l mondo è a un bivio pericoloso. (Michel Chossudovsky 3 settembre - TopicsExpress



          

l mondo è a un bivio pericoloso. (Michel Chossudovsky 3 settembre 2013) Il mondo è a un bivio pericoloso. Il dispiegamento navale di Stati Uniti e alleati nel Mediterraneo orientale, è contiguo al dispiegamento di navi da guerra russe presso la base navale russa di Tartus. La Siria ha un sistema di difesa aerea avanzato, che sarà utilizzato nel caso di un attacco statunitense. Consiglieri militari russi assistono le forze armate siriane. La Siria ha anche potenti forze terrestri. La Siria ha costruito il suo sistema di difesa aerea con l’arrivo e l’installazione negli ultimi anni del sistema russo S-300. La storia ci dice che le guerre sono spesso causate in modo imprevisto, da “errori politici” ed umani. Questi ultimi sono tanto più probabili nel sistema politico corrotto e diviso di Stati Uniti ed Europa occidentale. La pianificazione militare USA-NATO è supervisionata da una gerarchia militare centralizzata. Le operazioni di comando e controllo sono, in teoria, “coordinate”, ma in pratica sono spesso segnate da errori umani. I servizi segreti spesso operano indipendentemente e al di fuori della responsabilità politica. Mentre i pianificatori militari sono profondamente consapevoli dei pericoli dell’escalation, i politici rispondono agli interessi economici dominanti, e in ultima analisi decidono il lancio di un importante teatro di guerra. Qualsiasi forma d’intervento militare diretto USA-NATO contro la Siria destabilizzerebbe l’intera regione, che potrebbe condurre a un’escalation su una vasta area geografica, dal Mediterraneo orientale al confine Afghanistan-Pakistan con il Tagikistan e la Cina. La pianificazione militare comporta scenari intricati e giochi di guerra da entrambe le parti, tra cui opzioni militari relative ai sistemi d’arma avanzati. Uno scenario da Terza Guerra Mondiale è contemplato dai pianificatori militari USA-NATO-Israele fin dall’inizio del 2000. L’escalation è parte integrante dell’agenda militare. I preparativi di guerra per attaccare la Siria e l’Iran sono in “avanzato stato di preparazione” da diversi anni. Abbiamo a che fare con il complesso processo decisionale politico e strategico che coinvolge l’interazione di potenti gruppi d’interesse economico e le azioni occulte dei servizi segreti. Nel caso della Siria, l’intelligence degli USA e delle sue controparti occidentali e israeliane sostengono l’insurrezione armata in gran parte integrata dai mercenari di al-Qaida e dagli squadroni della morte. Il ruolo della propaganda di guerra è di primaria importanza non solo per lo conformare l’opinione pubblica affinché accetti l’ordine del giorno bellico, ma affinché si crei un consenso nelle alte sfere decisionali. Una forma selettiva di propaganda di guerra è diretta agli “alti funzionari” (TOPOFF) delle agenzie governative, dell’intelligence, delle forze armate e dell’ordine, ecc. Tutte destinate a creare un consenso inflessibile a favore della guerra e dello Stato di polizia. Mentre i piani di guerra avanzano, è essenziale che i pianificatori politici e militari siano giustamente impegnati a condurre la guerra “in nome della giustizia e della democrazia“. Perché ciò avvenga, devono credere fermamente nella loro propaganda, vale a dire che la guerra è “uno strumento di pace e di democrazia”. Non hanno alcun interesse per il devastante impatto dei sistemi d’armi avanzati, ordinariamente classificato come “danni collaterali”, e tanto meno per il senso e il significato della guerra preventiva con l’utilizzo di armi nucleari. Va notato che il consenso alla guerra umanitaria sarà estremamente fragile se ampi settori dell’opinione pubblica saranno contrari alla guerra. Le guerre sono sempre decise dai leader civili e dagli interessi aziendali, piuttosto che dai militari. La guerra serve agli interessi economici dominanti, che agiscono dietro le quinte, nelle riunioni aziendali a porte chiuse, nei think tank di Washington, ecc. La realtà capovolta. La guerra è pace. La menzogna diventa verità. La propaganda di guerra, vale a dire le menzogne mediatiche, costituisce il più potente strumento di guerra. Senza la disinformazione dei media, l’agenda bellica US-NATO-Israele sarebbe crollata come un castello di carte. La legittimità dei criminali di guerra ai vertici sarebbe spezzata. E’ quindi essenziale disarmare non solo i media mainstream, ma anche il segmento degli autoproclamati media alternativi “progressisti” che danno legittimità alla “responsabilità di proteggere” (R2P) del mandato della NATO, in gran parte con l’obiettivo di smantellare il movimento contro la guerra. La strada per Teheran passa per Damasco. Una guerra all’Iran comporterebbe, come primo passo, la destabilizzazione della Siria come Stato-nazione. La pianificazione militare riguardante la Siria è parte integrante dell’agenda bellica contro l’Iran. La guerra contro la Siria potrebbe evolvere verso una campagna militare USA-NATO-Israele contro l’Iran, in cui Turchia e Israele sarebbero direttamente coinvolti. E’ fondamentale diffondere le notizie e spezzare i canali di disinformazione mediatica. Una comprensione critica e imparziale di ciò che accade in Siria è di cruciale importanza per invertire la marea dell’escalation militare verso una grande guerra regionale. Il nostro obiettivo è in definitiva di smantellare l’arsenale militare USA-NATO-Israele e ripristinare la pace nel mondo. E’ essenziale che i popoli di Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Italia, Israele, Turchia e di tutto il mondo impediscano questa guerra.
Posted on: Tue, 03 Sep 2013 23:59:47 +0000

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