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uno beat prrog italiano di bronzo e si respira Il Balletto di Bronzo -SIRIO 2222 (1970) Un posto - 00:00 Eh eh ah ah - 03:22 Neve calda - 07:18 Ma ti aspetterò -10:07 Meditazione - 13:21 Girotondo - 17:12 Incantesimo - 20:26 Ti risveglierai con me - 27:08 Missione Sirio 2222 - 29:44 Marco Cecioni - voce Michele Cupaiuolo - basso Lino Ajello - chitarra Gianchi Stinga - batteria Un posto (testo e musica di Giacomo Simonelli, Della Bruna e Enzo Gioieni) - 3:20 Eh eh ah ah (testo e musica di Giacomo Simonelli) - 3:57 Neve calda (testo e musica di Giacomo Simonelli e Emilio Iarrusso) - 2:54 Ma ti aspetterò (testo e musica di Giacomo Simonelli) - 3:18 Meditazione (testo e musica di Giacomo Simonelli e Della Bruna) - 3:51 Girotondo (testo e musica di Giacomo Simonelli) - 3:12 Incantesimo (testo e musica di Giacomo Simonelli) - 6:45 Ti risveglierai con me (testo di Giacomo Simonelli; musica di Piero Umiliani) - 2:39 Missione Sirio 2222 (testo e musica di Giacomo Simonelli) - 9:39 Sirio 2222 fu lalbum di esordio del gruppo progressive italiano Balletto di Bronzo. Sirio 2222 fu pubblicato nel 1970, e rispecchia il processo di trasformazione che la musica leggera stava attraversando a cavallo fra anni sessanta e settanta. Se limpianto generale dellalbum è dominato dal beat, si iniziano a intravedere elementi di hard rock, hard blues, rock psichedelico e rock progressivo. Diversi passaggi ricordano i primi Led Zeppelin e Black Sabbath (per esempio il singolo Neve calda, il cui ritornello assomiglia a quello di Communication Breakdown del primo album degli Zeppelin). Altri brani si possono considerare abbozzi di rock sinfonico: in particolare Meditazione (con arrangiamento di clavicembalo, violini, violoncelli e flauto, uniti a una voce distorta da effetti psichedelici) e Missione Sirio 2222 (una suite a tema fantascientifico, che nei suoi 9 minuti di durata spazia fra diversi stili musicali e diversi tipi di strumentazione). La pubblicazione dellalbum fu anticipata dal singolo Neve calda/Cominciò per gioco. Gli arrangiamenti sono di Giacomo Simonelli, che firma anche le canzoni, a volte insieme ad altri autori. Il brano Ti risveglierai con me venne inserito, qualche mese prima della pubblicazione delllp, a commento dei titoli di coda del film di Mario Bava, 5 bambole per la luna dagosto, col titolo leggermente differente di Ti risveglierai accanto a me. La musica è di Piero Umiliani che curò lintera colonna sonora del film. Nei titoli viene menzionata anche Neve calda, che però nel film non si ascolta. Nel cd con la colonna sonora del film di Bava il pezzo è stato inserito in una versione leggermente più lunga, rispetto a quella pubblicata su Sirio 2222 ed è accreditato a Jarrusso/Simonelli - Umiliani. Il disco è stato ristampato in CD e LP nel 1989 dalla Contempo, in CD nel 1995 dalla Vinyl Magic e ancora in CD edizione mini-Lp nel 2003 dalla Bmg, lultima stampa in vinile è del 2008, in tiratura limitata dalla Sony/Bmg. Lalbum è presente nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre secondo Rolling Stone Italia alla posizione numero 64. Il titolo dellalbum è invece stato ripreso e omaggiato da Daniele Nuti per la trasmissione radiofonica Sirio 6070. Recensione di BeatBoy (DeBaser) (5 stars) Appartenenti a quella schiera di gruppi di fugace apparizione del Prog Rock Italiano anni70, il Balletto Di Bronzo è quello rimasto non del tutto dimenticato. Originari di Napoli, Lino Ajello (chitarrista), Giancarlo Stinga (batterista), Marco Cecioni (cantante e chitarrista) e Michele Cupailo (bassista) costituiscono la prima formazione della band e registrano il loro album desordio nel 1970, anticiapto dal singolo Neve Calda/Cominciò Per Gioco dellanno precedente. Sirio 2222 è lunica testimonianza in LP di questa prima formazione, la seconda nonchè la piu nota, è quella che presenta nellorganico il diciottenne e talentuoso tastierista Gianni Leone, con il quale la band registra lalbum di maggior successo Ys. Questo disco desordio per un lungo periodo è stato avvolto nel mistero per il fatto che non si era sicuri di chi ne avesse partecipato alle registrazioni. Fino alla conferma di alcune persone e di Gianni Leone, gli unici ad essere stati accreditati alla realizzazione dell album furono Lino Ajello e Gincarlo Stinga. Detto ciò, è arrivato il momento di parlare di cosa contiene il disco. In Sirio 2222 si fondono Beat, Hard Rock, Psichedelia, Sperimentazione e qualche venatura di Rock Sinfonico. Già nellopening Un Posto possiamo intravedere un esempio di Beat mescolato a suoni Hard. Allarrangiamento non mancano riferimenti a band contemporanee come Led Zeppelin e Black Sabbath, grazie al riff di introduzione della chitarra elettrica. Il seguente brano Eh Eh Ah Ah è un Hard Blues impreziosito da un testo non molto impegnato. Si parla di una repicca fatta da un ragazzo alla sua fidanzata: lungo la strada ho visto mille ragazze, e certo una starà bene con me. . . eh eh ah ah..... Molto interessante ed entusiasmante lintermezzo dominato dallarmonica, che dopo la sua uscita di scena lascia spazio allarpeggio Rock-Blues già accennato allinizio del pezzo, ora suonato non piu dalla chitarra acustica ma dallelettrica. Si prosegue con la succitata Neve Calda. Essendo uscito come singolo, il brano, è si adattato per passagi radiofonici, con spunti POP, ma altrettanto accentuato da passaggi Hard Rock e Beat. Il riff del ritornello, con urli di sottofondo, ricorda molto Communication Breakdown dei Led Zeppelin. Ottimo lavoro di Stinga alla batteria. Un brano molto coinvolgente ed emozionante allo stesso tempo... adrenalina pura! Ma Ti Aspetterò la quarta traccia, è un POP intriso di venature chitarristiche Hard, tutto sommato un brano che non passa inosservato. Meditazione è forse uno dei primi esperimenti Italiani di Rock Sinfonico. Sotto un tappeto sinfonico steso da violini e violoncelli, si posa la leggera e melodica voce di Cecioni, ad un certo punto avvolta da distorzioni psichedeliche. Inoltre, è da segnalare lintermezzo del clavincembalo, molto pulito ed emozionante. Un brano a tratti malinconico, ma piacevole dascoltare. Girotondo è unaltro pezzo dalle atmosfere zeppeliniane, grazie ancora al riff introduttivo, e agli assolo di chitarra elettrica ora spigolosi, ora distorti, con un ben preciso tappeto ritmico di batteria. Il tutto impreziosito da una lirica al quanto psichedelica: girotondo quando ho visto te, ho versato il sale nel caffè, girotondo... girotondo... girotondo... haaaa haaaa. La settima traccia Incantesimo, è un Rock lento che si introduce con un riff distorto, subito seguito dal potente, ma preciso ritmo di batteria. Anche qui pare che i nostri quattro vogliano regalare un altro tributo a Page & Co., dando a questo brano latmosfera cupa e psichedelica di Dazed And Confused. Lo possono ricordare ancor di piu le dissonanti sferzate di chitarra elettrica, che si affacciano ogni tanto durante lo scorrere del pezzo. Insomma un Rock/Psichedelico che vi terrà incollati ovunque siate, sul divano, a terra, sul letto dallinizio alla fine. Chiariamo subito.... in questo brano e anche nei precedenti il Balletto non cerca assolutamente di ricopiare gli Zeppelin, che per Cecioni & Co. non sono che una grande fonte dispirazione. Il penultimo brano Ti Risvegliarai Con Me è un semplice POP, accentuato da entusiasmanti assoli di chitarra elettrica, e che nel mezzo scaturisce in un brevissimo Blues guidato dallarmonica, per poi ritornare alla strofa iniziale. E a concludere è il piatto forte, ovvero Missione Sirio 2222. Il pezzo in questione è il piu lungo di tutto lLP, (durata di 936). In questi nove minuti e poco piu si mescolano, suoni acustici, elettrici e orientali. Nel testo si parla di spazio e astronavi, e larpeggio dato dalla chitarra acustica, se si chiudono gli occhi, ci fa sembrare di essere partecipi di un viaggio nello spazio. Lastronave sta morendo, perduta nellimmensità.... uomini soli nello spazio, nessuno piu li aiuterà... è così che si introduce la parte cantata, subito dopo qualche secondo dallinizio del brano. Ad un certo punto lincanto della chitarra acustica sembra dissolversi nel nulla, come perdersi nellimensità delluniverso, per dare spazio ai suoni elettrici e orientali di cui parlavo poco fà. Dopo un improvvisazione tra chitarra elettrica, voce e percussioni, ecco ritornare lincanto della chitarra acustica arpeggiata, dando di nuovo la possibiltà di viaggiare nello spazio, per poi riscomparire di nuovo... ma questa volta è davvero finita.... Recensione di Daniele Cutali (MOVIMENTIprog) (3.5 stars) Una band in embrione Come ha asserito il mio collega Donato in altra sede di recensione, l’hard rock settantiano ha avuto sempre scarsa diffusione in Italia per l’enorme ed immediata diffusione del pop di trama sinfonica. Il Balletto di Bronzo é un preparatissimo gruppo napoletano, nelle cui file entrerà poi il virtuoso delle tastiere Gianni Leone (dai Città Frontale di Vairetti ed Avitabile) e che produranno poi il capolavoro conosciuto come “Ys”. Con questo loro primo lavoro rientrano proprio nella categoria di quelle band (come Il Rovescio della Medaglia e i Biglietto per l’Inferno) che hanno ripreso alcune sonorità beatlesiane e le hanno indurite ed incupite sulla scia dei grandissimi gruppi di hard rock d’oltremanica quali Deep Purple e Black Sabbath, soprattutto, e poi Led Zeppelin, Humple Pie e Uriah Heep. Infatti alcuni passaggi di chitarra distorta sono molto hendrixiani o blackmoriani dell’inizio e denotano un hard rock molto sanguigno ma anche molto sfumato in alcuni episodi, che sfociano in un beat che fu seminale nel decennio precedente. Album a tratti influenzato dall’ultima psichedelia di fine anni ’60 che è stata, forse incosapevolmente, miscelata ad un buon sound duro e a volte quasi proto-prog. Il vinile è rarissimo ed è diventato un oggetto di culto per chi segue il “pop” italiano, che lo considera uno dei migliori lavori progressive dell’epoca. In CD è stato ristampato nel 2003 dalla BMG Ricordi nella famosa serie “Rock Progressivo”, in custodia digipack che riprende il formato del vinile originale. Lavoro acerbo e che col progressive ha poco a che fare se non alcune sonorità, è comunque un buon disco di hard-psych-post beat rock da cui risalta tutto l’entusiasmo e la spontaneità del gruppo che ha appena ottenuto il deal discografico. Tutti brani di breve durata, com’era abitudine di quei tempi, dai quali furono estratti due singoli “Neve Calda”, canzoncina molto beat, e “Meditazione”, dolce ballad con una bella orchestrazione di archi e spinetta all’inizio e dove poi entra un accompagnamento di chitarra distorta cupa e sabbathiana. Quest’ultima e la long-track “Missione Sirio 2222”, di nove minuti e mezzo, sono i pezzi che più si avvicinano ad una trama ed un’anima vicina al progressive anche solo per i contenuti testuali. Ciò che saltano subito all’orecchio in tutto il disco sono le linee di basso che pompano dappertutto in primo piano e sfugge da strumento di mero accompagnamento volando su eleganti contrappunti proprio in “Missione Sirio 2222”. Disco interessantissimo per avere una conoscenza di come si è sviluppato l’hard rock anche in Italia, ma lontano dall’accezione progressive se teniamo in conto che Le Orme nel 1970 avevano già prodotto il capolavoro prog di matrice sinfonica “Collage”. Monografia di Antonio Suriano (ondarock) Balletto Di Bronzo Letà del bronzo Creatura dellistrionico compositore Gianni Leone, il Balletto di Bronzo ha dato vita a una delle più suggestive opere del prog nostrano, Ys, concept-album dedicato allultimo essere vivente superstite sulla Terra. Il Balletto di bronzo, capitanato dal tastierista-cantante-compositore milanese Gianni Leone, è delle one-shot band italiane del progressive-rock, quella che ha realizzato il lavoro più originale e meno correlato ai modelli albionici. Abbandonato il beat ingenuo del primo album - Sirio 2222 (1970), comunque ben suonato, il giovanissimo, praticamente adolescente, Leone si cimenta in unopera ambiziosissima. Il concept album YS è ispirato a un racconto medievale francese (LHistoire dYS) e travalica il limite fisico del vinile (nelledizione in cd non si avverte nessuna cesura fra le due parti). Il testo è tanto inquietante quanto incomprensibile e a tratti ingenuo, e si muove fra mitologia e surrealismo. La storia è quella dellultimo essere vivente superstite, che riceve una sorta di verità dallalto con il compito di rivelarla a unumanità composta ormai solo da morti viventi, e che paga però il dazio di ripetuti incontri con unentità soprannaturale, che lo priverà uno alla volta di tutti i sensi, sullo sfondo di scenari deliranti che ricordano i trash-horror di Joe DAmato. Il virtuoso dellorgano elettrico (che utilizza in questo disco anche spinetta, celeste, clavicembalo, scegliendo in maniera opportuna il timbro giusto per i vari momenti) stende un tappeto di tastiere psichedeliche che fanno da sfondo a un cantato languido che sembra provenire dalloltretomba e che risulta a un ascoltatore moderno datato per quellindulgere a volte in un falsetto ostinato. Si alternano, a questi, lunghi passaggi di forsennata improvvisazione tra il classico e il jazzy, con dialoghi fra clavicembali e chitarre sostenuti da una ritmica efficace e per nulla banale. Lensemble dimostra di possedere una tecnica e un interplay che è raro aspettarsi in un gruppo così giovane e di formazione beat. La composizione si snoda in cinque parti e dimostra per la sua struttura levidente formazione classica del sedicenne leader con echi, rimandi incrociati, riprese e sviluppi tematici di questa lunga sorta di rock opera made in Italy. Il disco è uscito nella più totale indifferenza ed è diventato oggetto di culto tra gli appassionati del genere. Il gruppo però non ha trovato motivazioni né stimoli per ripetersi e ha abbandonato lattività. Recentemente, dato il crescente interesse suscitato negli anni 90 dal pop italiano di quellepoca, Gianni Leone ha rimesso in sesto una nuova formazione a nome Balletto di Bronzo che ripropone lintera suite riarrangiata per essere eseguita anche senza lapporto di una chitarra elettrica. Anche di questo lavoro esistono numerose e diversissime versioni tra le quali segnaliamo una versione cantata in inglese denominata Trys, uscita recentemente per la Mellow records, che curò la prima ristampa del disco negli anni 90, diverse ristampe giapponesi e ledizione ufficiale della Polygram, che differiscono al più per la confezione e per le bonus tracks: pezzi beat che rimandano alla prima esperienza del gruppo. youtube/watch?feature=player_detailpage&v=I9ZmkT1Hgcw
Posted on: Sat, 26 Oct 2013 17:18:31 +0000

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