Un segreto, monsieur Rachmaninov? «Un segreto. Mia nonna Natalia - TopicsExpress



          

Un segreto, monsieur Rachmaninov? «Un segreto. Mia nonna Natalia mi chiamò un giorno e mi disse: Ci sono due tipi di animali che presentono la loro morte, sono i cigni e i cavalli, quando è il momento si allontanano dal gruppo. Adesso è il mio momento, ma prima di allontanarmi ho una storia da raccontarti. Devi promettermi però che la terrai per te per molto tempo ancora, fino a quando di noi che l abbiamo vissuta non sarà rimasto nessuno. Così ho fatto, per molto tempo». Alexander Rachmaninov ha ottant anni, lo sguardo blu e un abito impeccabile. Porge il bicchiere all ospite con gesto cavalleresco e marziale insieme. è molto alto, magro e diritto, estremamente vigile: percorre di continuo la sala con lo sguardo. è nato in Russia e cresciuto a Parigi, ha avuto in moglie donne tuttora bellissime, ha studiato da avvocato e lavorato per l intelligence francese. Si diletta ancora in sport estremi, scala in solitaria pareti di roccia, l ultima qualche mese fa. Vive in Svizzera non lontano da Zurigo, sul lago dei Quattro Cantoni, nella villa del nonno. Villa Senar, dalle inziali dei coniugi: Sergei e Natalia Rachmaninov. Presiede la fondazione che porta il suo cognome, gestisce il patrimonio: la Russia, si rammarica, non paga i diritti d autore. Ne ride con gli amici ex sovietici, musicisti di fama. Poi torna a rivolgersi in francese a coloro che finanzieranno il film che si comincia a girare quest anno: un brindisi alla verità, propone. Al segreto svelato. Cin, nasdrovie. Il segreto è una donna. «Tatiana, se crede», sorride condiscendente perché potrebbe essere il suo vero nome ma anche no. Tatiana come la donna di Onegin, «è un nome talmente comune, da noi», comune e letterario, è il nome dell amore: la Beatrice di Puskin. Il segreto di Sergei Rachmaninov è un amore durato più di quarant anni. Un altra donna, la passione di una vita. «Mia nonna Natalia, che di Sergei era anche cugina, non era bella. Era una donna forte, solida, razionale, per così dire necessaria. L altra era la passione, la sensualità, la corrente che spinge. Hanno vissuto tutti e tre insieme, nell esilio e fino alla morte». Insieme nell esilio americano. Nello stesso perimetro di Beverly Hills, sotto la stessa luce nell altra metà del mondo. «Mia nonna sapeva, naturalmente. Lo sapeva da prima di sposarsi, dall inizio». Lo sapeva perché era a Tatiana che Rachmaninov aveva dedicato nel 1900 il suo Secondo Concerto, quello della rinascita dopo la lunga crisi. Aveva poco più di vent anni, allora. E dunque ecco che bisogna riscrivere tutta la biografia, dimenticare la leggenda dell uomo malinconico e incline alla depressione che disperato consulta Tolstoi e finisce a curarsi con l ipnosi, che lega il suo destino a uno psichiatra, che vive la seconda metà dell esistenza da esule in bilico sul crinale tra genio e cupa follia. Ecco che bisogna, dice Alexander, «ascoltare la sua musica con altro orecchio». «Mio nonno era un uomo molto diverso da quello che tutti voi credete». è vero, sì, che il Secondo Concerto è dedicato - si legge nel manoscritto - al dottor Nikolai Dahl: il medico, il terapista che l aveva curato con l ipnosi. Ma è vero anche che quello spartito era dedicato in origine alla donna che amava. Fu Natalia, fidanzata e sposa promessa, a chiedergli di cancellare quel nome, difatti scomparso. Il racconto del nipote, il segreto che Alexander ha saputo dalla nonna e ha messo per scritto nel soggetto che si tradurrà quest anno in un film, riscrive la storia più o meno così. Sergei Rachmaninov, il virtuoso che farà impazzire i pianisti con la sua musica «scritta perché solo lui potesse suonarla», ha ventiquattro anni quando la sua Prima Sinfonia viene eseguita in prima mondiale nella Sala Grande della Filarmonica di San Pietroburgo. Dirige il maestro Glazunov, direttore del Conservatorio: quella sera è ubriaco. Dirà più tardi il suo allievo Dimitri Shostakovich: «Glazunov nascondeva le bottiglie sotto la cattedra, durante le lezioni al Conservatorio, e beveva di nascosto con una cannuccia lunga e sottile». L esecuzione è un disastro. Qui le biografie, unanimi, raccontano che per tre anni Rachmaninov non abbia più composto una sola riga, distrutto dalle critiche durissime. Che sia stato indirizzato da Tolstoi al dottor Dahl. Che si sia fatto curare con l ipnosi fino a guarire dalla depressione e a comporre il Secondo Concerto, la sua opera più importante e celebre. In realtà è in questo periodo che conosce Tatiana. Alexander mette in dubbio persino che il nonno si sia effettivamente recato con regolarità dal terapeuta. Il medico serviva in realtà da copertura agli incontri con la donna amata, o anche a quello: nasce un amore destinato a durare la vita intera. Il Secondo Concerto è ispirato alla passione clandestina, la «melodia infinita» che lo percorre parla di quel segreto. Il matrimonio con la cugina è però imminente. Quando Natalia capisce, quando vede su un foglio da musica il nome dell altra scritto in dedica chiede a Sergei di scegliere: un atto solenne, un impegno. Rachmaninov cambia la dedica alla donna amata in quella al dottor Dahl: se è vero che le visite settimanali facevano da copertura agli incontri amorosi è un gesto persino beffardo, un nome in codice che ne nasconde un altro ai più intimi noto. Il matrimonio si celebra, siamo nel 1902. La relazione con la donna nell ombra si consolida. Anche il Terzo Concerto è scritto sotto i benefici influssi dell amore per Tatiana: il Rach Tre, quello che farà impazzire il pianista David Helfgot. Shine, il film che ne narra la storia, ha avuto un successo di pubblico tale da trasformare la musica di Rachmaninov, in questi ultimi recenti anni, in una suoneria per telefonini. Dopo la rivoluzione d Ottobre, Sergei e sua moglie Natalia lasciano la Russia. Tatiana con loro. Nel 31 lui firma un manifesto contro il regime sovietico pubblicato dal New York Times. Fino alla morte di Stalin è interdetto il suo rientro in patria: non ci tornerà mai. La coppia si stabilisce a villa Senar, sul lago svizzero. Prendono casa negli Stati Uniti. Tatiana con loro. «Di mio nonno ricordo che amava giocare a poker il sabato con gli amici, senza soldi - racconta Alexander - che si entusiasmava per gli oggetti tecnologici, aveva una vera passione per un aspirapolvere che gli aveva regalato un amico, la mostrava a chiunque entrasse in casa. Partecipò all invenzione dell elicottero, nel senso che protesse e aiutò per molti anni Igor Sikorsky, l uomo che brevettò il progetto e nel 39 riuscì a realizzare il prototipo. Amava le automobili, ricordo che guidava sempre lui, l autista al fianco. Era molto scherzoso. Metodico, lavorava sempre fino alle cinque del pomeriggio. Passava ore mettendo la diteggiatura sugli spartiti. Poi veniva in giardino a giocare con noi bambini». Un altro uomo rispetto all esule inconsolabile, all anima russa dolente incatenata alla patria lontana descritta da Tony Palmer nel film The harvest of sorrow. è vero che la sua musica era molto difficile da eseguire ma questo «perché lui aveva mani grandissime, davvero enormi». Un «cipiglio alto due metri», lo descrive Stravinskij: aveva le gambe talmente lunghe che doveva distenderle sotto il piano per non pestare i pedali. «Amava molto la musica religiosa e spesso andava in chiesa la mattina ad ascoltarla, ma poi la sera restava seduto a tavola fino a notte a sentire canzoni tzigane. Non indulgeva mai in sentimentalismi. Ricordo che a villa Senar, quando componeva, lavorava con le spalle rivolte alla finestra. Dalla sua stanza non guardava il lago». Non male, per un tardo romantico tacciato di manierismo. «Era uno di quei russi che sembrano altro da quello che sono, era capace di nascondere le sue passioni e preservarle». Anche Trotzky aveva una moglie di nome Natalia, anche lui amò Frida Kahlo vivendo in Messico con le due donne sotto lo stesso tetto, fino a morirne. Il film che si comincia a lavorare quest anno promette un cast d eccezione, hollywoodiano. Il finanziatore è svizzero, trenta milioni di dollari sono già disponibili: gli americani premono, i nordeuropei pretendono. Titolo provvisorio Triangolo di passione. Scolastico e riduttivo, ma è per dare l idea del soggetto. Alexander ha scritto il canovaccio e sovrintende la sceneggiatura: «Il segreto non è del tutto svelato, ancora. Quando lo sarà cambierà la storia della musica». Questo invece è forse eccessivo. Ma certo mettere in cuffia il Rach Tre e pensare a Tatiana, immaginare il suo lungo silenzio, le sue attese, i suoi occhi, i suoi quarant anni nell ombra fa diverso - un segreto - l ascolto. ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/01/08/rachmaninov-la-musa-segreta-tatiana.html
Posted on: Mon, 02 Dec 2013 21:45:00 +0000

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