in Grecia Atene si diffonde unepidemia di peste[22] Lesercito - TopicsExpress



          

in Grecia Atene si diffonde unepidemia di peste[22] Lesercito peloponnesiaco al comando del re Archidamo II torna ad invadere lAttica[23]. Viene intercettata in Tracia una missione diplomatica dei peloponnesiaci diretta a chiedere aiuti al gran re di Persia. Di tale ambasceria fa parte Aristeo di Corinto e diplomatici spartani (che vengono subito giustiziati), ma anche largivo Pollide come privato cittadino (Argo si era dichiarata neutrale al conflitto)[24]. Gli Ambracioti attaccano Argo di Anfilochia. Gli Anfilochi richiedono ed ottengono laiuto di Atene in cambio di un trattato di alleanza ed escono vittoriosi dal conflitto[25]. Atene, viene inflitta una multa di 50 talenti a Pericle che non può così essere rieletto stratega per lanno. Saranno strateghi Agnone e Cleompopo. 429 a.C. in Grecia Cade la roccaforte di Potidea dopo tre anni di assedio dellesercito di Atene[26]. Durante lassedio era morto lo stratega Callia, ricco commerciante, suocero di Cimone ed ispiratore del trattato fra Atene e Persia. Alla battaglia parteciparono Socrate e Alcibiade (a cui Socrate salvò la vita). Lesercito peloponnesiaco al comando del re Archidamo II mette sotto assedio Platea[27] circondandola con un doppio muro. Donne e bambini di Platea si sono rifugiati in Atene, restano in città solo circa 500 difensori. Pericle viene rieletto stratega in Atene Vittoria della flotta di Atene nelle battaglie navali di Naupatto (dove lo stratega Formione con 20 trireme riesce a respingere prima una flotta di 40 poi una flotta di 70 vascelli nemici conquistandosi lammirazione ed il rispetto degli Anfilochi e degli Arcani, alleati di Atene[28]) e Patrasso. morte di Pericle, vittima della peste. con una sortita i peloponnesiaci riescono a saccheggiare Salamina[29]. Vittoriosa ma infruttuosa invasione del re di Tracia Sitalce (alleato di Atene) in Macedonia nel tentativo di sostituirne il re Perdicca (alleato di Sparta) con il fratello Filippo[30]. 428 a.C. in Grecia Atene, Nicia eletto stratega per lanno. Aristocratico e filospartano, più favorevole alla pace che non alla prosecuzione ad oltranza della guerra, soffriva di una malattia ai reni (probabilmente calcolosi) che gli provocava intensi dolori. Lesercito peloponnesiaco al comando del re Archidamo II torna ad invadere lAttica[31]. Sempre più grave lepidemia di peste ad Atene[32]. A Mitilene sullisola di Lesbo (antica alleata di Atene si instaura un governo oligarchico filospartano[33]. Atene invia un contingente agli ordini dello stratega Pachete che inizia, al principio dellinverno, lassedio della città[34]. Fallimentare spedizione dello stratega Asopio, figlio di Formione, contro gli Eniadi ed in appoggio agli Arcani[35]. Imposta sul reddito ad Atene per la costruzione e larmamento di nuove trireme[36]. Da Platea riescono a fuggire e a rifugiarsi in Atene 212 uomini[37]. 427 a.C. In Grecia Muore Archidamo II, il figlio Agide II diviene re di Sparta per la famiglia Europontide. Lesercito peloponnesiaco, al comando del generale Cleomene reggente per il re agiade Pausania, torna ad invadere lAttica mentre Sparta invia un contingente di 40 vascelli in aiuto a Mitilene agli ordini del navarco Alcida[38] (non arriveranno in tempo). Atene, Nicia rieletto stratega per lanno La flotta di Atene conquista la ribelle Mitilene sullisola di Lesbo e confisca del suo territorio, i ribelli saranno giustiziati[39]. Nicia al comando della flotta di Atene conquista lisola di Minoa di fronte al porto di Megara[40]. Cade Platea nelle mani dellesercito peloponnesiaco, gli ultimi difensori vengono giustiziati, le donne rimaste vendute come schiave e la città distrutta. Atene concede la cittadinanza agli esuli[41]. Sanguinosa guerra civile a Corcira (Corfù) fra aristocratici filospartani (erano gran parte prigionieri di guerra di Corinto liberati proprio perché scatenassero la rivolta) e democratici[42]. il generale Brasida incita gli spartani ad allestire una flotta per appoggiare i rivoltosi di Corcira (Corfù)[43] ma la flotta peloponnesiaca (sempre affidata al navarca Alcida non riuscirà ad appoggiare i ribelli e dovrà ritirarsi allarrivo dei rinforzi da Atene. La repressione sarà durissima e sanguinosa da parte dei democratici di Corcira (Corfù)[44]. Sommesse cruente si accenderanno in molte poleis greche. Atene invia una spedizione navale in aiuto a Leontini e Reggio Calabria (sue alleate) in guerra contro Siracusa[45]. Si riaccende lepidemia di peste in Atene e vari terremoti colpiscono la Grecia[46]. Nasce Platone (in greco Πλάτων, Pláton) (Atene, 427 a.C. – Atene, 347 a.C.) è stato un filosofo greco antico. Assieme al suo maestro Socrate ed al suo allievo Aristotele ha posto le basi del pensiero filosofico occidentale. 426 a.C. in Grecia e Magna Grecia A Sparta gli efori destituiscono il re agiade Pausania e reintegrano al trono il padre Plistonatte La flotta di Atene e di Reggio Calabria occupano le isole Eolie[47]. Lesercito peloponnesiaco agli ordini del re europontide Agide II (figlio di Archidamo II) si prepara ad invadere lAttica ma una serie di terremoti sconsigliano lazione che viene rimandata. Vi saranno numerosi maremoti con episodi tipo Tsunami[48]. Lesercito di Atene e di Reggio Calabria occupano Messana (Messina)[49]. Una flotta di Atene riprende a devastare le coste del Peloponneso Una flotta di Atene devasta lisola di Milo che voleva mantenersi neutrale, ma non invade lisola. Si porterà verso la città beota di Tanagra che verrà conquistata[50]. Gli Spartani fondano la colonia di Heraclea Thrachinia nella Trachide (a cinquanta stadi dalle Termopili e venti dalla costa) per appoggiare i Trachini contro gli Etei e rafforzare il suo controllo sulla Grecia Centro Settentrionale[51]. Lo stratega di Atene Demostene guida una disastrosa impresa contro gli Etoli[52]. Gli Etoli vittoriosi chiedono laiuto di Sparta per occupare Naupatto (Lepanto), ma grazie allazione di Demostene ed allaiuto degli Arcani la città riesce a resistere[53]. Poco efficaci azioni militari in Magna Grecia da parte di Atene ed alleati. Atene ordina la purificazione del santuario di Delo[54]. Gli Ambracioti tentano un attacco contro gli Arcani e Anfilochi di Argo di Anfilochia (agli ordini dello stratega di Atene Demostene) con laiuto delle truppe peloponnesiache, ma vengono duramente sconfitti ed anche il generale spartano Euriloco muore nello scontro[55]. 425 a.C. - 401 a.C.[modifica | modifica sorgente] 425 a.C. In Grecia e Magna Grecia Eruzione dellEtna[56] Gli eserciti di Siracusa e Locri riconquistano Messana[57]. Lesercito peloponnesiaco agli ordini del re europontide Agide II (figlio di Archidamo II) invade lAttica[58]. Lo stratega di Atene Demostene riesce a conquistare con la flotta la roccaforte di Pilo a quattrocento stadi da Sparta. Lesercito spartano rapidamente rientrato dallAttica tenta di liberare la rocca ma viene sconfitto (anche il generale spartano Brasida rimane gravemente ferito) ed un nutrito gruppo di opliti spartiati viene a trovarsi isolato nellisola di Sfacteria di fronte a Pilo[59]. Lo stratega di Atene Nicia affida a Cleone il comando dei rinforzi per il presidio di Pilo[60]. Le truppe di Atene ed alleati agli ordini di Demostene e Cleone conquistano lisola di Sfacteria prendendo molti prigionieri spartani. La roccaforte di Pilo viene consegnata ai Messeni di Naupatto che la utilizzano per compiere scorrerie in Laconia. Sparta invia ambasciatori ad Atene per trattare una cessazione delle ostilità che verrà negata[61]. Lo stratega di Atene Nicia conduce la flotta e lesercito di Atene contro Corinto ma lattacco fallisce anche perché i Corinzi furono messi in guardia da inviati di Argo[62]. La flotta di Atene diretta in Magna Grecia fa sosta Corcira per sedare gli ultimi fuochi della rivolta. Nuova strage degli oppositori da parte dei democratici[63]. Gli Ateniesi intercettano un ambasciatore persiano diretto a Sparta. Pensano di utilizzarlo per una loro ambasciata al Gran re quando vengono a sapere che Artaserse I di Persia è morto[64]. Gli Ateniesi impongono ai Chii di distruggere le mura della città[65]. 424 a.C. In Grecia Nicia eletto stratega per lanno I profughi di Mitilene e Lesbo assoldano mercenari per conquistare la città di Attandro, un tempo protettorato di Mitilene ed ora alleata di Atene. La città si trovava in ottima posizione per eventuali azioni navali contro Lesbo[66]. Nicia al comando di una flotta di 60 trireme conquista lisola di Citera di fronte alla Laconia[67]. Gli Spartani, preoccupati per le teste di ponte ateniesi a Pilo di Messenia e Citera non invadono lAttica e creano presidi militari in Laconia altre a creare un corpo di cavalleria per portare rapidamente rinforzi alle regioni sotto attacco[64]. La flotta ateniese continua a devastare le coste del Peloponneso senza trovare forte resistenza. Viene attaccata anche la Cinuria ove erano stati collocati dagli Spartani i profughi di Egina. Vengono fatti numerosi prigionieri egineti (che saranno giustiziati) e con loro fu catturato Tantalo, un notabile spartano (che sarà imprigionato insieme agli sconfitti di Sfacteria[68]. In Sicilia viene convocato a Gela un consiglio di tutte le città greche sicule ed Ermocrate, figlio di Ermone, cittadino di Siracusa, riesce ad ottenere la firma di un trattato di pace che poneva fine alla guerra in Magna Grecia. La flotta di Atene rientra in patria. I tre strateghi verranno condannati per non aver ottenuto vantaggi[69]. Vedi anche Storia della Sicilia greca. In seguito alla defezione di parte dei cittadini megaresi lesercito di Atene riesce a conquistare il porto di Megara, Nisea, ma non la città per il rapido sopraggiungere del generale spartano Brasida con i rinforzi[70]. Una flotta di Atene riconquista Attandro strappandola ai profughi di Mitilene Il generale spartano Brasida porta un esercito peloponnesiaco in Calcidia ove riuscirà a conquistare varie poleis, fra cui la colonia ateniese di Anfipoli. Alle operazioni partecipa anche la spartiate Lisistrato che si distinguerà nella presa di Torone. Potidea riuscirà a resistere. Lo storico Tucidide, allora stratega ateniese incaricato della difesa della Calcidia, perderà lincarico. Una contemporanea spedizione ateniese in Beozia si traduce in un disastro militare con la morte dello stratega Ipparco e al sconfitta dellaltro stratega Demostene[71]. Muore Sitalce re della Tracia; salirà al trono il nipote Seute. In Persia alla morte di Artaserse I di Persia diviene Gran Re il figlio Serse II di Persia che regnerà solo per 45 giorni. In Egitto, Serse II di Persia 326º faraone VII della XXVII dinastia egizia. In Persia Serse II di Persia viene assassinato dal fratellastro Sogdiano di Persia che diviene Gran Re di Persia e Faraone dEgitto 327º faraone VIII della XXVII dinastia egizia. Regnerà per soli sette mesi 423 a.C. In Grecia Viene stipulata un tregua annuale fra Sparta ed Atene[72] Le poleis di Scione e di Mende desertano il fronte ateniese e si consegnano a Brasida che le conquista nonostante la tregua vigente[73]. Un esercito ateniese riconquista Mende e pone lassedio a Scione. Il re di Macedonia Perdicca abbandona lalleanza con Sparta, firma un trattato con Atene e blocca i rinforzi inviati da Sparta a Brasida[74]. In Persia Sogdiano di Persia viene assassinato dal fratellastro Oco che diverrà Gran re di Persia con il nome di Dario II di Persia e Faraone dEgitto con il nome di Meriamonra Tarush 328º faraone XI della XXVII dinastia egizia. Regnerà fino al 404 a.C. Regno Magadha nel nord dellIndia: Dinastia Nanda (fino al 325 a.C.) 422 a.C. In Grecia e Magna Grecia Scade la tregua annuale fra Sparta ed Atene. Cleone si fa affidare una flotta ateniese e si dirige verso le coste della Tracia per affrontare le truppe del generale spartano Brasida[75]. In Sicilia guerra civile a Leontini fra democratici filoateniesi ed oligarchici filosiracusani. Il generale ateniese Cleone conquista la poleis di Torone e si dirige verso Anfipoli[76]. Il generale ateniese Cleone tenta la riconquista di Anfipoli ma viene duramente sconfitto e muore nello scontro, ma anche il generale spartano Brasida muore nello scontro[77]. Scompaiono così dalla scena della guerra del Peloponneso i più risoluti sostenitori della guerra ad oltranza. 421 a.C. In Grecia Viene firmata la cosiddetta Pace di Nicia (dal nome dello stratega ateniese che ne fu linspiratore) fra Sparta ed Atene con il dissenso dei Beoti, i Corinzi, gli Elei, i Megaresi[78]. Nonostante il trattato prevedesse la restituzione di tutte le conquiste belliche il generale spartano Clearida si rifiuta di riconsegnare Anfipoli. Argo rifiuta il rinnovo del trattato di pace trentennale con Sparta Reagendo alla resistenza dei suoi principali alleati a ratificare il trattato di pace con Atene ed anche per impedire una nuova alleanza fra Atene ed Argo, Sparta stipula un vero trattato di alleanza cinquantennale con Atene[79]. Corinto contatta Argo chiedendogli di creare una alleanza che sostituisca la Lega del Peloponneso. A tale alleanza aderisce Mantinea e gli Elei. Rifiutarono ladesione Tegea ed i Beoti. Atene non restituisce Pilo a Sparta per la mancata restituzione di Anfipoli[80]. 420 a.C. In Grecia I Beoti invece che restituire ad Atene la fortezza di Panatto la distruggono. Atene protesta ed il partito per la guerra ad oltranza, ora guidato da Alcibiade riprende voce[81]. Atene firma un patto di alleanza con Argo, Mantinea ed Elea (Corinto torna ad allearsi con Sparta)[82]. Nonostante la tregua olimpica Sparta conquista la roccaforte Elea di Firco. Gli Elei protestano ed impongono a Sparta la multa prevista dalla legge olimpica, Sparta si rifiuta di pagare e gli spartani vengono squalificati. Si svolgono le olimpiadi in un clima di inquietudine in attesa di una rappresaglia spartana. Lauriga spartano vince la gara ma non viene proclamato vincitore in quanto Sparta è squalificata. Le olimpiadi si chiudono senza altri incidenti[83]. 419 a.C. In Grecia Conflitto fra Argo appoggiata da Alcibiade di Atene ed Epidauro[84]. lesercito argivo devasterà il territorio di Epidauro e poi tornerà alle basi. In inverno Sparta porterà ad Epidauro un esercito al comando del generale Agesippida. 418 a.C. In Grecia Operazione di Sparta e della lega del Peloponneso contro Argo in appoggio ad Epidauro al comando del re europontide Agide II. Gli Argivi con gli alleati Mantinesi, Ateniesi ed Elei conquistano la roccaforte di Orcomeno. Agide II pesantemente criticato a Sparta[85] Lesercito di Argo con il rinforzo di truppe di Atene e di Mantinea tenta la conquista di Tegea ma viene sconfitto dellesercito della lega del Peloponneso giunto in aiuto al comando del re spartano europontide Agide II[86]. Si instaura ad Argo un governo oligarchico filospartano che tratta prima una tregua e poi una vera e propria alleanza con Sparta. Agli ateniesi presenti nel territorio di Tegea viene intimato il rientro in patria ed anche Mantinea è costretta a firmare un trattato con Sparta[87]. 417 a.C. In Grecia Ad Argo i democratici filoateniesi riprendono il potere approfittando del periodo delle Gimliopedie (feste sacre spartane). I rinforzi spartani tardano ed il partito oligarchico viene annientato[88]. Ad Argo lesercito spartano, al comando del re Agide II interviene devastando il territorio e distruggendo le nuove mura che dovevano collegare la città al porto, seguirà un rappresaglia di Argo contro il territorio Spartano[89]. Si conclude il quindicesimo anno della guerra del peloponneso. 416 a.C. In Grecia Alcibiade interviene ad Argo per deportare gli ultimi partigiani del partito oligarchico poi organizza una spedizione contro lisola di Milo (colonia spartana) che verrà posta sotto assedio[90]. Tregua generale in primavera in quanto si svolgono le olimpiadi Inverno, resa della città di Milo che sarà sottoposta a feroci persecuzioni e distruzioni da parte ateniese[91]. Da Atene viene inviata in Sicilia una delegazione per concordare con lalleata Segesta operazioni militari contro Siracusa[92].Vedi anche Storia della Sicilia greca Operazioni militari ateniesi contro Perdicca re della Macedonia. 415 a.C. In Grecia ed in Magna Grecia Ad Atene, nonostante lopposizione dello stesso Nicia, viene deciso di affidare ad Alcibiade, Nicia e Lamaco una poderosa flotta di sessanta trireme con quaranta navi di appoggio ed un potente esercito oplitico, per lintervento in Sicilia[93].Vedi anche Storia della Sicilia greca Ad Atene, mentre la flotta si accinge alla partenza le Erme marmoree erette in città dagli Ateniesi vengono deturpate. Di tale atto vandalico e blasfemo viene accusato Alcibiade[94]. Pur chiedendo Alcibiade di essere immediatamente processato per la falsa accusa della mutilazione delle erme si decide di posticipare il processo per permettere alla flotta di partire[95]. a Corcira (Corfù) la flotta ateniese si unisce alle navi alleate raggiungendo il numero di centotrentaquattro trireme, più due navi a cinquanta remi di Rodi, più altre unità navali più piccole. Divisa la flotta in tre parti gli strateghi danno lordine di partire per la Sicilia[96]. La flotta ateniese giunta a Reggio Calabria chiede laiuto della città per liberare Leontini dal dominio siracusano, ma i reggini proclamano la loro neutralità[97]. Nel frattempo giunge alla flotta la notizia che Segesta non dispone delle risorse finanziarie promesse e necessarie per una flotta così poderosa: Nicia propone un attacco diretto a Selinunte e poi il ritorno in patria, Alcibiade pone il veto e chiede la prosecuzione della campagna militare[98]. Catania offre lalleanza agli ateniesi, la flotta può sbarcare in Sicilia[99]. Di ritorno da una infruttuosa missione a Camarina, la flotta ateniese in Sicilia incrocia la Salamina, nave che deve riportare in patria Alcibiade affinché venga processato per la mutilazione delle erme[100]. Alcibiade fugge a Thurii e poi nel Peloponneso e viene perciò bandito da Atene e condannato a morte in contumacia[101]. Gli strateghi atenisi in Sicilia essendo rimasti in due (Nicia e Lamaco) decidono di dividere lesercito e di procedere verso Segesta e Selinunte, nel tragitto conquistano la roccaforte di Iccara e la consegnano ai Segestani[102]. Con linizio dellinverno gli strateghi ateniesi in Sicilia decidono di cominciare (finalmente) i preparativi per lassedio a Siracusa[103]. Gli strateghi ateniesi, con uno stratagemma, riescono a portare lesercito Siracusano fuori dalle mura ma non riescono a cogliere i frutti della vittoria nello scontro per lintervento della cavalleria siracusana (gli ateniesi non disponevano di un valido contingente di cavalleria)[104]. Anche lattacco ateniese a Messene fallisce perché la città viene avvertita da Alcibiade che ha deciso di offrire i suoi sevigi a Sparta[105]. Lesercito ateniese in Sicilia pone il campo invernale vicino a Nasso. Vengono inviati messi ad Atene per chiedere linvio di fondi per arruolare un contingente di cavalleria. A Siracusa dopo lo scontro con lesercito ateniese si lavora per ristrutturare lesercito e rinforzare le mura[106]. Ermocrate, figlio di Ermone, guida politica di Siracusa. Si tratta dello stesso Ermocrate che nel 424 a.C. aveva ottenuto la firma del trattato di Gela fra tutte le principali città della Magna Grecia. Rincuora i suoi concittadini e da indicazioni su come ristrutturare lesercito e si reca in delegazione a Camarina dove riuscirà ad impedire che la città passi dalla parte Ateniese[107].Vedi anche Storia della Sicilia greca. Rappresaglia Siracusana nel territorio di Catania. Una missione diplomatica siracusana a Corinto ottiene lappoggio per la guerra contro lesercito ateniese. Gli ambasciatori si recano poi a Sparta accompagnati da delegati corinzi per ottenerne lappoggio militare. A Sparta si trova anche Alcibiade (ormai passato dalla parte dei nemici di Atene) che non solo appoggia la richiesta siracusana ma fornisce agli spartani consigli tattici fondamentali come quello di occupare la fortezza di Decelea nei pressi di Atene per tenere la città sotto costante minaccia. Gli spartani decidono di seguire quanto consigliato da Alcibiade, inviano a Siracusa il generale Gilippo ed un numero limitato di rinforzi e si preparano a conquistare Camarina[108]. Atene decide di inviare cavalleria di rinforzo al contingente siciliano[109]. Termina il diciassettesimo anno della guerra del Peloponneso ed il primo della spedizione siciliana. 414 a.C. In Grecia e Magna Grecia Lesercito ateniese ottiene lappoggio della maggior parte delle genti sicule e, in attesa dei rinforzi di cavalleria da Atene, compie azioni di rappresaglia su città nemiche minori. Il primo attacco dellesercito ateniese a Siracusa ottiene una serie di successi tattici e la città viene cinta dassedio e quasi completamente isolata sia da terra che dal mare. Nelle operazioni però muore lo stratega ateniese Lamaco, Nicia con i suoi problemi di salute (soffriva di coliche renali) resta solo al comando[110]. Il generale spartano Gilippo approda a Taranto. Sparta conduce unazione militare contro Argo ma questa viene rinforzata da contingenti ateniesi che con trenta vascelli devastano il territorio spartano circostante (è unaperta violazione della trattato). Il generale spartano Gilippo riesce a raccoglie in Sicilia un esercito con il quale portare aiuto a Siracusa. A Siracusa arrivano anche le navi corinzie e la situazione per gli assediati migliora. Lo stratega ateniese Nicia invia un messaggio ad Atene per segnalare le mutate condizioni belliche, chiedendo la sua rimozione da capo del contingente per motivi di salute e chiedendo ad Atene di rimpatriare lesercito o inviare notevoli rinforzi. Ad Atene si decide di confermare Nicia al comando affiancandogli altri due strateghi fra quelli già disponibili nel contingente, Menandro ed Eutidemo. Viene inoltre affidato a Demostene il compito di preparare una spedizione di soccorso per la primavera. Un altro stratega viene inviato in Sicilia con una squadra di dieci navi e denari per rincuorare le truppe[111].Vedi anche Storia della Sicilia greca. Corinto nel frattempo si prepara ad impegnare la flotta ateniese di stanza a Naupatto per consentire il passaggio dei rinforzi verso Siracusa. A Sparta inoltre si prepara la spedizione in Attica per la conquista della roccaforte di Delecea come continuva a consigliare Alcibiade[112]. termina così il diciottesimo anno della guerra del Peloponneso ed il secondo della spedizione in Sicilia. 413 a.C. In Grecia e Magna Grecia In primavera, lesercito spartano, al comando del re Agide II, invade lAttica e conquista la roccaforte di Decelcea a 120 stadi da Atene[113]. A Siracusa, il generale spartano Gilippo, con un attacco notturno a sorpresa per terra e per mare, riesce a riconquistare la vetta del Plemiro e i due fortini dellesercito ateniese assediante che perde così gran parte dei rifornimenti e delle riserve[114]. Con il consolidamento della roccaforte di Decelea lesercito spartano di fatto interrompe i collegamenti via terra fra Atene ed i suoi alleati[115]. I Siracusani ricevono rinforzi de altre città della Sicilia e riescono a sconfiggere gli Ateniesi in uno scontro navale ma questi ricevono i rinforzi provenienti da Atene agli ordini degli strateghi ateniesi Demostene ed Eurimedonte[116].Vedi anche Storia della Sicilia greca. Demostene lancia una controffensiva notturna contro Siracusa che si risolve in una disfatta ateniese[117]. A questo punto Demostene propone di riportare larmata in Grecia ma la notte della partenza avviene uneclissi di luna e Nicia decide di seguire i dettami degli indovini e cioè di ritardare di nove giorni la partenza[118]. I Siracusani, ormai informati delle intenzioni dellarmata ateniese, riescono ad impedirne la ritirata bloccandone la flotta nel golfo. Larmata ateniese tenta la ritirata via terra ma viene circondata e costretta ad arrendersi, Nicia e Demostene verranno giustiziati (su richiesta di Diocle, nonostante lopposizione di Ermocrate e di Gilippo a cui Nicia si era affidato)[119], la maggior parte dei prigionieri morirà nelle Latonie, cave di pietra di Siracusa[120]. Nella spedizione siciliana Atene perse la flotta e ventimila uomini[121]. Termina così la campagna di Sicilia ed il diciannovesimo anno della guerra del Peloponneso.Vedi anche Storia della Sicilia greca. 412 a.C. In Grecia e Magna Grecia, inizia lultima fase della guerra del Peloponneso detta deceleica (in quanto influenzata dalla presenza del contingente peloponnesiaco nella rocca di Delecea) o ionica (perché qui si svolsero le principali azioni militari navali). In Atene al disastro della campagna di Sicilia si cerca di rispondere armando una nuova flotta (ma ormai la flotta peloponnesiaca e siracusana è proponderante) e attraverso un uso oculato delle ormai scarse riserve finanziarie. Si stabilì di risparmiare sullamministrazione dello stato, riducendo le riunioni delle assemblee. Parte delle competenze della Boulè furono affidate ad anziani magistrati detti probuli; il tributo per la guerra viene trasformato in una tassa del 5% sui proventi del commercio marittimo; si preleva dal fondo di riserva di 1000 talenti che si era deciso di non toccare per tutta la durata della guerra[122]. Siracusa invia una squadra navale in appoggio alle forze peloponnesiache al comando di Ermocrate. a Siracusa i cittadini reclamano maggiori libertà ed una costituzione democratica sul modello ateniese[123].Diocle a capo del partito democratico. Chio si ribella ad Atene e passa dalla parte di Sparta seguita da Clazomene. Anche Mileto si accorda con Sparta che riesce a stringere un accordo anche con il gran re Dario II di Persia tramite il satrapo di Lidia, Tissaferne. Sparta concluse tre trattati con il Gran Re di Persia nei quali quatultimo si impegnava a finanziare le spese militari spartane in cambio della riconsegna delle città greche dellAsia Minore[124]. Atene stanzia una squadra militare a Samo per controllare i movimenti peloponnesiaci e siracusani in ionia e per preparare lassedio a Chio Alcibiade entrato in disaccordo con il re europontide spartano Agide II (forse ne aveva sedotto la moglie[125]) perde il supporto di Sparta da dove, anzi, parte lordine di assassinarlo. Ripara presso il satrapo della Lidia Tissaferne divenendone il braccio destro e lo consiglia di ritardare e ridurre i finanziamenti allesercito peloponnesiaco, restando in attesa che Sparta ed Atene si logorassero a vicenda[126]. Alcibiade contatta gli strateghi ateniesi a Samo offrendo lappoggio ed i finanziamenti del satrapo Tissaferne in cambio del suo rientro e della sostituzione del governo democratico con uno oligarchico ad Atene. Lo stratega Pisandro, nonostante lopposizione di un altro stratega Frinico, si reca ad Atene per preparare il colpo di stato e da lì viene inviato in ambasciata presso Tissaferne[127]. Proseguono gli scontri navali presso Chio, Samo e Rodi. Chio viene completamente isolata della flotta Ateniese. Smentendo Alcibiade di fronte allambasciata guidata da Pisandro, il satrapo di Lidia, Tissaferne, rinnova il trattato con i Peloponnesiaci e versa il contributo per lesercito e la flotta e si dichiara pronto a schierare in battaglia la flotta fenicia[128]. Rivolta antiateniese in Beozia non riceve aiuti dallesercito peloponnesiaco. Termina così il ventesimo anno della guerra del Peloponneso[129]. 411 a.C. In Grecia In primavera lo spartiata Dercilida guida un esercito in Ellesponto e conquista Abido. Lo stratega ateniese Strombichide si precipita da Chio, con una flotta di 24 trireme ed un esercito di opliti, in Ellesponto e conquista Lampsaco e Sesto nei pressi di Abido[130]. Pisandro, ritornato in patria, ed il partito oligarchico instaurano un clima di paura ed insicurezza in Atene. Androcle capo del partito democratico e molti altri vengono assassinati. Viene abolita la costituzione democratica; iene abolita la Boulè dei 500 ed il Mystos. Viene instaurato il governo dei Quattrocento, gruppo ristretto che doveva scegliere i Cinquemila veri cittadini ateniesi a cui sarebbe spettato il diritto di governare Atene. I Quattrocento ritardano ad eleggere i Cinquemila e di fatto instaurano una tirannia di gruppo (Dynasteia) che governa Atene con il terrore e loppressione. Personaggi principali di questa tirannia saranno Pisandro, Antifonte, Frinico e Teramene, tutti ex democratici. Infine inviano al re spartano europontide Agide II dei messi per proporre la pace[131]. 404 a.C. - Fine della guerra del Peloponneso, colla resa di Atene 400 a.C. - Solunto (Sicilia) è fondata da coloni Fenici 395 a.C. - Marsala (Sicilia) è fondata da profughi Fenici 325 a.C. - Impero Maurya domina tutta lIndia (fino al 185 a.C.) 323 a.C. - Morte di Alessandro Magno Emisfero orientale alla morte di Alessandro Magno 300 a.C. - I Sarmati (insediati nella regione del Volga) si dividono nelle 4 tribù dei Roxolani (Nord e Nord-ovest del Mar Nero), Iazigi (Romania sud-occidentale, attuale Oltenia), Aorsi (successivamente migrarono nel Bosforo, verso il 100 a.C.) e Alani (regione originale, a nord del Caucaso fra il Mar Nero e il Mar Caspio, antenati degli attuali Osseti) 264 a.C.-241 - Prima guerra punica 223 a.C. - Cartagena (Spagna) è fondata da coloni Cartaginesi 221 a.C. - Qin Shi Huang unifica la Cina 202 a.C. - Dinastia Han in Cina 202 a.C. - Publio Cornelio Scipione sconfigge Annibale nella Battaglia di Zama 200 a.C. - 1 a.C.[modifica | modifica sorgente] 200 a.C. Asia Centrale: Cultura del bronzo di Taštyk -Popolazioni probabilmente miste prototurche e indoeuropee. Dopo lanno 1, verranno assorbite nellImpero Kushan Messico: Prime tracce della cultura di Teotihuacán in (fino allanno 800 d.C.) 149 a.C.-146 a.C. - Terza guerra punica; distruzione di Cartagine 146 a.C. - Conquista romana della Grecia 100 a.C. - Groenlandia: Cultura mesolitica di Dorset in Groenlandia meridionale (fino a 1200 d.C. dove fu sostituita dalla Cultura Thule) 49 a.C. - Guerra civile romana tra Cesare e Pompeo 44 a.C. - Morte di Cesare 34 a.C. - Marco Antonio diventa console per la seconda volta 31 a.C. - 2 settembre, Battaglia di Azio Cronologie[modifica | modifica sorgente] Cronologia precedente: Cronologia della storia antica (1000 a.C. - 501 a.C.) Cronologia corrente: Cronologia della storia antica (500 a.C. - 1 a.C.) Cronologia seguente: Note[modifica | modifica sorgente]
Posted on: Sun, 24 Nov 2013 21:15:03 +0000

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