Vi spiego perché Grillo fa il Megafono e non il Politico di - TopicsExpress



          

Vi spiego perché Grillo fa il Megafono e non il Politico di professione 4 gennaio 2012 alle ore 22.24 di Mauro Miccolis Il primo motivo è economico, con il modello creato da Grillo (lui che fa monologhi a pagamento e vende gadget con l’intento di finanziare il blog del movimento) guadagna milioni di euro, di questo ne siamo certi grazie a Visco che nel 2005 (il movimento era ai primi passi, quindi suppongo che ora guadagni di più) ci ha permesso di accedere alla sua dichiarazione dei redditi. Si arriva così a scoprire che nel 2005 l’industriale Luciano Benetton dichiarava un reddito imponibile di 1.635.722 euro, mentre il comico Beppe Grillo 4.272.591 e 3.580.995 Roberto Benigni. E l’articolo suggerito al link sopra continua dicendo: Grillo furioso. Il comico genovese – quattro milioni di reddito, quasi otto miliardi – è su tutte le furie. E sul suo blog lancia un’invettiva contro la lista definendola "colonna infame": "Follia, questa è una follia, chiunque può accedere senza essere identificato, mafia, ‘ndrangheta, camorra, sacra corona unita hanno suggerito e Prodi, Visco, Padoa Schioppa hanno eseguito con la benedizione del centrosinistra unido che mai sera vencido". E’ divertente che pretenda trasparenza da tutti, tranne che per se stesso, è divertente che consideri la trasparenza dei suoi introiti un pericolo, mentre la privacy degli altri un abuso. Un politico, anche il più vecchio vituperato e stagionato come un D’Alema, o un Fini, non guadagnerà mai 5 milioni di euro; al massimo guadagnerà due o trecentomila euro (Massimo D’Alema 174.078 euro, Fini 200.668 euro); quindi capirete che il ruolo che si è ritagliato è molto più redditizio che fare politica veramente. E lui e la sua gente si vanta di questo modello di funzionamento, facendosi forte del fatto che il movimento non costa niente allo stato; si è vero, ma i costi ci sono e sono anche i soldi che prende Grillo e la Casaleggio. Quindi i costi del movimento non sono “zero” come vanno sbandierando, ma sono almeno 5 milioni di euro (e non ci è dato sapere quanto ha incassato il signor Casaleggio, immagino 10 volte tanto essendo grillo un suo dipendente). Tutte le volte che ho fatto presente quest’osservazione ai grillini mi hanno tutti risposto col medesimo frinìo, ed anche da questo ti accorgi di parlare con un grillino, sono dei ripetitori umani: “nessuno ti obbliga a comprare le cose di grillo o seguire i suoi spettacoli a pagamento, chi paga lo fa volentieri finanziando il movimento”, non campendo che il finanziamento pubblico ha la stessa funzione, ti evita di pagare privatamente un politico per ascoltarlo o comprare delle squallide magliette con altrettanto squallidi motti stampati sopra a memoria dell’ultima transumanza. Ma la cosa fondamentale che non capiscono, è che il modello di sovvenzionamento economico proposto da grillo, funziona solo perché è solo il M5s che l’adotta; se tutti i movimenti politici abbandonassero i sovvenzionamenti pubblici, il m5s non avrebbe più nulla da dire a riguardo e la politica sarebbe trasformata in spettacolo. Immagino Brignano per il PD, Pozzetto per il PDL, Bossi per la Lega, tutti nel loro tendone da circo a pagamento a fare monologhi deliranti; non funzionerebbe più dal punto di vista di un’impresa, perché non sarebbe più una novità, e poi posso immaginare le degenerazioni che potrebbero seguire a questo modello: sponsor privati che ti finanziano, magari comprandosi un piccolo spazio pubblicitario sul sito del pagliaccio di turno; insomma quello che prima si faceva privatamente in modo più o meno legale attraverso le lobby lo si farebbe attraverso la pubblicità. Con un poco di fantasia e conoscenza del genere umano, le possibili aberrazioni che scaturirebbero da modello proposto da grillo, ti fanno capire il perché della democrazia rappresentativa e del finanziamento pubblico. Il secondo motivo per cui Grillo non fa politica è che sarebbe costretto a partecipare a dibattiti: domande e risposte (niente auricolari o suggeritori o scrittori), il fantastico grillo in cinque minuti di dibattito con Fini o D’Alema, apparirebbe per quello che è: un attore che recita un copione scritto da altri, spesso copiando malamente. Verrebbe fuori la pochezza del movimento, un movimento che attraverso una società di Web Marketing segue gli umori della gente e ne fa eco; ecco perché oggi ti dice che l’eco diesel è buono e domani e cattivo, oggi martella il pc e domani lo adora, non ci ragiona su, conta i “mi piace”. Secondo me, quelli sopra sono i due principali motivi per cui Grillo non fa politica in modo ortodosso : per soldi e per convenienza strategica (visto il suo misero spessore). E ripeto: “non fa politica in modo ortodosso” ,perché Grillo politica la sta facendo, sottraendosi vigliaccamente al confronto. Quindi, Grillo è un politico e il suo movimento è un partito, altrimenti i suoi affiliati non potrebbero fare politica come sancito nella costituzione nell’art 18 e art 49. Possono chiamarlo Movimento 5 galline, coro delle carmelitane scalze, Il partito che non c’è, ma giuridicamente è un partito, così il loro “non statuto” è uno statuto, che esattamente come nei partiti politici, il non rispettarlo non li espone a procedimenti penali o civili. Quindi come i politici Grillo ha imparato ad usare le truffe linguistiche, ed ultimamente anche a ritrattare come un Berlusconi qualsiasi. Non fidatevi di Leader Milionari : Un milionario è un uomo abile a far denaro, e su un vecchio libro c’è scritto che è più facile che passi un cammello per la cruna di un ago, che una persona ricca in paradiso.
Posted on: Wed, 24 Jul 2013 08:18:07 +0000

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