Stupri durante loccupazione della Germania Da Wikipedia, - TopicsExpress



          

Stupri durante loccupazione della Germania Da Wikipedia, lenciclopedia libera. Avvertenza Alcuni dei contenuti qui riportati potrebbero urtare la sensibilità di chi legge. Le informazioni hanno solo un fine illustrativo. Wikipedia può contenere materiale discutibile: leggi le avvertenze. Mutamenti territoriali e zone doccupazione della Germania dopo la fine del conflitto Quando le truppe Alleate entrarono ed occuparono la Germania nelle ultime fasi della seconda guerra mondiale, furono commessi diversi stupri di massa durante le ultime operazioni militari e nel seguenti anni di occupazione. Molto note e numerose furono le violenze commesse dallArmata Rossa, il cui numero si aggira tra le centinaia di migliaia e i due milioni. Indice [nascondi] 1 Armata Rossa 1.1 Controversie in Russia 1.2 Analisi 1.3 Effetti sociali 1.4 Letteratura sovietica 1.5 Cultura popolare 2 Eserciti britannico e canadese 3 Esercito francese 4 Esercito statunitense 5 Conclusione 6 Note 7 Bibliografia Armata Rossa[modifica | modifica sorgente] Unondata di stupri e violenze sessuali colpì il centro Europa tra il 1944 e il 1945, mentre gli anglo-americani e lArmata Rossa sovietica si aprivano la strada verso il cuore del continente.[1] In Germania cominciarono il 21 ottobre 1944, quando le truppe russe attraversarono il ponte di Angerapp, sfogando la rabbia nel massacro di Nemmersdorf prima di essere respinti indietro alcune ore più tardi. La maggior parte dei crimini furono commessi nella zona doccupazione sovietica; le stime del numero di donne violentate dai soldati sovietici si aggira attorno alle decine di migliaia fino ai due milioni.[2][3][4][5][6] In molti casi furono vittime le donne, circa il 60-70% delle volte.[7] Almeno 100 000 donne si pensa siano state stuprate solo a Berlino, in base al tasso di aborti riportati negli ospedali dellepoca nei mesi successivi,[4] causando dopo gli aborti la morte di circa 10 000 donne.[8] Le morti di donne in relazione con gli stupri in Germania sono stimati a circa 240 000.[9][10] Antony Beevor descrisse tutto ciò come il più grande fenomeno di stupro di massa nella storia e concluse che almeno un milione e quattrocentomila donne furono violentate solamente nella Prussia orientale, Pomerania e Silesia.[11] Natalya Gesse afferma che i soldati russi violentarono donne tedesche dagli otto agli ottanta anni. Le donne russe non furono trattate con la stessa indiscriminata brutalità dai soldati tedeschi negli anni precedenti, sebbene anchesse furono stuprate dai militari.[12] Tuttavia, il veterano russo Vsevolod Olimpiev afferma che le relazioni tra i soldati sovietici e la popolazione tedesca, dove vi furono, erano indifferenti e neutrali. Nessuno, almeno nel nostro reggimento, molestò o toccò alcuno. Oltretutto, quando passavamo nei pressi di una famiglia tedesca con dei bambini che moriva di fame condividevamo il nostro cibo con loro senza che dicessero una parola.[13] Dopo lestate del 1945, i soldati sovietici colti in flagrante nelle violenze cominciarono ad essere puniti, con arresti fino allesecuzione.[14] Tuttavia, gli stupri continuarono fino allinverno 1947-1948, quando le autorità sovietiche confinarono le truppe sovietiche in posti di guardia e baracche,[15] separandoli completamente dalla popolazione civile. Secondo Alexander Statiev, mentre i sovietici rispettavano i loro cittadini e quelli dei loro paesi alleati, nelle nazioni ostili si sentivano più dei conquistatori che dei liberatori, vedendo la violenza contro i civili come un privilegio della vittoria. Statiev parla dellattitudine del soldato sovietico ad esemplificare questo fenomeno: « Vendicati! Tu sei un soldato vendicatore! Uccidi il tedesco e poi prendi la donna! È così che un soldato celebra la vittoria![16] » Controversie in Russia[modifica | modifica sorgente] Immagine catturata dalla Sicherheitspolizei; si afferma che le due donne mostrassero segni di stupro In Russia vi è una disputa riguardo queste affermazioni,[17] che incontrano una vasta critica da parte degli storici e del governo russi.[18] Le critiche affermano che le cifre si basano su finti discutibili e metodologicamente imprecise; affermano che, anche se vi furono casi di eccessi, lArmata Rossa trattò la popolazione dellex-Terzo Reich con rispetto. Nella sua rivisita di Berlin: The Downfall 1945, O.A. Rzheshevsky, professore e Presidente dellAssociazione storici russi della seconda guerra mondiale, affermò che Beevor ha meramente fatto risorgere le visioni screditate e razziste degli storici neonazisti, che dipinsero i soldati sovietici come disumane orde asiatiche.[19] In unintervista con la BBC News Online, Rzheshevsky ammise di aver letto solo degli estratti e di non aver visto le fonti su cui si basa il libro di Beevor. Affermò inoltre che luso dellautore di frasi come i berlinesi ricordano e le esperienze delle donne tedesche violentate starebbe meglio in una pulp fiction che in una ricerca scientifica. Rzheshevsky difese inoltre le rappresaglie sovietiche contro i tedeschi, affermando che i tedeschi avrebbero potuto aspettarsi una valanga di vendetta.[17] Rzheshevsky afferma che gli atti come furti e assalti sessuali sono parte stessa della guerra e che alcuni sovietici come alcuni Alleati occidentali li commisero. In generale, sostiene i soldati sovietici trattarono i tedeschi in modo pacifico e con umanità.[20] Il colonnello Ivan Busik, direttore dellistituto russo di storia militare, scrisse che lEroe dellUnione Sovietica, il generale Ivan Tretiak, gli disse che non vi fu un singolo caso di violenza commesso da un uomo del suo reggimento. Tretiak disse che, anche se voleva lui stesso vendetta, gli ordini di Stalin erano di trattare con umanità la popolazione; inoltre disse che, in vasti raggruppamenti militari come quello presente in Germania allepoca, vi potessero essere fenomeni di condotta indecorosa, dati che gli uomini non avevano avuto contatti con donne per anni. Tuttavia, spiegò che le relazioni sessuali, non erano sempre violenti ma spesso erano consenzienti. Il lavoro di Beevor e altri, relativi a stupri di massa, sono descritti da Tretiak come sporco cinismo, perché la stragrande maggioranza di coloro che sono stati calunniati non possono rispondere a questi bugiardi.[20] Con rispetto verso il numero di aborti a Berlino e le stime sul numero di stupri in base alle statistiche degli aborti, vi possono essere alcune spiegazioni che non richiedevano necessariamente violenze sessuali da parte di soldati sovietici. Atina Grossman, nel suo articolo su October,[8] descrive come fino agli inizi del 1945 gli aborti in Germania fossero illegali e quindi, quando i medici iniziarono a praticare liberamente gli aborti per le vittime di stupro, queste affermavano quasi tutte di essere state violentate da soldati con lineamenti asiatici o mongoli. Molte però specificavano di avere motivi socioeconomici, come non poter prendersi cura di un bimbo, invece che morali o etici. Richard Overy, storico del Kings College di Londra, criticò la visione tenuta da alcuni studiosi russi, asserendo che essi rifiutavano di accettare che i sovietici avessero commesso crimini di guerra durante il conflitto; in parte ciò fu causato dal loro sentimento che giustificava la vendetta contro un nemico che commise atti peggiori, in parte perché essi scrissero la storia dei vincitori.[17] Analisi[modifica | modifica sorgente] Un ordine inviato il 19 gennaio 1945, firmato da Stalin, diceva: « Ufficiali e uomini dellArmata Rossa! Stiamo per entrare nel paese del nemico... la popolazione rimasta nelle aree liberate, a dispetto che siano tedeschi, cechi o polacchi, non dovranno essere soggetti a violenze. I perpetranti saranno puniti in base alle leggi di guerra. Nei territori liberati, relazioni sessuali con donne non sono permesse. I perpetratori di stupri saranno fucilati.[21] » Stalin si presume abbia detto che la gente avrebbe capito che se un soldato che ha percorso migliaia di chilometri attraverso sangue, fuoco e morte possa voler divertirsi con una donna o commettere qualche sciocchezza.[22] In unaltra occasione, quando gli fu detto che i soldati dellArmata Rossa commettevano violenze sui rifugiati tedeschi, disse: « Abbiamo rimproverato già troppo i nostri soldati; lasciamoli avere le loro iniziative.[23] » In Russia, vi sono molte dispute sulle accuse di stupro di massa commessi contro i tedeschi. Makhmud Gareyev, presidente dellAccademia delle Scienze Militari, che partecipò alla campagna della Prussia orientale, disse di non aver sentito nulla riguardo a violenze sessuali. Disse inoltre che, dopo ciò che i nazisti fecero in Russia, era facile che si verificassero eccessi ma questi erano fortemente soppressi e puniti. Fece inoltre notare che i leader militari sovietici, il 19 gennaio 1945, firmarono un ordine esecutivo per impedire che si stringessero relazioni strette tra i militari e la popolazione locale. Gareyev disse che Beevor copiò la propaganda di Goebbels sulla sessualità aggressiva dei nostri soldati.[24] Secondo lo storico russo,[25][26] Nel suo libro, A. Dyukov, afferma che ...I tedeschi non provarono che una frazione dellorrore che i loro soldati causarono ad est. Al di là di qualche eccesso, fortemente soppressi dai comandanti, lArmata Rossa intera ebbe un comportamento umano verso la gente del Reich. I soldati russi sfamarono la popolazione tedesca, salvarono i bambini e aiutarono a ristabilire la normale vita del paese.[27] Nella sua analisi dei motivi dellesteso numero di stupri sovietici, Norman Naimark affermò che la propaganda dodio, le esperienze personali di sofferenze in patria e un errata figura della donna tedesca, per mano della stampa, per non parlare di ciò che si dicevano i soldati tra di loro sono parte delle ragioni dellesteso numero di violenze.[28] Inoltre fa notare che la tendenza a bere influì alla propensione dei soldati russi a commettere stupri, specialmente se portavano alla morte.[29] Infine nella natura patriarcale della cultura russa e delle società asiatiche il disonore era ripagato violentando la donna del nemico.[30] Il fatto che i tedeschi avessero uno standard di vita più alto visibile anche se tra le rovine poteva aver contribuito ad un complesso nazionale di inferiorità tra i russi. Il sentimento di inferiorità, combinato con il desiderio di restaurare lonore e di avere vendetta, poteva essere il motivo per cui le donne venivano violentate in pubblico, anche di fronte al proprio uomo, e poi uccisa subito dopo assieme al marito.[30] Secondo Antony Beevor, la vendetta giocò un ruolo molto piccolo nei frequenti stupri; la ragione principale delle violenze era lidea dei soldati sovietici di potersi impossessare di ogni sorta di bottino, donne incluse. Beevor spiegò ciò con la scoperta che le truppe sovietiche violentarono donne e ragazze russe e polacche dopo averle liberate dai campi di concentramento nazisti.[31] Effetti sociali[modifica | modifica sorgente] Diverse bambine russe nacquero durante loccupazione, molte di queste come risultato di violenze.[32] Secondo Norman Naimark non potremmo ma sapere quante donne e ragazze tedesche furono violentate dalle truppe russe durante la guerra e loccupazione, il loro numero è probabilmente di centinaia di migliaia, forse due milioni.[33] Tra gli effetti sociali delle violenze sociali, Naimark notò: « In molti casi, così come ogni sopravvissuta allo stupro portò gli effetti del crimine con sé fino alla fine della loro vita, langoscia collettiva era quasi insopportabile. La psicologia sociale delle donne e degli uomini nella zona doccupazione sovietica fu segnata dagli stupri dei primi giorni, anche se fondarono la Repubblica democratica tedesca, alla fine del 1949 fino ad oggi.[33] » Le donne della Germania Est parlano del Memoriale di guerra sovietico a Treptower Park, a Berlino, come la tomba degli stupratori ignoti.[34][35][36][37][38] Letteratura sovietica[modifica | modifica sorgente] Aleksandr Solzhenitsyn prese parte allinvasione della Germania e scrisse un poema sullargomento, Notti prussiane; 22 Hoeringstrasse. Non è stata bruciata, appena saccheggiata, segnata. Un gemito dalle mura, per metà soffocato: la madre è ferita, mezza morta. La figlia piccola è sul materasso, morta. Quanti sono stati su di lei? Un plotone, una compagnia forse? Una ragazza è stata trasformata in una donna, una donna trasformata in un cadavere... La madre supplica, Soldato, uccidimi![39] Svetlana Alexievich pubblicò un libro che include le memorie di veterani sovietici della guerra in Germania. Secondo un ex-ufficiale dellesercito, « Eravamo giovani, forti e da quattro anni senza donne. Così cercammo di avere delle donne tedesche e... dieci uomini violentarono una ragazza. Non cerano tuttavia donne; la popolazione intera fuggiva dallArmata sovietica. Perciò dovremmo prenderle giovani, di dodici o tredici anni. Se le piangeva, le infilavamo qualcosa in bocca. Pensavamo fosse divertente. Ora non riesco a capire come potei farlo. Un ragazzo di buona famiglia... ma ero questo io.[40] » Un operatore del telefono dellArmata sovietica ricordò che « Quando occupavamo ogni paese, i primi tre giorni saccheggiavamo e... [stupravamo]. Era ufficioso ovviamente. Tuttavia dopo tre giorni si poteva essere condotti alla corte marziale per questo... Ricordo una donna tedesca violentata stesa nuda con una granata tra le gambe. Ora mi vergogno ma allepoca no... Pensate fosse facile dimenticare [i tedeschi]? Noi odiavamo vedere le loro case bianche intatte. Con le rose. Volevo che soffrissero. Volevo vedere le loro lacrime. ...Ci sono voluti decenni prima che cominciassi ad avere pietà di loro.[41] » Cultura popolare[modifica | modifica sorgente] Anche se alcune donne vollero dimenticare le loro esperienze e non avevano il desiderio di raccontarle, la maggior parte delle biografie e le rappresentazioni del periodo, come il film La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler, alludono a stupri di massa da parte dellArmata Rossa senza menzionarli esplicitamente. Con il passare del tempo, molte opere furono prodotte riguardo largomento in modo diretto, come i libri di Gemma La Guardia Gluck (sorella di Fiorello La Guardia)[42][43] o il film Intrigo a Berlino. Largomento in questo è materia per i movimenti femministi.[44] La prima opera autobiografica che descrisse gli eventi fu scritto nel 1954, Una donna a Berlino, da cui tratto il film del 2008. In Germania fu ampiamente rigettato inizialmente ma convinse molte donne a raccontare le loro storie.[45][46][47] Eserciti britannico e canadese[modifica | modifica sorgente] Anche se pochi, paragonandoli con quelli commessi dallArmata Rossa, gli stupri di donne e ragazze furono commessi anche dalle truppe britanniche e canadesi negli ultimi mese della seconda guerra mondiale. Anche donne anziane furono soggette alle violenze. Anche se era un problema di alto profilo per la Royal Military Police, alcuni ufficiali erano soliti usare clemenza con i loro uomini. Molti stupri furono commessi sotto leffetto dellalcol o stress postraumatico ma vi furono casi di aggressioni premeditate, come ciò che capito a tre donne tedesche nel paese di Neustadt am Rübemberge, o il tentato stupro di gruppo di due ragazze minacciate con le armi nel villaggio di Oyle, vicino Nienburg, che si concluse con la morte di una donna quando, intenzionalmente o meno, uno dei soldati scaricò la sua pistola, colpendola al collo.[48] Esercito francese[modifica | modifica sorgente] Le truppe francesi che presero parte allinvasione della Germania e della Francia stessa furono assegnata ad una zona doccupazione della Germania. Secondo Perry Biddiscombe, i francesi commisero 385 stupri nellarea di Costanza, 600 a Bruchsal e 500 a Freudenstadt.[49] Commisero inoltre uno stupro di gruppo nel Distretto di Höfingen, vicino Leonberg.[50] Secondo Norman Naimark, i Goumier marocchini, integrati nelle truppe francesi, ebbero un comportamento simile a quello dei soldati sovietici, in particolare nel periodo iniziale delloccupazione del Baden e del Württemberg.[51] Esercito statunitense[modifica | modifica sorgente] Nel suo libro Taken by Force, J. Robert Lilly stimò il numero di violenze commesse dai militari americani in Germania a 11 040.[52] Come accadde subito dopo il D-Day, molti di questi stupri furono di gruppo ed ebbero luogo sotto la minaccia delle armi.[33] Anche se gli americani istituirono politiche di non fraternizzazione, la frase la copulazione senza conversazione non è fraternizzazione era molto usato come motto dalle truppe statunitensi.[53] Il giornalista Osmar White, un corrispondente di guerra australiano che servì con lesercito statunitense durante il conflitto, scrisse che « Dopo il combattimento sul suolo tedesco, vi fu un buon numero di stupri da parte delle truppe combattenti nei giorni immediatamente successivi. Lincidenza delle unità era diversa luna dallaltra in base alle attitudini degli ufficiali. In alcuni casi i responsabili furono identificati, processati dalla corte marziale e puniti. Il ramo legale dellesercito era reticente ma ammise che per crimini sessuali o di perversione contro donne tedesche, alcuni soldati furono fucilati, in particolare se questi erano dei Negri. Tuttavia so che molte donne furono violentate da americani Bianchi. Nessuna azione disciplinare fu presa contro i colpevoli. In un settore girò un rapporto affermante che un noto alto comandante dellesercito disse esplicitamente La copulazione senza conversazione non costituisce fraternizzazione.[54] » Uno schema tipico riscontrabile prevedeva dei soldati americani ubriachi che marciavano in territorio occupato finché non minacciavano una famiglia americana con le armi, obbligando una o più donne ad avere rapporti sessuali, per poi gettare in strada la famiglia intera.[53] Come nel settore doccupazione orientale, il numero di stupri ebbe un picco nel 1945 ma un alto tasso di violenze contro i tedeschi e gli austriaci da parte degli americani praticamente cessò nella prima metà del 1946, con cinque casi di donne tedesche morte trovate in una baracca americana nel maggio-giugno dello stesso anno.[33] Carol Huntington scrisse che le violenze verso le donne tedesche da parte dei soldati americani, i quali lasciarono poi loro un dono in cibo, potevano essere considerate come atti di prostituzione invece che stupri. Citando il lavoro di uno storico giapponese, Huntington scrisse inoltre che le donne giapponesi che supplicavano per del cibo furono stuprate e a volte i soldati lasciavano del cibo per loro.[33] I soldati neri delle forze segregate doccupazione americane erano sia più accusati di stupro che più severamente puniti.[33] Heide Fehrenbach scrisse che, mentre i soldati neri non erano in alcun modo liberi dallindisciplina, « Il punto, piuttosto, è che gli ufficiali americani ostentavano un esplicito interesse verso la razza dei soldati e poi, se erano neri, quando riportavano il loro comportamento affermavano di temere che laccaduto minasse sia lo stato che la condotta politica del governo militare statunitense in Germania.[55] » Conclusione[modifica | modifica sorgente] Nella Germania del dopoguerra, specialmente in Germania Ovest, le storie sul periodo degli stupri divennero un essenziale tema politico.[2] Lo stupro di donne tedesche venne reso universale, nel tentativo di rendere interamente la popolazione tedesca una vittima.[2] Questo tema venne screditato tra gli anni 60 e 70 quando i tedeschi stessi condussero studi e investigazioni critiche sul passato nazista, sulle generazioni più vecchie in grado di ricordare e la loro tendenza ad rappresentare loro stesso come vittime invece che carnefici, in particolare riguardo lOlocausto.[56] Tuttavia, laffermazione ribadita frequentemente che gli stupri in temo di guerra si fossero arresi a decenni di silenzio[9][57][58][59] non è probabilmente corretta.[56] Il modo in cui gli stupri sono stati discussi da Sander e Johr, nel loro BeFreier und Befreite,[9] è stato criticato da diversi studiosi. Secondo Grossmann, il problema è che questa non è una storia universale di donne stuprate da uomini ma di donne tedesche abusate e violentate da un esercito che combatté i nazisti e liberò i campi di morte.[8] Quei tentativi di deenfatizzare il contesto storico degli stupri sono una grave omissione, secondo Stuart Liebman e Annette Michelson[60] e, secondo Pascale Bos, è un esempio di approcio sessista, femminista e astorico del tema degli stupri in tempo di guerra.[56] Sempre secondo Pascale Bos, il tentativo femminista di generalizzare la storia degli stupri delle donne tedesche cadde in una contraddizione con la stessa descrizione degli stupri, fatta da Sander e Johr, come un genocidio: lo stupro delle donne tedesche di razza superiore, da parte dei soldati sovietici di razza inferiore, implicava che un tale stupro fu particolarmente doloroso per le vittime.[56] In confronto, il tema degli stupri delle donne sovietiche da parte dei militari tedeschi che, secondo alcune stime, vanno dalle centinaia di migliaia fino ai due milioni[61][62] non è trattata dagli autori come qualcosa di grave e meritevole di essere menzionata.[56] Note[modifica | modifica sorgente]
Posted on: Fri, 29 Nov 2013 21:20:46 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015