Simone Boccanegra E’ dubbio se il suo nome dipendesse dal - TopicsExpress



          

Simone Boccanegra E’ dubbio se il suo nome dipendesse dal labbro carnoso, dalle carie dei suoi avi, o dall’abitudine al turpiloquio, ma non credo questo sia particolarmente interessante, sta di fatto che la famiglia Boccanegra rappresentava una nuova classe sociale all’interno delle mura di Genova, quella che ai tempi dei romani sarebbe stata chiamata equites, oggi con un po’ di disprezzo marxista borghesi, all’epoca ottimati, insomma le ricchezze che affluivano cospicue in città non potevano più essere monopolio dei pochi nobili fondatori, ma i più scaltri ed abili tra i popolani assumevano sempre più ruoli di prestigio secondo la logica che premia il merito ancora oggi applicata nel successo delle nostre classi dirigenti…… ………………………………………………………………………. ( i puntini possono essere riempiti con risate o bestemmie a seconda di come vi piaccia) Ovviamente la nobiltà non la prendeva benissimo e guardava un po’ dall’alto e con disprezzo questi parvenue che si riconoscevano dalla clessidra d’oro al polso, il cocchio con le ruote in lega e l’abitudine di gridare forte per parlarsi l’un l’altro ( i cellulari non erano ancora stati inventati) Boccanegra doveva essere un vero stacanovista, si difendeva da congiure ed attentati con l’abilità di un agente russo del KGB, organizzava missioni diplomatiche in ogni dove, ad Avignone , dove si era trasferito il papato prima che i francesi si accorgessero di che polpetta avvelenata si trattasse e rimandassero a Roma papi e prelati a vigorosi calci in culo, a Costantinopoli, dove rimediò a situazioni commercialmente complesse uscendone brillantemente, spedì navi capitanate da un suo congiunto (Egidio Boccanegra) a salvare il regno di Castiglia di Alfonso XI ( per la cronaca sarà proprio il regno di Castiglia a riunificate la Spagna e cacciare i mori un secolo dopo, infatti in Spagna si parla il castigliano, chissà senza Genova cosa parlerebbero oggi) ma proprio in questo nome Egidio stanno i limiti di Simone. Come costume dell’epoca riempì di fratelli, cugini, zii e cognati il comune, la cosa disturbò non solo l’antica nobiltà che già gli era invisa, ma anche i suoi “alleati” si aggiunga a questo un’alleanza tra milanesi Visconti, e Grimaldi di Monaco ( di cui si tratterà prossimamente, chi sapeva che i Grimaldi sono una famiglia genovese scappata durante una guerra civile?) il tutto portò ad una abdicazione del Boccanegra che sa di fuga per salvare la pelle. Passò qualche anno in esilio anche a Pisa, alleanze e guerre all’epoca erano più repentine di un dribbling di Gilardino, ma ad un certo punto con la morte dell’arcivescovo di Milano Visconti, il partito nobiliare a Genova perse un’alleanza decisiva, in più il nuovo governo non brillava per capacità, fu così che Simone tornò in auge e con un colpo di mano più militare che democratico fu nuovamente Doge, pensate un po’ quando Genova era un impero i governi cittadini cambiavano ! ora che siamo sciacquette ci teniamo lo stesso dal 1948… Il ritorno fu trionfale, Milano fu sconfitta e si vide le armi genovesi alle porte ( senza che un arbitro desse rigori inventati o espulsioni farlocche) i Grimaldi si rintanaro a Monaco zitti e muti…chiamali scemi, le riviere nuovamente tranquillizzate rientrarono nell’orbita della repubblica ed i commerci erano più che mai profittevoli, perfino il re ci Cipro (Pietro) veniva a Genova a pietire un aiuto contro il pericolo turco in oriente. La leggenda dice che durante un banchetto diplomatico Boccanegra fosse avvelenato da un amico pagato dai famosi oligarchi suoi avversari, la cosa non fu presa bene dal popolo che invase i palazzi del potere e mise in galera tre fratelli di Simone ed una manciata di altri notabili, la sua eredità passò a tal Gabriele Adorno ( i cognomi della storia della città sono una manciata…e questo dovrebbe aprirci gli occhi sul perché oggi qui stiamo agonizzando) anche lui ottimate, durò poco, ma la nuova classe oramai era in città. Per chi fosse curioso la sua statua sepolcrale è esposta al museo di sant’Agostino in piazza Sarzano, la osserverete stilizzata quasi un missile con tanto di ogiva, pronto a penetrare…va beh evitiamo il dove, ma con la capacità ritrattistica della scultura ligure che poi tanti capolavori creò, almeno fino a quando per le famiglie genovesi adornare la tomba di famiglia a Staglieno era importante. Piccola nota di colore Simon Boccanegra è il titolo di un’opera lirica di Verdi, (per capirci Verdi nella seconda metà dell’ottocento era quello che Mogol, Bacharach ed i Beatles sono stati nel 900) non proprio uno qualsiasi, non so quanti genovesi abbiano avuto questo onore, chissà tra 300 anni alla scala si canterà il “Claudio Burlando” che narrerà le avventure di un governatore ligure noto per la sua abilità di fungaiolo e l’abitudine ad andare contromano in auto confidando nei tesserini da onorevole scaduti….avete fatto bene a votarlo bravi.
Posted on: Sat, 30 Nov 2013 06:27:58 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015