che abbiano una profonda esperienza di Dio, che siano missionari - TopicsExpress



          

che abbiano una profonda esperienza di Dio, che siano missionari mossi dalla carità pastorale, che siano in comunione con il loro vescovo e ancora che siano attenti alle necessità dei più poveri e siano pieni di misericordia. Dietro questi richiami, avverte, “vi è l’ansia implicita” dei fedeli che ci vuole “pastori di popolo e non chierici di Stato, funzionari”. Uomini, soggiunge, “che non si dimentichino di essere stati tratti dal gregge” e che “si difendano dalla ruggine della mondanità spirituale” e si guardino dalla “corruzione spirituale che attenta contro la natura stessa del pastore”. “La coscienza di essere peccatore è fondamentale nel discepolo e ancor di più nel presbitero. Ci salva dal pericoloso scivolare verso una abituale (direi persino normale) situazione di peccato, accettata, aggiustata con l’ambiente, che altro non è che corruzione. Presbitero peccatore si, corrotto no”. “Capita che molte volte i nostri fedeli, nella confessione, trovano sacerdoti lassisti o rigoristi. Nessuno dei due è veramente testimone dell’amore e della misericordia che il Signore ci ha insegnato e ci chiede di esercitare, perché nessuno dei due si fa carico della persona; ambedue - elegantemente – la scaricano. Il rigorista la rimanda alla freddezza della legge, il lassista non la prende sul serio e cerca di addormentare la coscienza del peccato. Solo il presbitero misericordioso si fa carico della persona, si fa prossimo, si fa vicino, e la accompagna nel cammino della riconciliazione”.
Posted on: Sun, 15 Sep 2013 19:08:27 +0000

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