nottidiguardia.it/?p=27 SEMPLICI GESTI La signora del letto 9 - TopicsExpress



          

nottidiguardia.it/?p=27 SEMPLICI GESTI La signora del letto 9 era inquietata dal soffitto. Aveva riconosciuto un rosone bianco e nero che per lungo tempo aveva visto in un incubo ricorrente e terribile (durante lo stato di incoscienza). Rivederlo era la prova che l’incubo aveva qualcosa a che fare con quel posto. Sentiva molti segnali acustici, ma non vedeva nessun macchinario preoccupante. Impiegò un po’ di tempo a capire che anche lei veniva curata, e che questo accadeva alle sue spalle. Quando realizzò questo, iniziò a guardare meglio le persone che le stavano intorno. Intanto lei era coricata ed immobile, mentre tutti quelli che le stavano intorno erano in piedi ed in continuo movimento. Si chiese se queste persone avessero chiara la sua situazione, se sapessero bene cosa stavano facendo, se fossero in grado di curarla oppure no. Ma di nuovo la situazione di totale dipendenza e la sua inferiorità comunicativa rendevano queste domande più preoccupanti che altro. Cercò la risposta in quei comportamenti che lei riteneva rassicuranti. Chi le sorrideva la rassicurava, chi la toccava la rassicurava, chi le chiedeva di lei e della sua vita fuori dall’ospedale la rassicura, e sentiva che se mai qualcuno avesse preso una seggiola e si fosse seduto per un po’ vicino a lei, sarebbe impazzita dalla gioia. Così si ritrovò di nuovo di fronte a questioni per lei di fondamentale importanza ma che viste dall’esterno potevano sembrare piuttosto patetiche. Eppure l’unico modo che aveva per giudicare le qualità dei suoi custodi, era quello di valutare il rapporto che riuscivano ad instaurare con lei.C’era una giovane infermiera, che a lei sembrò inesperta perché veniva rimproverata in continuazione da una sua collega altrettanto giovane ma arcigna con cui lavorava in coppia. La signora del letto 9 temeva il loro arrivo la mattina perché l’avrebbero lavata dalla testa ai piedi e avrebbe preso un freddo terribile. L’avrebbero girata sui fianchi e questo le avrebbe fatto un gran male. Ma l’infermiera inesperta era una gran maestra di comunicazione, si avvicinava molto e apriva una bocca larghissima piena di denti bianchissimi in un sorriso incredibile, la chiamava per nome e le diceva con grande attenzione tutto ciò che stava per fare. La collega arcigna procedeva invece in silenzio senza mai guardarla. Quando iniziarono a lavarla, la signora del letto 9 si accorse dell’importanza di tutta una serie di semplici gesti (cose che si fanno senza neppure rendersi conto, cose che sembrano scontate, naturali, addirittura prive di originalità), pensò a che cosa sarebbe stata quella terribile operazione senza il premio, prima o poi, dell’infermiera sorridente. il guardiano
Posted on: Sat, 23 Nov 2013 15:04:44 +0000

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