavo fuori dal coro e insultavo i coristi quando mi capitavano a tiro. Cercavo di trasmetterle solidarietà, l’affetto per l’essere umano fragile, la stima per l’artista tangibile."
Posted on: Sat, 15 Jun 2013 00:50:42 +0000

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