Si chiude ai rigori la Guinness International Champions Cup della - TopicsExpress



          

Si chiude ai rigori la Guinness International Champions Cup della Juventus, con un’interminabile sequenza che premia l’Inter al decimo penalty, dopo una gara quasi a senso unico, dove i bianconeri, specie nella ripresa, meriterebbero ben più del’1-1 con cui si chiudono i tempi regolamentari I primi cinque minuti, a dire il vero, sono di stampo nerazzurro, con il cross dalla sinistra di Pereira girato male da Palacio e il destro sporco di Guarin dal limite, neutralizzato da Buffon. Il clima non aiuta, con il termometro oltre i trenta gradi e l’umidità che toglie il respiro, ma le due squadre ci mettono impegno. Vucinic cerca il secondo palo dal vertice sinistro dell’area di rigore e Chiellini prova la sventola dalla distanza, mandando il pallone in tribuna. Le due conclusioni non impegnano Handanovic, ma sono il segnale che la Juve ha preso in mano il controllo della gara. Al 10’, la punizione di Pirlo pesca al limite dell’area piccola Vucinic, che di testa alza troppo la mira, poi Alvarez e Marchisio concludono in fotocopia a distanza di un minuto, con due rasoterra dai venti metri, entrambi a lato. Tevez cerca spesso la combinazione di prima con Vucinic e proprio una giocata dell’argentino costringe Juan Jesus al fallo. La successiva punizione di Pirlo termina a fil di palo. I bianconeri attaccano con più costanza, ma l’Inter sa approfittare degli spazi e al 28’ passa: Palacio parte in contropiede sulla sinistra e appoggia al limite per l’accorrente Guarin che colpisce di prima intenzione. Buffon respinge, ma sui piedi di Ricky Alvarez che non ha difficoltà a ribadire in rete. L’argentino è tra i più pimpanti: al 42’ parte sulla destra salta Bonucci e conclude rasoterra, mettendo a lato di poco. Il tempo di ribaltare il campo e Juan Jesus atterra Vucinic in area. Il signor Grajeda indica il dischetto, Vidal fulmina Handanovic e manda le squadre negli spogliatoi sull’1-1. La ripresa si apre con una sventola al volo di Vidal, alta, ma soprattutto con una bella combinazione Vucinic-Tevez-Marchisio: il montenegrino verticalizza per l’Apache, che arriva sul fondo e pesca il centrocampista nell’area piccola con un bel rasoterra. Il colpo di tacco del “Principino” però, rimbalza su Carizzo, in uscita. Conte cambia gli esterni, con Isla e De Ceglie al posto di Lichtsteiner e Asamoah, e le punte, mandando in campo Giovinco e Llorente e la Juve trova nuova linfa. Alla mezz’ora Vidal viene atterrato ai venti metri e Pirlo pennella una traiettoria perfetta. Troppo perfetta, perché il pallone si stampa sul palo, con Carizzo ormai pietrificato. Lo Juventus Stadium è lontano, ma anche dagli spalti del Sun Life si alza il coro “Juve, Juve”. Ancora una punizione, questa volta di Giovinco, mette i brividi al portiere nerazzurro, che esce poi con buon tempismo per anticipare Chiellini sul calcio d’angolo seguente. I bianconeri producono più gioco e occasioni, ma l’Inter riesce a difendere il risultato e a trascinare la partita ai calci di rigore. Carizzo e Storari respingono i primi due tiri di Giovinco e Guarin, poi segnano tutti fino all’errore di Isla. Carrizzo prima para, poi segna lui stesso il rigore decisivo che chiude la gara e la Guinness International Champions Cup della Juventus.
Posted on: Wed, 07 Aug 2013 11:23:19 +0000

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