Un lungo braccio timbrato d’oro scivola dall’alto Un lungo braccio timbrato d’oro scivola dall’alto degli alberi e prende a scendere e tra i rami tintinna. I fiori e le foglie s’accalcano e s’intendono. Ho visto la biscia slittare nella dolcezza della sera. Diana sullo stagno si sporge e mette la maschera. Una scarpa di seta corre nella radura come un richiamo del cielo raggiunge l’orizzonte. Le barche della notte sono pronte a partire. Altri verranno a sedersi sulla sedia di ferro, vedranno queste cose quando io non sarò più. La luce scorderà quelli che l’hanno tanto amata. Nessun appello verrà a rischiararci il viso. Nessun singhiozzo farà echeggiare il nostro amore. Le nostre finestre saranno spente. Una coppia d’estranei costeggerà la via grigia. Le voci altre voci canteranno, altri occhi piangeranno in una casa nuova. Tutto sarà consumato, tutto sarà perdonato, sarà fresca la pena e nuova la foresta, e forse un giorno per nuovi amici manterrà Dio quella sua promessa di felicità. Da Poesie 1886-1933, Einaudi, Torino 1981. Leon Paul Fargue
Posted on: Fri, 23 Aug 2013 05:56:58 +0000
Trending Topics
Recently Viewed Topics
© 2015