“TERRA MORIENS” A BREMA La chiesa posta sopra il gran - TopicsExpress



          

“TERRA MORIENS” A BREMA La chiesa posta sopra il gran canale apre solo domenica mattina. Un’allegra brigata di studenti abborda il ferry per il tour del porto. Sono d’un molto chic college francese, celiano irriverenti, dissacrando il vibrante silenzio del pontile sul fiume germogliato di catrame. Dite: si va a vedere “Terra moriens”? La mostra è aperta ininterrottamente al quarto piano, dopo una spirale di scale modellate in legno antico. Andiamo invece nella Böttcherstrasse, dai Sette Fannulloni della fiaba che di pigrizia fecero un’impresa. L’hanno acconciati in guisa di fontana, fan da pariglia a un aureo San Michele che schiaccia il drago dalle fauci viola. Ma se attendiamo con pazienza il tocco ‒ non perdiamo di vista gli orologi ¬ nella torre di Ruyssen, il mercante, ruoterà il ciclo del progresso umano scandito da un allegro carillon fatto di non so quante campanelle. La Terra è in agonia, già lo sappiamo, schiumano i fiumi, sudano veleni i grandi boschi per le piogge al cloro… Occhio piuttosto a non mancare un giro alla kermesse offerta sulla piazza con frikadellen, cipolade e krauti, vino del Reno, kellerine e canti. Sorveglia questa fiera della gola Rolando il paladino, che troneggia tra gli ombrelloni variopinti e i banchi di würstel, strudel, birra e limonaden. E sul sagrato della cattedrale gotico fiammeggiante, tempio austero, una troupe TV monta un parterre con microfoni, cavi e cineprese: vogliono immortalare questa festa di polli arrosto e file di salsicce, purché dimentichiamo che là dietro, oltre quel carillon puntuale e allegro, varcato il fiume grasso di bitume, hanno allestito un tetro funerale alla Terra che muore, e intanto bevono birra chiara a due euro e scura a quattro. Ma al tocco delle tre, se stiamo all’erta, potremo riascoltare il carillon col naso in aria e un brezel nella mano.
Posted on: Fri, 28 Jun 2013 06:48:52 +0000

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