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Al Presidente della Repubblica Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Ministro dell’Economia e delle Finanze Al Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali Al Ministro per gli Affari Esteri Al Ministro per l’Integrazione Firenze, giugno 2013 * Signor Presidente, Signor Presidente del Consiglio, Signori Ministri, abbiamo il piacere di inviarVi il documento Conoscere e usare più lingue è fattore di ricchezza, approvato dalle principali associazioni linguistiche che si occupano dell’italiano e dai partecipanti al convegno Città d’Italia: ruolo e funzioni dei centri urbani nel processo postunitario di italianizzazione (per i cinquanta anni della Storia linguistica dell’Italia unita di Tullio De Mauro), che si è tenuto a Firenze presso l’Accademia della Crusca il 18 e 19 aprile 2013. Il documento, che ha come primo firmatario Tullio De Mauro, è stato elaborato da Silvana Ferreri e Miriam Voghera e sottoscritto, oltre che dai presidenti degli istituti e delle associazioni, anche da tutti i relatori al convegno. La questione del plurilinguismo / multilinguismo è particolarmente rilevante e significativa nel nostro Paese, caratterizzato positivamente fin da antica data dalla coesistenza di molte lingue e dialetti e negli ultimi decenni punto di arrivo di consistenti flussi migratori, formati da donne e uomini e da bambine e bambini provenienti da aree geolinguistiche diverse, che parlano lingue ‘altre’, importanti culturalmente e socialmente. I firmatari – studiosi tutti impegnati in vari campi delle Scienze del linguaggio e, più in particolare, in quello della Linguistica educazionale – ribadiscono l’importanza del plurilinguismo, non solo quale elemento fisiologico della specie umana, ma, anche, quale comprovato fattore di crescita psico-cognitiva, sociale e culturale di coloro che ne fanno esperienza. Essi ritengono che l’insieme dei temi propri di un’educazione plurilingue debbano trovare nella Scuola – di ogni ordine e grado e in costante sinergia con insegnanti di tutte le discipline – il luogo privilegiato di studio, di analisi e di applicazioni metodologicamente corrette. Essi chiedono quindi alle Istituzioni della Repubblica di favorire – nell’ambito di politiche rispettose della ricchezza socio-culturale propria di un’Italia plurilingue – iniziative di formazione e di aggiornamento nel campo delle Scienze del linguaggio, rivolte, oltre che a insegnanti impegnati quotidianamente in attività didattiche, anche, a operatori socio-culturali che, in modo diverso e con varie finalità, agiscono nel delicato e complesso mondo dell’immigrazione. NICOLETTA MARASCHIO Presidente della Accademia della Crusca EMANUELE BANFI Presidente della Società di Linguistica Italiana (SLI)
Posted on: Sat, 20 Jul 2013 15:34:53 +0000

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