UN PIANO URBANISTICO SI PUÒ FARE IN TRE GIORNI Basta unocchiata - TopicsExpress



          

UN PIANO URBANISTICO SI PUÒ FARE IN TRE GIORNI Basta unocchiata distratta alla storia di ieri per sgretolare certe leggende trasformate dal tempo in luoghi comuni. Prendiamo il caso dei piani urbanistici comunali, da decenni ritenuti da moltissimi amministratori comunali inattuabili per ristrettezza e tortuosità del sentiero normativo indicato dalla Regione. Ora andiamo ad Olbia e torniamo allanno 2004. Il nuovo presidente della Regione Sardegna Renato Soru si era appena insediato e dalla città urbanisticamente più anarchica della Sardegna (17 piani di risanamento su 23 quartieri, uno interamente sequestrato dalla magistratura per il fioccare incessante di concessioni) si apprendeva con preoccupazione della imminente approvazione della legge salvacoste, un duro colpo contro il cemento sui litorali e quei Comuni che non si fossero ancora dotati di piano urbanistico. Tra questi cera ovviamente Olbia, il cui Puc era da anni oggetto misterioso: appariva fugacemente ogni tanto nellaula del Consiglio comunale per irrilevanti discussioni, chiuse dalle rassicurazioni di un assessore che puntualmente faceva presente la complessità del compito dei progettisti. Ci voleva pazienza, insomma. Nel frattempo, protestavano timidamente le minoranze, la pianificazione era affidata a deroghe e varianti decise dallamministrazione. Un procedere discrezionale che, in assenza di un piano, la salvacoste avrebbe reso illegittimo. Presa dal panico dalla prospettiva di perdere il controllo dei metri cubi, la maggioranza guidata da Settimo Nizzi riesumò dal cassetto dovera sepolto il piano urbanistico, ponendovi precipitosamente mano dopo anni di disinteresse. Per dare unidea dei tempi, Soru venne eletto a maggio e il piano urbanistico approdò in aula per ladozione tre mesi dopo. Nella seduta del 24, 25 e 26 agosto 2004 lassemblea esaminò centinaia di osservazioni e alla fine approvò lo strumento di pianificazione. Bastarono tre giorni. Lassessore regionale Gian Valerio Sanna, mesi dopo, dichiarò irricevibile quel piano, giudicato incoerente con la salvacoste e adottato fuori tempo massimo. Ma questo, nella valutazione storica della vicenda, è un aspetto secondario. Quel che conta è che un Comune così importante e dalle dinamiche di sviluppo complesse, messo alle strette, sia stato costretto in poche settimane a darsi una disciplina, la cui adozione aveva per anni ignorato facendola lentamente stagnare nel disinteresse. Come sempre, la storia ci parla. In questo caso, dice che per approvare un piano urbanistico comunale basta volerlo. (Francesco Giorgioni).
Posted on: Mon, 04 Nov 2013 07:46:42 +0000

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