tanto x cominciare la giornata! Come sempre, l’informazione televisiva, favorita dai suoi potenti mezzi, punta molto sugli effetti emotivi, cerca lacrime sui volti dei protagonisti e provoca lacrime sui volti di noi spettatori. Obiettivo facile da raggiungere quando si inquadrano tragedie come quella accaduta in Sardegna. Ecco infatti la bella faccia di un ragazzo che spala fango e dichiara con efficacia e ragione al tg regionale: «Se i poveri non li aiutano i poveri, non li aiuta nessuno». Va comunque dato atto che neppure la tv, come i giornali di carta, evita di indicare, di volta in volta, di tragedia in tragedia, le gravi responsabilità «umane» (e disumane!) che stanno dietro sciagure provocate dalla cementificazione e dalla speculazione. Peccato che quasi mai si facciano nomi e cognomi e che la denuncia sfumi in un’indignazione indistinta che rischia di allargare le fila dell’antipolitica senza far muovere un passo avanti alla coscienza collettiva. Il primo nome c’è ed è quello di Silvio Berlusconi, venuto in Sardegna a promettere che, se avesse vinto le elezioni regionali, le fabbriche avrebbero ricominciato a lavorare, l’edilizia a costruire e il turismo a tirare. Purtroppo le elezioni le vinse e il suo prestanome, Cappellacci, ancora ieri avanzava (e presto avanzerà di nuovo) proposte per mettere in mora il piano Soru di salvaguardia delle coste e di tutto il territorio. Ma dirlo in tv non sta bene; in Sardegna come all’Aquila, basta lanciare generici richiami, riferire quello che dicono i vescovi e registrare le voci del dolore e dell’esasperazione. Tanto ormai un vaffanculo non si nega a nessuno e l’antipolitica la cavalcano anche i berlusconiani, i leghisti e i fascisti vecchi e nuovi. Come quelli che hanno assalito la sede del Pd a Roma o quella ragazzina che ha offeso, anche sessualmente, un giovane poliziotto perché, ha spiegato sicura alle telecamere, «è schierato dall’altra parte» rispetto alla Tav. M. N. Oppo
Posted on: Sat, 23 Nov 2013 07:03:43 +0000
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