Un treno per le Langhe, il Roero ed il Monferrato Sebbene siano - TopicsExpress



          

Un treno per le Langhe, il Roero ed il Monferrato Sebbene siano numerose le ferrovie locali dismesse in Piemonte, mai in questa Regione in un solo anno sono state chiuse tante tratte come è avvenuto nel 2012. Il motivo di questa ingente serie di chiusure è stato attribuito all’eccessivo costo relativo al mantenimento del servizio ferroviario legato a queste linee. Si deve pensare che il trasporto pubblico locale è come la sanità, come la giustizia, come l’istruzione, come la sicurezza; ossia non per forza deve essere legato a un guadagno di tipo economico, piuttosto va considerato come un servizio di base da fornire a tutta la popolazione senza distinzioni. Nello stesso anno, il servizio ferroviario è stato sostituito da quello su gomma con il risultato che nell’estate successiva, anche a causa della minor affezione della popolazione all’autobus rispetto al treno, molte località sono rimaste completamente isolate con maggiori costi legati agli spostamenti (es. automobili private, taxi, ecc.). In questo clima di trasporti quasi assenti, il gruppo ABCDM - Amici della Bra-Ceva propone il ripristino della linea che collegava la città della zizzola con Ceva che, nel 1994, venne chiusa e la causa della soppressione venne attribuita ai danni dell’alluvione provocata dalla piena del Tanaro. L’esondazione di questo fiume fece crollare ponti stradali, mentre le strutture ferroviarie rimasero relativamente ben salde. Infatti, salvo un ponte in ferro che cadde e che fu prontamente risollevato, non furono i ponti a crollare, bensì cedettero i terrapieni, diversamente da quanto descritto sui giornali. Il gruppo ABCDM è a favore, oltre al ripristino della tratta che fino a circa 20 anni fa permetteva il collegamento del capoluogo piemontese con il mare, alla creazione di un anello, o meglio di un quadrilatero di congiunzione costituito appunto da quattro lati: uno che unisce Bra con Alba e Asti, quindi con Nizza Monferrato, uno che collega Nizza con Acqui Terme, uno che congiunge Acqui con San Giuseppe di Cairo e infine con la Bra-Ceva ripristinata, l’ultimo lato da San Giuseppe a Ceva, quindi a Bra. Molte potrebbero essere le soluzioni così come le frequenze di passaggio dei treni e le tipologie di collegamenti. Oltre al servizio che sarebbe di fondamentale importanza per la popolazione locale si parlerebbe di Quadrilatero del Gusto con fermate nelle stazioni e visite ad ambienti, località e realtà produttive in cui si può conoscere a fondo tipicità, tradizionalità e artigianalità delle produzioni agroalimentari ed enologiche di eccellenza dei territori serviti dalla ferrovia. A questo proposito si potrebbero avere collegamenti verso le località di interesse con svariati mezzi di trasporto (autobus, bici, ecc.) con partenza dalle stazioni, luogo in cui si avrebbero informazioni più dettagliate e precise di quelle rese disponibili al turista già in carrozza. Non ultima una considerazione sui costi. Ripristinare la Bra-Ceva potrebbe costare circa 72 milioni di euro essendo il costo del ripristino pari a circa 2 milioni di euro al chilometro e la lunghezza pari a 36 chilometri.
Posted on: Wed, 31 Jul 2013 21:26:15 +0000

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