VILLA BARUCHELLO – Parte seconda: i grandi alberi defunti Come - TopicsExpress



          

VILLA BARUCHELLO – Parte seconda: i grandi alberi defunti Come asseriva il prof. Franco Tassi già all’inizio degli anni Settanta con il manifesto sul Grande Albero, esso è tanto importante da morto quanto da vivo. Di esso e in esso vive un intero ecosistema di animali e piante interdipendenti fra di loro e, tutti insieme, dall’albero. Rimuovere la sua carcassa sarebbe come distruggere un miniuniverso. A Villa Baruchello ce ne sono due. Il primo lo si incontra sulla sinistra, appena finito il viale di lecci. Si tratta di un gigantesco troncone di Cupressus macrocarpa di m. 5,45 di circonferenza. Da quanti anni sia morto non è più possibile sapere. Quello che posso dire è che quando, nel 1980, visitai per la prima volta Villa Baruchello, esso era già nelle stesse condizioni di adesso. Il capo giardiniere di allora, persona già anziana, mi diceva che era così da molti decenni. Eppure, a toccare il suo legno, esso è ancora compatto, duro, senza alcun inizio di marcescenza. La persona vicina a lui, che fa da termine di paragone, è il pittore Silvio Valeri, che in un salone a pianterreno della villa ha presentato un suo quadro ad una mostra collettiva. E qual è il soggetto del quadro? Un albero. La stessa mostra è una dimostrazione della attuale polifunzionalità della villa. Il secondo gigante caduto (che ho già mostrato in un precedente post) è un pino che si trovava nella parte più alta del parco. Il prof. Giovanni Tombolini lo classificava come “marittimo” ma troppi elementi (corteccia, foglie, pigne, ecc) farebbero pensare a qualcos’altro. E’ caduto al suolo nel corso di un forte temporale un paio di anni fa. Aveva una circonferenza di m. 4,50. L’altezza, rilevabile con facilità ora che l’albero è adagiato arriva già a 23,20 metri per la sola parte di tronco. Se si considera fin dove la sua caduta ha lasciato tracce, si superano i 30 metri. Gli operai del comune lo hanno sfrondato di tutta la chioma, lasciando però tutta la ramaglia sul posto. Io suggerirei di togliere almeno i rami che intralciano il sentiero, e alcuni spuntoni rimasti infissi a terra, potenziali pericoli specie per bambini e anziani.
Posted on: Mon, 02 Sep 2013 00:18:49 +0000

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