Si capisce il dovere di cronaca. Si capisce, anche, la libera - TopicsExpress



          

Si capisce il dovere di cronaca. Si capisce, anche, la libera circolazione delle idee, comprese quelle meno commendevoli. Ma ciò che davvero colpisce, nella lunga e sgradevole vicenda di Priebke, è che hanno goduto e ancora godono di uguale spazio, e quasi di uguale dignità, le parole delle vittime e quelle dei carnefici, dei loro eredi politici, dei loro amici. Come se il dibattito fosse ancora in corso; e la questione, tra fascismo e antifascismo, fosse ancora aperta, o riaperta. L’avvocato che dichiara, soddisfatto, di averla fatta sotto il naso “agli ebrei” è pur sempre l’avvocato di un nazista; ma nel tran tran dei titoli, nello stillicidio dei notiziari, diventa un personaggio come gli altri, manco si fosse a “Forum”, o in un ameno talk-show dove ognuno dice la sua, seduto sulla sua spettabile poltrona. Uno degli effetti più devastanti del trascorso ventennio è avere quasi azzerato la differenza tra fascismo e antifascismo, cancellandone le radici storiche e riducendola a una sorta di pittoresca bega tra fazioni. Il revisionismo storico per il pubblico più acculturato, la pura ignoranza per le masse bombardate di scemenze televisive e invitate a un felice, definitivo oblio. Il risultato è sotto i nostri occhi.
Posted on: Tue, 22 Oct 2013 09:30:53 +0000

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