Stefano Cropanese è fondatore e direttore dei Cori Polifonici - TopicsExpress



          

Stefano Cropanese è fondatore e direttore dei Cori Polifonici “Don Matteo Lamanna” e “Don Giorgio Quaglia” ed è il presidente dell’Associazione Culturale “Reatium”, con la quale si propone di valorizzare il patrimonio culturale. Il suo nome è profondamente legato alla storica istituzione del Ritiro di Mesoraca, fondata dal Sacerdote Don Matteo Lamanna (1720-1772) con il real beneplacito del Re Carlo III di Borbone delle Due Sicilie. Il suo impegno nella tutela del patrimonio culturale è noto a tutti! Da circa 20 anni, si adopera per attirare l’attenzione delle varie Istituzioni e delle associazioni preposte sul problema del monumentale Ritiro, mediante pubblicazioni e convegni. Ha ottenuto, nel 2009, l’intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, e del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi; intervento che, per mezzo della Sovrintendenza della Calabria, sta andando avanti, per il bene di questo importantissimo monumento del Mezzogiorno d’Italia. Inoltre, sul problema del Ritiro, ha attirato l’attenzione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale è intervenuto formalmente mediante il suo Consigliere per la conservazione del patrimonio artistico, Prof. L. Godard. Per questo suo impegno e per la sua competenza, è stato nominato nel 2003 membro della Commissione Diocesana per i Beni Culturali ed è stato negli ultimi anni inserito come consulente storico nell’equipe che si occupa dello studio della Chiesa del Ritiro, soprattutto grazie alle sue importanti pubblicazioni editoriali di carattere storico-artistico-antropologico-musicale. Più di tutte: “Don Matteo Lamanna e i suoi Sacerdoti Missionari nella Calabria del Settecento. La regola ed altre carte inedite sul Ritiro di Mesoraca” (Editoriale Progetto 2000), nella quale sono stati trascritti e pubblicati i documenti più importanti della storia del Ritiro, tra i quali la Regola scritta da Don Matteo Lamanna nel 1752, per la Congregazione dei “Sacerdoti Missionari Figli di Maria SS.ma”. Per questa sua pubblicazione ha ricevuto lettere di apprezzamento dalla Santa Sede Apostolica, da vari Cardinali, dal Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, dalla Pontificia Fonderia “Marinelli” di Agnone; e “Preghiere popolari di una comunità cristiana” (Pubblisfera Edizioni) nelle cui pagine è stata pubblicata la quasi totalità delle preghiere tradizionali scaturite dal patrimonio spirituale e antropologico di Mesoraca, dal 1600 ad oggi, con uno scritto inedito di Don Matteo Lamanna sul “dominio di se stesso”: una meditazione incentrata sulla vita di Ippolita Grillo di Laureana di Borrello. Ha pubblicato anche decine di saggi su “Quaderni Siberenensi”, sul quotidiano on line sul pontificato di Benedetto XVI “Petrus”, su “Il Crotonese”, su “Il Bollettino Ceciliano”, su “Patrimonios.o.s” e su “Pontifex”. Ecco, di seguito, uno stralcio della relazione del gennaio 2009, redatta dal Dott. Arch. Pasquale Lopetrone e indirizzata al Soprintendente peri Beni Architettonici e Paesaggistici della Calabria: “…Ad evasione della richiesta avanzata dalla Direzione Regionale si comunica che Stefano Cropanese, originario di Mesoraca, da tempo si impegna con passione e cognizione nel denunciare presso il Quirinale, il Vaticano, il Governo e gli Enti Locali, la situazione di degrado dei beni culturali del suo paese, del centro storico e dei suoi monumenti. Egli rivolge le sue attenzioni in particolare modo allo stato della Chiesa del Ritiro, essendone il principale difensore, oltre che, per ora, l’unico studioso della storia documentaria del monumento. Stefano Cropanese è stato, tra altro, anche l’artefice promotore per il conferimento al Signor Umberto Esposito, custode del Sacro Ritiro dal 17 settembre 1947, dell’Onorificenza di “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”, concessa dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il 10 marzo 2004…”. Ed ecco, ancora, cosa ha scritto nel 2008 la Dott.ssa Teresa Liguori (Consigliere nazionale ItaliaNostra): “…Stefano Cropanese, originario di Mesoraca, da tempo si impegna con passione e competenza nel denunciare la situazione di degrado dei beni culturali del suo paese, ed in particolare modo lo stato di abbandono della Chiesa del Ritiro. Tale pregevole opera architettonica del tardo barocco, ricca di opere d’arte, dichiarata di “interesse nazionale” dalla legge 1089/39, fu costruita per volontà del sacerdote don Matteo Lamanna, fondatore dell’unica Congregazione missionaria sorta nel crotonese. Gli appelli di Cropanese hanno trovato ascolto in “alto loco”, al Quirinale, da parte del presidente della Repubblica Napolitano, come pure nel Vaticano, da Mons. Ravasi, illustre biblista e Prefetto vaticano per la Commissione Cultura. Purtroppo, nonostante tali autorevoli interventi, è mancata la doverosa attenzione da parte delle autorità locali. Nella relazione tecnica che il già Direttore regionale dei Beni culturali e paesaggistici della Calabria, Paolo Scarpellini, ha inviato al Presidente della Repubblica, viene manifestata grande preoccupazione per lo stato di conservazione del monumento, che richiede interventi urgenti atti a fermarne il preoccupante dissesto strutturale…”. Da segnalare, inoltre, il suo grandissimo impegno in campo musicale: dalla fondazione delle due formazioni polifoniche, in Calabria e in Lombardia, con le quali si è esibito più volte in Vaticano, davanti ai Pontefici Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, sia nell’aula “Paolo VI” che nell’Arcibasilia Patriarcale di San Pietro, e nelle più importanti città della Calabria. Il suo lavoro di ricerca e di composizione, evidenziato anche in alcune tesi di laurea, nonché in varie pubblicazioni, è soprattutto mirato al recupero e alla tutela del patrimonio popolare calabrese. Risalta, in modo particolare, la trascrizione in forma polifonica della Via Crucis composta -sui versi di Pietro Metastasio- da Salvatore Medaglia (originario di Petilia Policastro), che era il maestro di cappella del Ritiro nel Settecento, e del quale di conserva un ritratto realizzato nel 1754 dal Pittore Francesco Giordano. Ha musicato, inoltre, diverse preghiere e poesie di autori quali Giovanni XXIII, Benedetto XVI, Madre Teresa di Calcutta, Francesco Sferolo, Eugenio da Mongrassano, Serafino Parisi e Antonio Dragone. Ha composto ed eseguito dal vivo le musiche per il recital di Ugo Pagliai e Paola Gasman, tenutosi nel castello di Santa Severina. In questi ultimi anni, per la sua attività mirata alla valorizzazione del patrimonio culturale, ha ricevuto diversi riconoscimenti a livello locale e regionale dai seguenti enti pubblici ed associazioni culturali: Provincia di Catanzaro, Comune di Mesoraca, Comune di Cutro, Comune di Lavena Ponte Tresa, I Premio alla Cultura “Nicolino d’oro” come personaggio dell’anno, Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Diocesi di Lamezia Terme-Nicastro, Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, Diocesi di Cassano allo Ionio, Arcidiocesi di Rossano-Cariati, Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. Dal 2013 è anche membro della Commissione Cultura del Comune di Lavena Ponte Tresa (Varese) e responsabile della Cultura dell’Associazione Internazionale “Tu es Petrus”, fondata e presieduta da Gianluca Barile. Stefano Cropanese è il fondatore del Premio “San Zosimo I”, conferito -nella prima edizione- a Sua Eminenza Rev.ma il Signor Cardinale Salvatore De Giorgi.
Posted on: Mon, 15 Jul 2013 09:34:42 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015