Una newsletter di primari medici ospedalieri, in servizio e a - TopicsExpress



          

Una newsletter di primari medici ospedalieri, in servizio e a riposo, ha pubblicato il 30 novembre questo editoriale: Il barzellettiere LETTA (BARZE-LETTA) ci ha raccontato, per mesi, che il Suo Governo avrebbe garantito alcune piccole cose: la ripresa economica del Paese (il nostro, non quello della Germania...), la riforma elettorale (per ridare ai cittadini la scelta degli individui da mandare in Parlamento), la tutela dellItalia dallo strapotere tedesco, linvarianza delle tasse, labolizione dellIMU per il 2013. Barze-letta ha ripetutamente affermato che il Suo Governo stava facendo bene, che la strada era quella giusta e la legge di stabilità avrebbe avuto un impatto positivo sulleconomia, senza un aumento delle tasse. Purtroppo per Lui (ma soprattutto, purtroppo per Noi) nessuna di queste promesse è stata mantenuta. Tutte le statistiche, impietose, dicono che la recessione sta peggiorando e che il numero dei disoccupati è ulteriormente cresciuto. Tutte le statistiche dicono che il debito pubblico è aumentato, anche nella fase post-berlusconiana , nonostante la continua spremitura dei cittadini: non tutti, ma solo quelli facilmente colpibili alla fonte, pensionati e lavoratori dipendenti. Lultima scellerataggine di Letta & Co è data dalla Legge di stabilità che, presentata come fondamentale per lo sviluppo (Letta, Alfano, diversamente berlusconiani...) si è invece rivelata lennesima bufala. La solita accozzaglia annuale di commi e sottocommi per distribuire regalie a pioggia ad amici e sodali. Un bugiardino non un testo organico, con pochima sicuri obiettivi di sviluppo. Nessune tasse ulteriori..., avevano ripetutamente affermato - con boria - Letta, Alfano, Quagliariello e Compagnia di giro. Oggi, le nuove tasse ufficiali sono pari ad almeno 2,5 miliardi (per Noi, saranno almeno 4 miliardi, alla fine). Non solo, ma è ricomparsa lIMU per almeno 1,5 milioni di Italiani. Ancora, si vogliono bastonare le pensioni over 90.000 euro lordi/anno, conil vecchio pretesto dei contributi di solidarietà per le pensioni più basse. Insomma, Letta & Co ripropongono i tagli pensionistici di Tremonti & Co, tagli durati dal 2011 allestate 2013, quando 2 sentenze della Consulta (Dicembre 2012 e Primavera 2013) hanno bocciato il taglio delle borse dei pensionati doro o presunti tali e costretto lINPS ad iniziare a restituire il maltolto. Letta & Co ci riprovano, a fare i Robin Hood. Ci riprovano, perché è facile bastonare i soliti noti, quelli che non possono mai sfuggire al fisco, perché le tasse le pagano allorigine. E una cosa indegna. Indegna perché tutti i Governi - incluso quello attuale - si sono ben guardati dal varare una seria riforma fiscale basata sul contrasto di interessi. INDEGNA, perché non si è voluto separare la Assistenza (che deve essere a carico della collettività) dalla Previdenza, che riguarda i singoli e che rappresenta un salario differito! INDEGNA, perché non si è voluto affondare il colpo su inverosimili denunce dei redditi, ben lontane dal livello di vita tenuto dai migliaia di falsi, poveri contribuenti. INDEGNA, perché discrimina tra famiglie con uno o 2 pensionati, a parità di reddito familiare complessivo. Indegna, perché taglieggia i pensionati ma non i lavoratori attivi, con lo stesso reddito. Indegna, perché salva la casta, soprattutto i politici fruitori non di pensione ma di vitalizio. Cornuti e mazziati, siamo Noi pensionati dottone! Noi, le cui regole pensionistiche sono state modificate una dozzina di volte e massacrate almeno 6 volte. Noi, considerati dei ricchi: a sproposito, solo che si considerino le prebende pensionistiche di decine di politici e manager pubblici. Noi, che oggi abbiamo un ruolo sociale: quello di aiutare, mese dopo mese, i nostri figli o nipoti, disoccupati. Cornuti e mazziati. Ma questa storia deve finire, una volta per tutte. Per questo, mercoledi 4 dicembre, un gruppo di Noi pensionati di Latta, manifesterà davanti a Palazzo Chigi. Per questo, stiamo già preparando le azioni legali, in Italia ed in Europa. Per questo, Noi non ci fermeremo fino a quando questi balzelli ingiusti non verranno tolti. Letta ed Alfano non hanno paura dei pensionati. Ma anche i pensionati, nel loro piccolo, si incazzano. A Primavera, ci sono le elezioni. E, Noi, ci daremo da fare...
Posted on: Tue, 03 Dec 2013 18:52:23 +0000

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