Un po di storia del nostro litorale : CAPUT LABRONIS ! La zona - TopicsExpress



          

Un po di storia del nostro litorale : CAPUT LABRONIS ! La zona situata lungo la costa sul confine tra le Province di Pisa e Livorno si chiama Calambrone, ma anticamente era denominata “Caput Labronis”. Per secoli e fino ai primi decenni del 1900 è stata una zona paludosa salmastrosa e praticamente disabitata con alcune vestigia storiche collegate al periodo della Repubblica Marinara di Pisa (dal XI al XV Secolo) e del suo antico porto. Nel 1920 questo territorio apparteneva alla Tenuta Reale di Tombolo. Proprio in quegli anni in tutta Italia furono messi in campo dei mega progetti che coinvolsero tutto il paese: tra questi molte furono le bonifiche e le nuove fondazioni di centri abitati. Anche il Calabrone nel 1925, dopo la bonifica, divenne la sede della nuova “Città Elioterapica”. Il progetto fortemente voluto dai reparti pediatrici dell’Ospedale di Pisa e di Livorno fu apertamente appoggiato da potenti politici locali come il Livornese Costanzo Ciano (1876-1939), ministro del governo di allora, e il podestà di Pisa Guido Buffarini Guidi (1895-1945). Tra il 1931 e il 1938 sorsero, sulla spiaggia del Calabrone tra il viale XXVIII Ottobre (oggi viale del Tirreno) e il mare, sei complessi moderni e arditi. Edifici, architettonicamente importanti che seguivano lo stile denominato “razionalismo Italiano”, meglio conosciuti come “colonie estive”. Le avveniristiche costruzioni, con tutti i più moderni servizi (piscine, palestre, cinema, teatri, librerie, strutture di primo soccorso), furono edificate sotto la guida di famosi ingegneri e architetti come il Bolognese Angiolo Mazzoni del Grande (1894-1979), i Romani Giulio Pediconi (1906-1999), Ghino Venturi (1884-1970) Mario Paniconi (1904-1973) e Marcello Piacentini (1881-1960). Oltre a ciò la zona venne resa autonoma con la costruzione anche di altre strutture come la Chiesa di Santa Rosa, la direzione sanitaria, gli ambulatori, la zona uffici, le lavanderie, i magazzini, la centrale termica e le autorimesse. Per agevolare le comunicazioni, il 26 agosto 1935, fu completata la linea ferroviaria Pisa-Marina di Pisa-Tirrenia-Calambrone-Livorno, che, partendo dal centro Pisano, arrivava a Livorno, alla stazione di Barriera Margherita, proprio davanti all’Accademia Navale. Mi ricordo benissimo, per esserci stato, il cosiddetto “trammino” per i Pisani e il “trenino” per i Livornesi, comodo e divertente. Purtroppo, il servizio fu interrotto il 15 settembre del 1960. Le colonie estive del Calabrone ebbero il grande merito di curare con la talassoterapia e l’elioterapia, oltre che ad assisterli gratuitamente in ogni tipo di loro necessità, migliaia di bambini, tra i 6 e i 12 anni, soprattutto di famiglie bisognose. Lungo tutti i litorali dello stivale Italico le colonie servirono a limitare moltissimo le malattie che allora erano causa di un’altissima mortalità infantile. Anche se vivevano in una penisola, solo grazie alle colonie, la stragrande maggioranza dei bambini Italiani conobbe il mare. Dopo la Seconda Guerra Mondiale il Calambrone fu quasi completamente abbandonato e gli edifici delle colonie iniziarono a deteriorarsi. La località balneare si è sviluppata invece intorno al centro di Tirrenia. Solo dai primi anni del 2000 la zona è rinata con un grande progetto di riqualificazione turistico/residenziale che coinvolge anche il recupero di tutte le vecchie Colonie come edilizia privata.
Posted on: Tue, 13 Aug 2013 20:39:36 +0000

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