TRATTO DA LA CITTà SENZA USCITA - Andiamo da Francis, il re dei - TopicsExpress



          

TRATTO DA LA CITTà SENZA USCITA - Andiamo da Francis, il re dei parrucchieri. Questa è la cosa fica del jet set: s’incontrano le teste coronate di tutti i settori. Da Francis lavora Iris, la regina delle manicure. Siedo su una poltrona avvolto in un grembiule di cotone. Francis, il re, si occupa della mia testa; Iris, la regina, delle mie mani e una damigella di Iris, Patty, si prende cura dei miei piedi. Spider siede sul sofà insieme a una signora che evidentemente conosce bene. Sfogliano Come e quando. Lui le parla dolcemente sottovoce, m’indica, lei mi guarda, sorride. Quando mi alzo per andare al risciacquo, Spider mi chiama, spinge la donna verso di me e ci scatta una foto col telefonino della signora. Lei mi bacia sulla guancia e si riaccomoda vicino a Spider. Torno sulla poltrona. Un colpo di fono, crema per capelli e sono pronto. Vado verso il bancone per pagare, ma Francis mi fa cenno che non c’è problema. Io non capisco, ma lui mi liquida con un cenno regale e saluta per dedicarsi alla tinta dell’amica di Spider. È solo a questo punto che, guardando la faccia del Re dei Pusher, mi convinco del fatto che nella repubblica della marijuana, una mano lava l’altra. Maria sempre sia lodata. È ora di mangiare adesso. Rotta verso I Corsari. I corsari sono pur sempre dei nobili. Entriamo, un tale esce dalla cassa e abbraccia Spider. Ha un grosso cappello nero, barba lunga e una benda sull’occhio che ogni tanto toglie per vederci. Sembra più un pirata ma tiene coltello e pistole nella fondina che non giurerei siano per scena, e quindi evito queste sottigliezze. Si baciano per tre volte sulla guancia. Lui e Spider parlottano, m’indicano e il tizio mi viene incontro. - Mi casa es tu casa. Piacere, amico Canapone, io sono Il Corsaro Nero. Il Corsaro mi abbraccia e bacia anche me per tre volte. La sala è abbastanza frequentata ma Il Corsaro trova subito un tavolino per noi. Vino bianco fruttato e una lunga serie di antipasti frugano dubbi e problemi di coscienza riguardo alla vita e alle amicizie di Spider. Ora ne sono convinto: lui è un Re. Seguono un primo alla Maracaibo, frittura e grigliate di ogni tipo. Infine, per dolce, il colpo di classe dello chef: la Tortuga. E’ un millefoglie con la crema di pistacchio ma Spider mi fa cenno di tacere e non pronunciare la parola millefoglie perché Il corsaro Rosso, lo chef socio del Corsaro Nero, non accetta che le sue creazioni vengano comparate alle pietanze comuni. Non esce mai dalla cucina e Spider mi dice che è preferibile così, la cucina è come la galera: quando esci puoi solo metterti nei guai. Potremmo ricominciare a mangiare se non tenessimo alla vita. Sembra di essere a un luculliano pranzo di corte. Raffinatezze e squisitezze rare. Si finisce solo per KO tecnico. Ci alziamo per appartarci in una saletta nascosta. C’è un comodo divanetto con delle poltrone, tv al plasma, stereo e aria condizionata. Il Corsaro Nero continua a offrirci dei cocktail. Spider tira fuori l’erba. Le casse mandano musica funky. Bevute, fumo e risate a quattro ganasce. È qui che ho l’onore di conoscere Il Corsaro Rosso. Una montagna di muscoli, pizzetto e bandana rossa. È inespressivo, mi stringe la mano riluttante, sussurrando soltanto una frase: non mancare di rispetto al mio amico Spider. Così sentenziato, lentamente se ne va e sbuca ancora Il Corsaro Nero per una tirata. Gli chiedo dov’è il bagno e lui m’indica una porta. Non è un cesso, è un altro salotto nascosto. Pulizia, servizi di prim’ordine. Entro a mingere e a sciacquarmi. Rinasco. Raggiungo Spider; lui si alza ed entra in bagno. Torna e pare più giovane. Il Corsaro ci indica di uscire dal retro. Niente conto o pegno. Concedo una foto tra Spider e i due corsari. Tutti e quattro in posa sorridenti, tranne il Corsaro Rosso. Potrei mai oppormi a questa life style? EM - all right reserved -
Posted on: Fri, 12 Jul 2013 17:12:47 +0000

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