A Berlusconi il premio Nobel Una nota che evidenzia gli effetti - TopicsExpress



          

A Berlusconi il premio Nobel Una nota che evidenzia gli effetti disastrosi del “berlusconismo arricchito dal conflitto d’interesse” e che lambisce il livello più alto delle istituzioni. Dopo la nota del Presidente della Repubblica e l’ottimismo dilagante, nella sua interpretazione, del fedele Gasparri, non resta altro da fare nel nostro Paese che segnalare la candidatura dell’ex Cavaliere Berlusconi al premio Nobel “quale persona che si è particolarmente distinta per l’impegno profuso nell’evadere il fisco, nella falsificazione dei bilanci aziendali, nell’affermazione e diffusione della menzogna quale strumento eccelso per corroborare e rendere più fluide le relazioni pubbliche e private”. A tale nobile compito potrebbe provvedere il suo riverente comitato dei saggi composto da Bondi, Dell’Utri, Gasparri, Verdini, Cosentino, Scajola, Brancher, Fede, Tarantini, Lavitola con l’aggiunta, nel rispetto delle quote rosa, della Santanchè, Minetti, Gelmini, Biancofiore, Carfagna, con Previti Presidente. Al Comitato non mancherebbero episodi da segnalare all’Accademia svedese per i quali l’ex miglior Presidente del Consiglio di tutti i tempi (a suo dire) si è reso protagonista. Si potrebbe partire dalla vicenda P2, in quel di Venezia, nella quale il nostro, giurando davanti ai giudici sulla testa dei propri figli, li decapitava affermando il falso e guadagnandosi la condanna di spergiuro, poi amnistiata. E se questo non bastasse, i saggi potrebbero arricchire la segnalazione con la performance mendace del Presidente nella conferenza stampa di Bruxelles sul caso Mills. E visto che il suo curriculum è una costellazione di menzogne nella quale, più di tutte, brilla quella della relazione parentale Ruby - Mubarak, con la quale è riuscito a trascinare al voto 315 onorevoli yes man della sua maggioranza PDL-Lega Nord, per trasformare una conclamata menzogna in una risibile verità formale, per favorire vergognosi tatticismi procedurali nei suoi processi, l’emerito comitato avrebbe un ulteriore vantaggio nell’azione di sostegno alla sua candidatura. Se poi si aggiunge la corruzione in atti giudiziari nel Lodo Mondadori e la recentissima sentenza della Cassazione passata in giudicato per evasione fiscale e raccolta di fondi neri, il Silvio nazionale non dovrebbe avere concorrenti. Sarà certamente collocato sul piedistallo alto del Nobel con la giusta soddisfazione dei vari Cicchitto, Quagliariello, Letta (Gianni), Noemi Letizia e tutte le “Olgettine” iscritte nel libro paga, gestione rag. Spinelli. E per il Cavaliere l’occasione sarà propizia per festeggiare l’evento nella ospitale villa di Arcore, circondato dalle sue gentil donne, esperte nella frivola arte del “burlesque” e novelle ispiratrici delle sue tante menzogne e dei tanti comportamenti assunti al di sopra delle leggi formali e sostanziali, alle quali per ciascuno di noi è fatto obbligo attenersi. Ciò, nel rispetto di una Costituzione tanto voluta quanto sofferta da quei “Padri della Patria” le cui eminenti immagini vengono spocchiosamente imbrattate, nella quotidianità, da qualcuno che si ostina, con pervicacia, a ritenersi al di sopra di ogni cittadino di questa nostra martoriata repubblica e a pretendere tale riconoscimento dai livelli più alti dello Stato.
Posted on: Fri, 16 Aug 2013 07:20:09 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015