Un sogno fantascientifico La nozione di ritagliarsi uno spazio - TopicsExpress



          

Un sogno fantascientifico La nozione di ritagliarsi uno spazio all’interno di un Paese esistente, con un proprio sistema di leggi economicamente più libere e meno complicate per le imprese e i cittadini residenti, è stato reso popolare con molti nomi: città statutarie, città libere, città future e LEAP (zone Legali Economiche, Amministrative e Politiche). La nozione di zone più libere per il commercio e per le attività economiche rispetto agli Stati-nazione che li circondano risale addirittura all’isola greca di Delo nel II secolo a.C. ed alla Lega Anseatica nel tardo Medioevo. Hong Kong ed altre “zone economiche speciali” cinesi sono gli eredi più diretti. L’idea sembra carburare nei primi anni del XXI° secolo, con imprenditori di tutto lo spettro politico che propongono le loro versioni. Ogni variante procede dall’intuizione che un cattivo governo danneggia le prospettive di un’economia più di quanto si possa credere, non appena si evade dall’immaginazione. La teoria del buon governo ci dice che esso può sbocciare anche in un cattivo sistema. Nell’Honduras assediato dai problemi, una versione dell’idea di città libera si è affermata, dopo che per più di un decennio essa era rimasta nella mente del trentasettenne Octavio Sanchez, attuale capo di gabinetto del presidente Porfirio Lobo. Sanchez in gennaio ha raccontato a un reporter di NPR che quando era un adolescente, il suo divertimento preferito era immaginare soluzioni politiche avveniristiche; all’età di 16 anni aveva scritto una sorta di libro di fantascienza su dei comunicati immaginari dal governo honduregno del 2050. Sanchez non ha mai creduto che la povertà del suo Paese sia causata da un qualche tipo di difetto nazionale inerente. «Molti in tutto il mondo, non capiscono che siamo poveri non perché siamo stupidi, siamo poveri a causa di accordi istituzionali, non a causa della mancanza di capacità di immaginare le cose». Dopo vario impegno Sanchez è giunto in cima alla piramide politica honduregna ed ha cominciato a meditare su come eludere o modificare la massa stratificata di leggi, regolamenti e pratiche che stavano strangolando l’economia. Nel 2002, quando Lobo, per il quale aveva già lavorato, divenne il Presidente del Congresso dell’Honduras, Sanchez iniziò una conversazione con un consulente di sviluppo americano di nome Mark Klugmann, che proponeva l’idea di quelle che ha definite le zone LEAP. L’intuizione di Klugmann era che frammentari tentativi di introduzione di riforme di mercato su intere economie tendono a generare l’opposizione di potenti coalizioni di interessi radicati. Perché allora non provare a fare le riforme tutte in una volta ma a un livello più piccolo? Klugmann ha dato a Sanchez e a Lobo l’idea che l’Honduras dovesse avere una propria Hong Kong, un’isola favorevole al mercato all’interno del desolante Stato. Questo avrebbe reso più ricchi gli honduregni più velocemente.
Posted on: Sun, 30 Jun 2013 08:25:59 +0000

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