Ultimo giorno, 1 settembre 2013 Oggi i siamo andati in - TopicsExpress



          

Ultimo giorno, 1 settembre 2013 Oggi i siamo andati in “trasferta”. Dopo solo un’oretta di viaggio eccoci arrivati a destinazione: Palermo. E più precisamente in via D’Amelio, luogo simbolico per la strage con cui Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta persero la vita ormai 21 anni fa. Sul luogo è presente un grande albero. E’ l’albero simbolo della Palermo (e dell’Italia) che non vuole e non può dimenticare ciò che è successo. Tra le foglie tanti pensieri, frasi, oggetti, spunti per riflettere e per ricordare chi per la lotta alla mafia ha dato la vita. In seguito, accompagnati dalle nostre “guide per un giorno” palermitane Riccardo e Giuseppe ci siamo recati all’albero Falcone, rivivendo momenti analoghi a quelli di poco prima. Durante il percorso ci siamo anche imbattuti in altre due occasioni per fermarci a riflettere: le targhe commemorative di Mattarella (presidente della Regione Siciliana) e Zucchetto (poliziotto che collaborò col Pool Antimafia). La giornata, però, è stata caratterizzata anche dalla buona cucina siciliana: i nostri pullmini si sono fermati a pochi passi dal Bar Touring, uno dei più importanti bar palermitani dove abbiamo avuto modo di apprezzare il buon cibo locale! Dopo la lunga e lenta digestione e la gran fatica per rialzarci siamo ripartiti per visitare la Cattedrale di Palermo, splendido capolavoro arabo-normanno, come Giuseppe ci ha dettagliatamente spiegato. In fretta e furia siamo tornati a Corleone, dove abbiamo rimesso a nuovo casa Caponnetto in occasione della visita di alcune istituzioni importanti del settore agricolo, che si è tenuta nel tardo pomeriggio, seguita da un buffet e dalla degustazione di alcuni vini dell’azienda Planeta. La giornata si è conclusa con il tradizionale giro per il paese, la solita tappa all’Excelsior per poi recarci in villa per chiacchierare e fare ritorno a casa agli orari più disparati (è l’ultima sera e Biagio ci ha concesso una deroga ). Ma è anche tempo di bilanci a casa Caponnetto: ultimo giorno, ultimi saluti, ultimi sorrisi, ultime emozioni e ultimi pianti… Ma saranno davvero gli ultimi? Domani ritorneremo a casa, alle nostre vite quotidiane fatte di studio, lavoro, amici e famiglia… Ma non possiamo pensare che tutto quello che abbiamo vissuto in queste due settimane si possa concludere qui. Torniamo con la consapevolezza che Corleone è diventata la nostra seconda casa. E in una seconda casa non si può non tornare. Per entrambi è stata la prima esperienza, ma ora possiamo capire perchè la gran parte dei ragazzi di questo gruppo qui ormai ci viene da anni… La sveglia alle 7.15, la colazione tutti insieme col profumo del caffè, il lavoro nei campi (e le battaglie di pomodori), i viaggi interminabili sui pullmini, l’affetto e le storie dei soci della Cooperativa e dei fantastici cuochi dello SPI, passando per le più banali partite a Machiavelli e la pulizia (?) delle camere, sono momenti di vita condivisa indimenticabili, che porteremo nel cuore. Ma il campo non finirà domani anche per un’altra ragione: la realtà della mafia, di cui siamo venuti a conoscenza in questi giorni, non può rimanere qui a Corleone. Deve tornare con noi a casa per essere fatta conoscere a quanti ne sanno ancora troppo poco o non la vedono come un problema concreto e presente nelle loro vite; il sistema mafioso va combattuto concretamente ogni giorno, e si trova anche nelle piccole realtà in cui viviamo: non uccide più quanto prima ma controlla e sottomette tutta l’Italia. Non possiamo inoltre non concludere con molteplici grazie: -ai soci della Cooperativa in primis, per la loro presenza costante, i loro sacrifici, il loro coraggio e il loro impegno che hanno messo e continuano a mettere in questo progetto in cui credono; - ai cuochi dello SPI, per averci accolto al ritorno dai campi e dalle altre attività con tante prelibatezze che hanno rimpinzato i nostri stomaci affamati; - ai coordinatori, Stefano e Irene, per aver sacrificato la loro possibilità di vivere il campo in maniera più libera ed averci fatto da guide, assumendosi grandi responsabilità ed organizzando le nostre giornate al meglio nonostante i più svariati imprevisti; -ad Andrea, per la sua simpatia, il suo sorriso contagioso e la sua disponibilità: senza di lui le giornate non sarebbero state le stesse! -ad Anna, Chiara, Christian, Marta, Massimo, Paola, Patrick, Ruggero, Serena, Sofia, Mirta, Fedra, Francesco, Gaia, Gemma, Luna, Marì, Sandra, Sara, Marco, Noemi, Giuseppe e Fabrizio, compagni indimenticabili di avventura con cui abbiamo condiviso sorrisi, fatica, emozioni forti e voglia di divertirsi con semplicità. E’ ora di andare a dormire, ma per salutarvi vi lasciamo una frase che abbiamo fatto nostra: “La mafia si combatte con la cultura e non con la pistola.” Riccardo e Monica
Posted on: Mon, 02 Sep 2013 07:27:06 +0000

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