Un esperto delle Nazioni Unite ha chiesto che venga aperta un’inchiesta sul trattamento che Israele riserverebbe ai prigionieri palestinesi, sottoposti ad abusi e torture. ISRAELE-GAZA-CONFLITTO-TREGUA- UNA PUNIZIONE COLLETTIVA - In un report, l’inviato speciale delle Nazioni Unite Richard Falk sostiene che le violazioni di Israele siano diffuse su larga scala. Ha anche detto che il blocco di gaza deve finire, descrivendolo come una “punizione collettiva” per tutti i palestinesi. Israele, che accusa Falk di essere prevenuto nei confronti dello stato ebraico, non ha commentato il report. “Il modo in cui sono trattati migliaia di palestinesi detenuti o imprigionati da Israele continua ad essere estremamente inquietante”, ha detto Mr Falk, che era salito agli onori della cronaca nel 2008, per aver paragonato le azioni militari israeliane a quelle naziste IL REPORT - Il suo report annuale, presentato al consiglio annuale delle Nazioni Unite sui diritti umani, accusa Israele di assoggettare i prigionieri a violazione piuttosto serie”, che consisterebbero in “torture e trattamenti inumani”. Falk è un docente di legge all’università di Princeton, sostiene che la situazione sia estremamente preoccupante e ha chesit oche venisse fatta un’inchiesta internazionale. Attualmente nelle prigioni di Israele sono rinchuisi circa 4.500 cittadini palestinesi e le Nazioni Uniti credono che più di 700.000 palestinesi siano stati detenuti almeno una volta nelle carceri israeliane dal 1967 ad oggi. LA STRISCIA DI GAZA - “Con il 70% della popolazione la cui sopravvivenza dipende dagli aiuti internazionali e il 90% dell’acqua del territorio non adatta al consumo da parte dell’uomo, è necessario che siano fatti dei cambiamenti drastici e urgenti se vogliamo che i palestinesi di Gaza vedano riconosciuti i loro diritti più elementari”, sostiene Falk giornalettismo/archives/980301/il-docente-che-accusa-israele-di-violare-i-diritti-umani/
Posted on: Thu, 13 Jun 2013 10:59:57 +0000
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