Stamina, Vannoni consegna il metodo In Sicilia due ospedali aprono - TopicsExpress



          

Stamina, Vannoni consegna il metodo In Sicilia due ospedali aprono alle cure ANSA Un momento della manifestazione pro staminali davanti a Piazza Montecitorio Via libera a Palermo e a Catania al trattamento sperimentale con le cellule staminali mesenchimali Il presidente: «Presto un articolo scientifico sul nostro lavoro» Con la consegna all’Istituto Superiore di Sanità del protocollo del metodo Stamina, «noi il primo passo lo abbiamo fatto». Lo ha detto il presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, giungendo all’istituto, dove oggi pomeriggio ha depositato al Comitato scientifico istituito per la sperimentazione il protocollo standardizzato del trattamento da lui messo a punto a base di cellule staminali. «Abbiamo preso un impegno. Chiediamo solo due o tre criteri di salvaguardia del materiale che lasciamo», ha continuato, sottolineando come il ministero abbia negato la possibilità di nominare un’azienda terza super partes internazionale per il monitoraggio della sperimentazione: «Nonostante questo - ha affermato il presidente di Stamina - non me la sono sentita di non consegnare il protocollo». Intanto, in Sicilia è già arrivata la svolta: d’ora in poi i malati gravissimi (e non) potranno curarsi con le cellule staminali. La Regione siciliana ha, infatti, approvato una risoluzione che individua anche le strutture dove sarà possibile ottenere le cure secondo la metodica di Vannoni, ha reso noto il Movimento Vite sospese, che da giorni sta manifestando a Montecitorio proprio per la libertà di cura. La commissione sanità dell’Assemblea regionale siciliana ha infatti approvato una risoluzione con la quale si chiede di autorizzare due ospedali siciliani, il “Vittorio Emanuele - Ferrarotto - S. Bambino” di Catania e il “Villa Sofia - Cervello” di Palermo, a procedere con il trattamento sperimentale che prevede l’utilizzo di cellule staminali mesenchimali. «Sappiano bene che ci sono opinioni contrastanti sull’applicazione di questa terapia - ha detto Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità all’Ars - ma la Sicilia ha il dovere di dare speranza a decine di famiglie di pazienti. Ci aspettiamo adesso dall’assessorato regionale e dal ministero della Salute che si dia presto seguito alla risoluzione approvata in commissione». In Sicilia sono circa 250 i soggetti affetti da patologie rare che potrebbero essere trattati con questo tipo di terapia. Entrambe le strutture selezionate dispongono di personale, mezzi e know-how sulla terapia sperimentale in base ad accordi e convenzioni avviate con la “Stamina Foundation Onlus” e gli Spedali Riuniti di Brescia. Anche l’Abruzzo, ha ricordato Vannoni, ha approvato una risoluzione che apre alla possibilità di applicare il metodo Stamina come cura compassionevole negli ospedali della regione. Attualmente tali infusioni di staminali sono effettuate solo a Brescia sulla base del decreto Turco-Fazio del 2006, che autorizza questa pratica anche al di fuori di sperimentazioni cliniche, purché ogni singolo paziente ottenga il via libera da un comitato etico e le cure siano gratuite. Intanto, ha ancora annunciato Vannoni, «stiamo preparando un lavoro scientifico sul protocollo che sarà pubblicato tra settembre e ottobre su una rivista scientifica internazionale». Riferendosi quindi alle dure accuse pubblicate da Nature circa la mancanza di basi scientifiche del metodo Stamina, il professore ha affermato che la rivista scientifica «ha fatto ben cinque editoriali contro una fondazione onlus italiana con quattro dipendenti. A me - ha detto - sembra una cosa molto strana e particolare. La mia idea - ha rilevato Vanoni - è che Nature sia stata sollecitata dall’Italia». Inoltre, ha aggiunto, «in un articolo della rivista sicuramente sono state raccontate falsità, e su questo muoveremo querela. E poi - ha concluso - ho notato che sono sempre intervistati i soliti due o tre scienziati italiani».
Posted on: Thu, 01 Aug 2013 22:13:49 +0000

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