Spendiamo le ultime righe per la boza che ci siamo bevuti, con - TopicsExpress



          

Spendiamo le ultime righe per la boza che ci siamo bevuti, con grande soddisfazione, durante quella mezz’oretta sotto il castagno. Presa su fresca dalla cantina, aperta con un vecchio cavatappi e versata subito nei bicchieri: un Merlot del 1969, imbottigliato con i “sofisticati” mezzi tecnologici dell’epoca (vedi foto cantina) dal padre del Michelini. Valter mette il naso nel bicchiere e storce un po’ il naso – no l’è bona come altre – a noi invece sembra un sogno: la leggera riduzione iniziale sparisce subito, si avvertono note di ossidazione ma molto contenute, il naso comincia lentamente ad aprirsi. La bocca impressiona per la grande acidità, per la perfetta forma e per la drittezza, ancora succosa nonostante l’evidente mancanza dei sentori fruttati primari. Spezie finissime, tabacco, pepe; ogni sentore si esprime con calma ma con nitida determinazione, per una bocca sempre più elegante e austera, che alla fine domanda ancora un altro sorso … e la boza finisce subito, sulle parole sacrosante del Michelini.
Posted on: Tue, 06 Aug 2013 18:30:30 +0000

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