Un articolo di Giovanni Sartori ci dà lo spunto per ragionare su - TopicsExpress



          

Un articolo di Giovanni Sartori ci dà lo spunto per ragionare su cosè la corruzione e su cosa significhi vivere in un sistema corrotto. Larticolo in realtà non parla di corruzione ma di Costituzione e di come il M5S infranga un capitolo della costituzione che vieta mandati esterni agli eletti in parlamento. Cosa significa? Significa che una volta eletto non devi rendere conto a nessuna realtà esterna al parlamento, non puoi aspettare ordini per agire, ma devi prendere iniziative personali per il bene della nazione, quindi anche di chi non ti ha votato, perché si suppone che chi ti ha votato ti ritenga idoneo a tale scopo. Si tratta dell’articolo 67 della nostra Costituzione, per il quale «ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato». A leggere larticolo di Sartori se ne deduce quindi che il M5s in Parlamento, con la sua soggezione alla dirigenza, o comunque a decisioni collegiali di un gruppo esterno al Parlamento, va proprio contro la Costituzione Italiana. Credo sia tutto giusto. Ma, Sartori, guardiamoci in faccia. Non si contano forse sulle dita delle mani gli eletti veramente liberi? Quelli che non devono rendere conto a nessuna dirigenza? O, peggio, a nessun potere forte, economico, sociale, religioso, decisionale, che sta fuori dal parlamento? Davvero gli eletti comprati da Berlusconi non devono rendere conto a nessuno? Davvero Alfano o Letta o Scilipoti o Saccomanni non devono rendere conto a nessuno? E come andrebbero interpretati in questo caso gli interventi del Presidente della Repubblica, una carica rappresentativa, che sono più che imperativi e vengono puntualmente rispettati? Non è quindi da rimettere in discussione lintero sistema di elezione dei così detti migliori? Non è forse vero che i parlamenti non rappresentano altro che gli interessi economici dei pochi privilegiati che spesso stanno fuori dal parlamento e che ci vanno solo quando rischiano la galera? Si può quindi accogliere il consiglio di Sartori, di far firmare agli eletti del M5S un documento in cui rinunciano a mandati imperativi, ma facciamoli firmare a tutti, perché i mandati imperativi non sono solo quelli di Grillo e Casaleggio, ma sono anche quelli più impercettibili, meno manifesti, sussurrati in telefonate protette, in incontri segreti, della corruzione che continua a dilagare in questo paese e che è una questione di cultura diffusa, dalla quale nessun parlamento può salvarci, perché dovrebbe salvarci da noi stessi.
Posted on: Wed, 06 Nov 2013 08:04:55 +0000

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