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de Wolanski piazzetta dolfin LEGGITEMPI E MODI DELLA RACCOLTA Addio cassonetti, ecco il piano #cassonettiaddio, inviaci la tua foto #cassonettiaddio «Abito al quinto piano di un condominio di trenta appartamenti. Dove e come butto la spazzatura porta a porta?». Oppure: «Sto in un residence che affaccia direttamente su una strada trafficata, metto i bidoncini sulla via?». L’eliminazione dei cassonetti dal capoluogopassa anche e soprattutto dal dare risposta a queste domande. E Contarina ha ipotizzato tre soluzioni diverse studiando la mappa della città e quella stessa zonizzazione – anticipata nella Tribuna di ieri – che ha diviso il territorio in aree omogenee per conformazione urbanistica e densità abitativa stabilendo turni di raccolta rifiuti diversi per ogni zona. Il nodo condomini. I tecnici di Contarina e del consorzio Priula ne hanno discusso molto, prima tra loro, poi confrontandosi con l’amministrazione. Alla fine, dopo calcoli e analisi della mappa della città hanno deciso di operare in tre modi diversi partendo da un unico principio: tutte le famiglie avranno in casa i bidoncini per la raccolta differenziata. Soluzione A: domiciliare. Riguarderà i condomini e i residence di più facile accesso e quelli in aree non eccessivamente abitate. Prevede che ogni famiglia esponga il bidoncino (in base al calendario della raccolta differenziata) in un’area comune stabilita dall’amministrazione e accessibile ai mezzi di Contarina che passerà a svuotarli alle prime ore del giorno permettendone il ritiro quindi già prima dell’orario scolastico o lavorativo. Soluzione B: l’«Ecobus». Diversa la gestione delle zone dove viabilità, spazi, conformazione urbana non permettono il deposito di decine di bidoncini in strada. Per superare il problema Contarina metterà in campo quello che ha ridefinito l’«Ecobus» ovvero un camion dei rifiuti che stazionerà in una determinata area del quartiere per 40 minuti e accoglierà i conferimenti dei residenti prima di spostarsi per altri 40 minuti in un’altra zona nei dintorni. Le famiglie scaricheranno lì la loro spazzatura (secco, umido, vetro o altro sempre in base al turno di raccolta) registrando lo scarico direttamente con l’operatore. Gli effetti? Niente ingorgo di bidoncini in strada, meno problemi per i condomìni stretti tra strade e piazze ad alto scorrimento, più puntualità richiesta ai residenti. Soluzione C: l’«Ecostop». Risolverà i problemi delle aree più densamente popolate, quello dei ritardatari, degli smemorati e di chi ha necessità dell’ultima ora. Non sarà nient’altro se non un ordinato piccolo ecocentro per la raccolta differenziata posto in alcune aree delle città in via pressochè stabile durante il giorno. I trevigiani vi potranno portare a scaricare i loro bidoncini sempre registrando l’operazione avendo così garanzia di poter trovare un punto di scarico fisso. Caccia agli amministratori. Il passaggio non è semplice, ma nemmeno troppo complicato, «basta prendere confidenza con il sistema poi ci si renderà conto che sarà tutto molto semplice» sottolinea Paolo Contò, direttore di Contarina. Ma per facilitare il passaggio sarà fondamentale l’interazione con gli amministratori di condominio che dovranno fare adeguata informazione e coordinare la definizione delle aree per la raccolta dei bidoncini dei residenti, o segnalare i problemi alla direzione dell’azienda. Per questo la società si è già attivata per contattarli tutti nella speranza di poter dedicare a loro una delle assemblee informative previste di qui a dicembre (il “porta a porta” scatta da gennaio). Domani prima illustrazione pubblica del piano. Venti incontri nei vari quartieri della città, opuscoli, assistenti in strada nei primi giorni dall’entrata in vigore della rivoluzione. Questo il piano per informare i trevigiani di Contarina. Il primo appuntamento domani alle 17 a Palazzo Rinaldi davanti ai consiglieri comunali.
Posted on: Wed, 02 Oct 2013 05:48:11 +0000

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