Una convenzione di 40 membri. Più una commissione di 35, tra cui - TopicsExpress



          

Una convenzione di 40 membri. Più una commissione di 35, tra cui qualcuno dei 10 saggi che Napolitano nominò per allungare il brodo in attesa delle larghe intese. Più un partito che aspetta una sentenza della Cassazione per sapere se il suo leader potrà mai rientrare in un ufficio pubblico, se non come cliente alle Poste. Più un partito diviso su tutto che si accapiglia tra presidenzialisti, semipresidenzialisti, favorevoli, contrari e dubbiosi. Più un governo che sta in piedi per miracolo in attesa di un qualche scossone. Più una legge elettorale che fa schifo e compassione, che tutti, a parole, vogliono cambiare ma molti, a fatti, no. Anzi. C’è chi dice che bastano lievi modifiche, chi che bisogna tornare a quella di prima, chi che se non si sistema la Costituzione è inutile toccare il Porcellum, e chi teorizza un “Porcellinum” (giuro!). Ecco, in questo scenario di lineare e compatta coesione ideale, la prestigiosa Repubblica Italiana si appresta a mettere mano alla sua Carta costituzionale, nel caso con il fattivo apporto di Violante e Quagliariello, che è un po’ come arruolare Sbirulino e Paperoga per sbarcare su Marte. Strano destino, quello della Costituzione: tutti a dire che è “la più bella del mondo”, tutti a richiamarsi ai suoi sacri valori, tutti a giurarci sopra solennemente, e poi tutti a litigare su come cambiarla, tirandola ognuno dalla sua parte.
Posted on: Thu, 06 Jun 2013 10:09:44 +0000

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