Troppo comodo, miei cari. Nellestate del 2006 avete sovvertito - TopicsExpress



          

Troppo comodo, miei cari. Nellestate del 2006 avete sovvertito lordine costituito attraverso un golpe mediatico-politico-economico. Per lunghi anni avete passeggiato sui poveri resti, ancora caldi, della Vecchia Signora. Dopo che quel buontempone di Guido Rossi, con la complicità di certi brutti ceffi residenti a Torino, vi ha in pratica appaltato il calcio italiano. Siete entrati nella dispensa, svuotando rapidamente il frigorifero. Avete gozzovigliato, folleggiato, fatto bisboccia. E adesso che siete satolli - pur sapendo che le chiavi della cucina vi sono state consegnate illegalmente - non volete saperne di pagare il conto. Troppo comodo, miei cari. Avete straripato e maramaldeggiato, mostrando al mondo una limpidezza che non avete mai posseduto. In nome di una onestà fittizia avete gettato fango sulle vittorie altrui, rivendicando anche gli scudetti assegnati nelle guerre puniche. E oggi che il vostro sporco gioco è stato finalmente smascherato (anche se, per la verità, chi scrive aveva già segnalato certe anomalie allalba di Calciopoli) vorreste mettere una pietra tombale sopra il passato? Troppo comodo, caro petroliere con moglie ecologista. Troppo comodo, caro Tronchetti (dovera?). Troppo comodo, caro signor Leonardo Nascimento de Araujo. Troppo comodo caro capitano bietolone. E anche se siete spalleggiati da un Palazzo sempre più ipocrita, da una sfilza di giornalisti servili, persino da qualche minus habens travestito da portiere, sappiate che certa gente non dimentica. E non dimenticherà mai.Perchè non ci sarà tregua e pacificazione fino a quando non verrà fatta giustizia su Calciopoli. Il che significa restituire i due triangolini tricolori ai suoi legittimi proprietari e ristabilire la verità storica e definitiva rispetto agli accadimenti del 2006. Solo e soltanto allora sarà possibile mettere la parola fine sulla vicenda.Perchè, e stavolta ci rivolgiamo a John Elkann e Andrea Agnelli,nessun scudetto e nessuna Champions League potrà mai compensare ciò che ci è stato tolto quattro anni fa. Si chiama dignità. Si chiama rispetto. Si chiama passione. Cose che non hanno prezzo. Cose che non si possono barattare con scudetti e Champions League. Per questo sono orgogliosamente rancoroso. E, se le cose non cambieranno, lo sarò fino allultimo respiro.
Posted on: Sun, 27 Oct 2013 13:23:18 +0000

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