Un uomo cattivo e tirchio un giorno avvelenò con fanghi tossici - TopicsExpress



          

Un uomo cattivo e tirchio un giorno avvelenò con fanghi tossici la terra dove era nato e che sempre gli era stata amica. Divenne ricco. Ricco assai e portò all’estero i suoi soldi. La terra si lamentò… protestò… lentamente morì. Tentò, la cara terra, di avvisare il popolo che aveva da sempre amato. Non sempre vi riuscì. E la gente cominciò a morire. Sempre di più. Morivano le mamme. Morivano i bambini. Morivano le pecore. Morivano i gattini. Morì la vita stessa. Poi morirono anche i figli dell’uomo cattivo che chiamerò Caino. O, meglio, Giuda. E lui, il poveraccio, si ritrovò vecchio, solo e in preda al terrore. La notte non dormiva più. I fantasmi dei parenti e degli amici lo svegliavano e facevano baccano. Un giorno si affacciò alla sua finestra per respirare una boccata d’aria. Un fetore infernale lo avvolse e gli tolse il respiro. Tossì ripetutamente. Poi si accasciò per terra mentre una strega lo baciava con passione sulla bocca. Era la morte. Lo incatenò e se lo portò lontano. Dove, non saprei. Auguro a quell’uomo ricco, cattivo e tirchio ( purtroppo non è uno solo, ma una grande schiera ) di farsi avanti. Riprendersi quel minimo di dignità che Iddio gli ha dato. Raccontare tutto e chiedere perdono. Riconsegnare i soldi macchiati di innocente sangue ai legittimi proprietari e tentare di espiare il male fatto. Alla sua terra. A noi. Alla sua persona. Ai suoi stessi figli. Padre Maurizio Patriciello, prete avvelenato dall’uomo ricco, cattivo e tirchio
Posted on: Wed, 06 Nov 2013 22:20:07 +0000

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