25/07/2013 L’Assessore Dal Fiume: “Non so nulla di nuove - TopicsExpress



          

25/07/2013 L’Assessore Dal Fiume: “Non so nulla di nuove ASD…” Sono tradizionali in estate le volatili “chiacchiere” da bar che arrivano durante la “pallonara” campagna acquisti dei ricchi club di serie A e sulle sempre più difficili “iscrizioni” delle squadre nei campionati minori. Anche a livello castellano, ecco che su alcuni organi di stampa locali, è stata pubblicata una “curiosa” serie di articoli legata allo scomparso Castello Calcio, al nuovo Real Castello (in stand-by) e, addirittura, ad un ipotetico Castenaso-Castello-Imola che farebbe cadere di colpo, un’incredibile serie di “campanili” nel bolognese. Articoli che “rimpastano” situazioni ormai acclarate, con altre dal fondamento tutto da verificare e in estate viene da pensare che forse qualcuno ha retro-pensieri di altra natura. L’Assessore allo Sport Sauro Dal Fiume, da poco nominato anche Fiduciario CONI per il Comune di Castel San Pietro Terme, non si sottrae a commentare questi articoli, anche perché in quasi tutti l’Amministrazione comunale viene chiamata in causa, Sindaco Sara Brunori compreso. “Parto col dire che a tutt’oggi, di progetti di nuove ASD di calcio a Castello – afferma l’Assessore Dal Fiume – non ne ho ricevuti. Quello del Real Castello risale al 2012: dopo l’affiliazione alla FIGC, hanno però deciso di non iscriversi ad alcun campionato dilettantistico. Di nuove cordate “castenaso-castello-imolesi” non so niente, l’ho letto anch’io su alcuni giornali. Forse hanno pensato fosse meglio attendere, prima di iniziare nuove avventure (visti i tempi), altrimenti penso che l’Assessore allo Sport di questo Comune andasse informato… All’eventuale interlocutore della “cordata” avrei volentieri fatto presente che nel Comune di Castel San Pietro Terme (Amatori a parte), sono già attive due ASD di calcio: l’Osteria Grande (neopromossa in Promozione) e la Libertas Castel San Pietro Terme (2^Categoria). E’ necessario ricordare, dopo quando letto nei vari articoli, che la Libertas gestisce lo Stadio Comunale, il Campo Casatorre (oltre al Campo di Poggio Grande), con una convenzione che avrà validità sino al 20 settembre 2014, prorogabile con atto motivato per un ulteriore anno (2015) e di questo probabilmente se ne discuterà. Entrambe, Osteria Grande e Libertas CSPT, presentano un Settore Giovanile in crescita, un risultato importante che interessa molto a questa Amministrazione, a differenza della categoria della prima squadra ed infatti le poche risorse a disposizione del Comune per lo Sport cerchiamo di indirizzarle per agevolare la pratica sportiva dei bambini e dei ragazzi. A me pare che oggi il tema per le Associazioni sia quello di “unirsi” e “collaborare”, non dividersi o far nascere altre ASD della stessa disciplina sportiva, con conseguente frammentazione delle ormai sempre più rare sponsorizzazioni”. “Chi poi accusa il Sindaco e questa Amministrazione che “non gliene è importato nulla” del vecchio Castello Calcio – aggiunge l’Assessore Dal Fiume – nega l’evidenza, perché il sig. Mauro Montebugnoli era presente alle riunioni convocate in Comune, alla prima delle quali furono invitati tutti i soggetti locali che avevano qualche possibilità di intervenire economicamente per sistemare la drammatica situazione dell’ASD di via Viara. Dopo aver sentito l’illustrazione del quadro Castello Calcio, nessuno di questi imprenditori ha ritenuto di esporsi economicamente per salvarlo, nessuno! Ritengo che questa Amministrazione abbia svolto correttamente il proprio compito, convocando le necessarie riunioni che purtroppo non hanno visto alcun interessato alla causa giallorossa. Piuttosto allora rimasi un po’ sorpreso che un dirigente di calcio così esperto e coinvolto come il presidente Mauro Montebugnoli (che di cifre per lavoro se ne intende) avesse approvato. anno dopo anno, i sempre più preoccupanti bilanci del Castello Calcio, causati da ambiziose campagne acquisti (e conseguenti esagerati ingaggi). A un bimbo castellano come me, che ha urlato di gioia per il Castello anni ‘60 di Fanti, Ronchi e Peli, certo dispiace quello che è successo al Castello di Montebugnoli. Mauro, generoso sino all’epilogo, ha amato molto i colori giallorossi, forse troppo… Se avesse calmierato le ambizioni del Consiglio e dettato lui la linea societaria, anzi che lasciare colpevolmente la gestione del Castello Calcio in mano ad altri, forse non si sarebbe arrivati alla totale chiusura dell’ASD giallorossa dopo 70 anni di storia. Va detto che negli ultimi due anni sono state oltre 150 le società calcistiche “cancellate” (prof e dilettanti) a causa di bilanci in rosso e anche in questi giorni si legge che Treviso, Campobasso e altre società di questo livello, non hanno i conti in regola per iscriversi in LegaPro e rimarranno escluse. Quindi pecca di ottimismo Montebugnoli nel sostenere che, mentre la crisi addentava aziende anche in Emilia Romagna, “il Castello si poteva salvare dalla chiusura, trovando un accordo con l’Agenzia delle Entrate”. Se le cifre illustrate a suo tempo (e riportate anche da alcuni organi di stampa) sono corrette, si parlava di circa 370.000 euro e già per ripianare questo debito, nelle famose riunioni nessun altro imprenditore si è sentito di intervenire per salvare il vecchio Castello Calcio… Poi, c’erano gli altri debiti, in un quadro che qualcuno vorrebbe dipingere con colori vivi, ma di vivo c’era solo il pericoloso colore rosso dei precari bilanci, che le pur belle vittorie sul campo di calcio non potevano certo equilibrare. Gli do ragione sul fatto che il debito del Castello arrivasse da lontano, dai tempi della C2, salto che ha dissanguato l’ASD giallorossa, anni belli ma esagerati, periodo nel quale anche altre Associazioni sportive sul Sillaro fecero il passo più lungo della gamba. Per correttezza va detto che in uno degli ultimi campionati di serie D (mi pare 2009-2010, quindi già in piena crisi economica nazionale) non è che il Castello Calcio abbia cercato di…risparmiare: 3 allenatori della 1^squadra, 2 Direttori sportivi o generali che dir si voglia, più un buon numero di giocatori presentati al neo Sindaco Brunori e alla stampa in Sala Consiliare nel mese di luglio e…lasciati subito liberi (ma pagati) a fine agosto, per ricomprare costosi ‘cavalli di ritorno’, poi integrati con altri giocatori nuovi a gennaio (con l’approdo del 3° allenatore), per conquistare il…17° posto nel girone D, uguale retrocessione in Eccellenza! In un solo anno sportivo, chi aveva in mano le redini del Castello Calcio riuscì nell’impresa di fare ben tre campagne acquisti in serie D, dissanguando definitivamente le casse del povero Castello. In una situazione così slabbrata, viene difficile allora anche accogliere la confessione di Montebugnoli “abbiamo commesso degli errori” che semplifica troppo e regala l’assoluzione-standard a quelli che con le loro disastrose scelte hanno affondato il Castello Calcio. Parlo di gestione sportiva, altro che le Istituzioni…”. Ritornando a quella prima riunione in Comune, convocata per vedere se si poteva salvare il Castello Calcio, va ricordato (è a verbale) che il Sindaco Brunori in apertura disse a Montebugnoli ed a tutti i presenti: “Il Comune non è più la cassa d’emergenza per le Società sportive castellane in difficoltà e non scenderà a compromessi per questo” e ci fu uno storico sponsor del Castello Calcio che invitò Montebugnoli a riflettere sul fatto che, avvertendo i primi segnali della crisi economica, la sua azienda avesse deciso, pur dispiacendosi, di non sponsorizzare più, dopo diversi anni, il Castello Calcio. “Se dal campionato 2007-2008 l’ASD Castello Calcio, avesse imitato lo storico sponsor, – prosegue Dal Fiume –abbandonando al loro destino i calciatori più costosi, forse ci sarebbero stati ancora i margini per metterci una pezza. Invece c’è chi ha scelto in altro modo, sul solco del dorato Castello di metà anni ’90, quando cominciò la teoria in giallorosso dei giocatori con trascorsi di serie A e B, che in via Viara arrivavano, ma a fronte di ingaggi clamorosi, regalando esaltanti vittorie e...pesanti bilanci in rosso! Si può dire che fu un grave errore anche vantarsi di avere un Castello in una categoria superiore all’Imola e al Faenza, pur avendo solo 1/3 della popolazione e del tessuto economico delle altre due città. Al contrario, nelle ultime due annate sportive un Castello già in emergenza economica ha diviso per 10 il bilancio degli anni dorati (da 1 milione a 100 mila euro per fare un esempio), riuscendo a sorpresa a salvarsi nel 2011-2012 in Eccellenza… Questo dimostra che nell’annata più povera per mancanza di…tutto, è arrivata comunque una soddisfazione, purtroppo l’ultima. Perché nei calciatori giovani e meno affermati, il Castello ha creduto solo quando ha visto la sua casa bruciare, quando era disperato, troppo tardi. Se si fosse investito maggiormente nel Settore Giovanile giallorosso, quando c’erano le possibilità (dall’inizio del 2000), viene da chiedersi come sarebbe andata. Ma questa è un’altra storia, che però può essere un modesto suggerimento per chi oggi intendesse avviare una nuova avventura nel calcio o anche in altri sport di squadra”. In conclusione di questo approfondimento sul calcio castellano, l’Assessore Dal Fiume, conferma che a tutt’oggi nessuna pratica o proposta è arrivata sul suo tavolo del Comune ed assicura la disponibilità a valutare nuovi progetti, purché economicamente autonomi (cioè che si sostengano) e, nel caso, che sarebbe preferibile “riguardassero nuove discipline sportive, perché abbiamo già 50 ASD iscritte all’Albo comunale, quindi è di buon senso auspicare, d’ora in poi, nuove collaborazioni e, perché no, fusioni nello stesso sport, unioni che possano portare a concreti risparmi economici nei difficoltosi bilanci delle Associazioni sportive castellane, in particolare di quelle che gestiscono in convenzione un impianto comunale”.
Posted on: Thu, 25 Jul 2013 15:09:23 +0000

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