egregi candidati presidenti e candidati consiglieri vari, qualora veniste eletti, vi chiedo a nome mio e di altre centinaia di trentini di rivedere il sistema di interventi a favore della nuova imprenditorialità e di ammortizzatori sociali attualmente in vigore nella Provincia di Trento che risulta gravemente discriminatorio nei confronti di una categoria, purtroppo sempre più numerosa, ovvero coloro i quali per svariati motivi ( o costretti dal datore di lavoro, o per una microattività da poche centinaia di euro di reddito al mese, o perchè incapaci di stare a casa a grattarsi hanno deciso di provare a crearsi un attività ), sono stati titolari di una partita I.v.a. per un periodo limitato di tempo e sono stati poi costretti a chiuderla a causa dell eccessiva onerosità degli oneri previdenziali, fiscali e burocratici che non ne giustificavano il mantenimento. Essi si trovano in una situazione di grave discriminazione nei confronti di altre categorie privilegiate ( anche troppo ) o più tutelate in quanto per ben 3 anni, anche nel caso molto frequente in cui non avessero mai richiesto nessuna agevolazione, non possono accedere nè al contributo una tantum all autoimpiego nè al contributo per il sostegno allo sviluppo di un idea imprenditoriale ( ex prestito d onore ). Anche dal punto di vista degli ammortizzatori sociali la già misera situazione che si trova ad affrontare la categoria anche a livello nazionale è accentuata in provincia dal fatto che essere stati detentori di partita I.v.a ha le sue ripercussioni sul coefficiente ICEF per cui è di fatto impossibile accedere agli aiuti previsti dalla legge provinciale 13/2007. Non parliamo poi della possibilità di accedere a un altra occupazione come dipendente, dove con una stortura legislativa evidente le imprese sono maggiormente incentivate ad assumere chi è già titolare di un assegno di mobilità o cassa integrazione piuttosto che coloro i quali sono tagliati fuori da ogni forma di tutela, con il risultato che i primi spesso si trovano a rifiutare svariate proposte fino al termine dell assegno in quanto cumulandolo con un lavoretto in nero di poche ore a settimana riescono comunque ad arrivare a un reddito superiore a quello precedente, mentre i secondi non vengono nemmeno presi in considerazione. Si chiede quindi, egregi candidati presidenti e candidati consiglieri di a) rivedere la normativa sugli interventi a favore della nuova imprenditorialità equiparando gli ex titolari di partita I.v.a. che non abbiano MAI richesto alcuna forma di contribuzione alle altre categorie, eliminando quindi il vincolo dei 3 anni; b) rivedere il sistema di ammortizzatori sociali introducendo forme di tutela anche per gli ex titolari di partita I.v.a. , gli ex lavoratori autonomi, gli ex commercianti, qualora siano in regola con il versamento dei contributi previdenziali ( si prenda ad esempio il modello spagnolo in vigore dal 2011 ) c) rivedere il sistema di incentivi all assunzione da parte delle imprese equiparando la situazione di chi si trova al di fuori di ogni forma di tutela a quella di chi è titolare di un assegno di mobilità o di cassa integrazione. cordiali saluti.
Posted on: Wed, 23 Oct 2013 08:59:38 +0000