Al Queda, uno sporco affare tra CIA e petrolieri L’FBI, - TopicsExpress



          

Al Queda, uno sporco affare tra CIA e petrolieri L’FBI, sostiene poi che a dirigere le operazioni terroristiche sia stata un’organizzazione di estremisti islamici, la fantomatica Al-Queda. Approfondiamo allora cos’è Al Queda e chi è veramente il suo presunto leader, Usama Bin Laden; La disfatta Sovietica in Afghanistan va imputata principalmente al sostegno militare che gli americani garantirono ai Mujaidin e ai combattenti Talebani . E quando le truppe sovietiche furono costrette alla ritirata, i ribelli addestrati dalla CIA assunsero il controllo dell’Afghanistan. L’uomo di fiducia dell’intelligence americana che venne utilizzato come tramite di Washington con i Talebani, era “guarda caso” proprio lui, Usama Bin Laden, un petroliere arabo socio in affari di Georg Bush! Il documentario “9/11 fahrenheit ” (Palma d’Oro come Miglior Film a Cannes) girato da Michael Moore in proposito, è davvero molto eloquente e se ne consiglia la visione a tutti. I rapporti d’affari tra il petroliere texano Bush Junior, Presidente USA e il petroliere saudita Usama Bin Laden, capo di Al Queda, furono davvero eccellenti fino a pochi giorni prima dell’attentato. Se poi rammentiamo che Usama era anche uno dei migliori agenti al soldo della CIA, la versione ufficiale sull’11 settembre finisce per assumere davvero i toni ridicoli di una barzelletta. Al Queda significa letteralmente “la base” e venne concepita dalla CIA per essere impiantata in Afghanistan dopo il ritiro delle truppe Sovietiche. A capo della rete di guerriglieri sauditi ed egiziani nel libro paga della CIA, venne quindi posto il fidato Usama Bin Laden, per sostenere i ribelli ceceni e quelli del Kossovo. Ma poi all’improvviso, allo scoccare di quel fatidico 11 settembre 2001, Usama Bin Laden sarebbe completamente impazzito rivoltandosi alla CIA per lanciare una anacronistica guerra di religione contro tutto l’occidente. Si venne così a delineare una situazione che sembra uscita dal copione di un film di 007, dove il nostro eroe Bush-Bond lotta per fermare il miliardario pazzo a capo della famigerata “Spectre” che intende distruggere il mondo tra una risata satanica e l’altra….. La versione ufficiale ha effettivamente “i piedi d’argilla” e quanto fin qui esposto rappresenta solo alcuni degli aspetti più pittoreschi che le fanno da contorno. Lo strano terrorismo “dei due pesi e delle due misure” La tesi sostenuta dall’FBI riguardo agli attentati dell’11/09, sembra voler descrivere l’esistenza di due Al Queda anziché una; la prima, organizzatissima e infallibile, sarebbe riuscita a realizzare perfettamente gli storici attentati dell’ 11/09 sotto il naso dell’intelligence americana, la seconda invece, composta da un branco di “azzecca garbugli”, avrebbe lasciato più tracce del suo passaggio di una mandria di elefanti imbizzarriti. Eppure, Al Queda è una sola, pertanto non si capisce come sia possibile far conciliare due modus operandi così diversi. Di solito infatti, durante la ricostruzione di un delitto, gli inquirenti si rendono subito conto se hanno a che fare con dei professionisti o meno dalle modalità d’azione. E’ quindi un fatto assodato che più un’associazione per delinquere “sa il fatto suo” e più ambiziosi sono gli obiettivi che questa potrà raggiungere. La dinamica dei dirottamenti avvenuta nei cieli ritenuti più sicuri del mondo quindi, quanto l’eccezionale perizia di guida imputata ad un manipolo di islamici fanatici, dimostra una superba capacità d’azione di chi ha agito. Ma come è possibile allora, che la stessa micidiale organizzazione abbia poi lasciato dietro la scia indelebile di prove di colpevolezza tipiche dei più sbadati dilettanti? Pagamenti effettuati con credit cards e iscrizioni alle scuole di volo statunitensi con le vere generalità, l’abbandono delle auto prese a noleggio con i manuali di volo in lingua araba e addirittura valige con lettere compromettenti rimaste fuori dall’aereo, fanno apparire tutto molto “strano”. La versione Bush “puzza di bruciato” dall’inizio alla fine e l’unica ipotesi realmente verosimile è che le prove lasciate ovunque in quantità industriale, facciano parte dello stesso piano. E cioè che qualcuno le ha preconfezionate apposta per gli inquirenti, in modo da far ricadere la colpa sul terrorismo arabo. Insomma, il classico depistaggio “false flag” a cui è stata fatta seguire la guerra del petrolio. La banda del petrolio La squadra di governo Bush risulta composta da persone provenienti dalle file dei grandi petrolieri e dei magnati dell’industria bellica: Cheney , Ashcroft, Rumsfeld e Condoloce Rice. All’indomani delle elezioni vinte da Bush, vari commentatori politici dichiararono molto profeticamente: con questo governo non possiamo che andare incontro ad una “guerra per il petrolio”. Il governo Bush aveva un enorme interesse a condurre una guerra per il controllo dell’ Afghanistan per molteplici motivi, ciascuno dei quali da solo quasi sufficiente a giustificarla per intero. Petrolio e gas della zona del Mar Caspio a cui ha fatto seguito il business delle commesse belliche per miliardi di dollari. Peraltro la guerra al terrorismo una volta cominciata può essere estesa a qualsiasi altro paese e con qualsiasi pretesto creato alla bisogna dai servizi segreti. Cosa regolarmente avvenuta con l’invasione dell’Iraq. Ma vediamo uno per uno chi sono i disinteressati giustizieri del mondo, o meglio quei signori a cui il popolo americano ha consegnato le proprie libertà individuali dopo lo shock dell’11 settembre; W. Bush : Petroliere texano e gran maestro massone, prima di diventare presidente è stato governatore del Texas dal 1995 al 2000. Ex membro della società occulta “Skull and Bones ” dell’Università di Yal e e “figlio d’arte”, suo padre George H.W Bush infatti, è già stato Presidente. Suo fratello Jeb Bush invece, è un altro ex governatore della Florida. D. Cheney : prima di divenire vicepresidente nell’amministrazione Bush, era il “CEO” (Chief Executive Officer) della Halliburton , la maggiore fornitrice mondiale di servizi per le industrie petrolifere , con cui egli ha accumulato una fortuna. La Halliburton, ha investito 30 miliardi di dollari per lo sfruttamento delle riserve energetiche del Caspio (Afghanistam) insieme alla ExxonMobil, alla Conoco e altre compagnie statunitensi. Lynne Cheney : moglie del Vice Presidente. La Cheney presiede il consiglio d’amministrazione della Lockheed Martin , che produce missili cruise e possiede attualmente un sistema satellitare militare da 800 milioni di dollari che fornisce supporto alle truppe in Iraq… John Bolton : uno dei principali artefici della politica di Bush sull’Iraq, ha lavorato con Bush Senior e Reagan al Dipartimento di Stato, al Dipartimento di Giustizia, all’Agenzia Usa per lo sviluppo internazionale (USAID), e attualmente e’ sottosegretario per il controllo sugli armamenti e la sicurezza internazionale. E’ un membro del Jewish Institute for National Security Affairs (JINSA), un gruppo di destra che pone Israele e la sua sicurezza al centro della politica estera statunitense, e del Progetto per il Nuovo Secolo Americano (PNAC). E’ inoltre il vice presidente dell’American Enterprise Institute (AEI). I suoi interessi economici sono legati a compagnie petrolifere e di armamenti nonchè alla JP Morgan Chase, come George Shultz. Douglas J. Feith : sottosegretario al Pentagono. Feith seleziona i membri del Defense Policy Board e fa parte del consiglio d’amministrazione del JINSA. In qualita’ di avvocato, ha rappresentato la Northrop Grumman. Feith ed è un frevente difensore del sionismo. Lewis Libby : direttore del personale di Cheney. Libby era al Dipartimento della Difesa di George H.W. Bush; amico intimo di Paul Wolfowitz; socio fondatore del PNAC; membro del consiglio di amministrazione della RAND Corporation, che ha sottoscritto numerosi contratti con il Pentagono. Libby e’ proprietario di azioni di compagnie di armamenti e ha interessi in diverse compagnie petrolifere; consulente per la Northrop Grumman, che esercita una certa influenza sul Defense Policy Board (DPB), considerato la mente del Pentagono. La Rand Corporation ha appalti con il Ministero della difesa per 83 milioni di dollari. Andrew Natsios : capo dell’USAID, il dipartimento che assegna i contratti per la ricostruzione dell’Iraq destinati esclusivamente a compagnie Usa. Natsios e’ un tenente colonnello in pensione della prima Guerra del Golfo. Amministratore delegato della Massachusetts Turnpike Authority Richard Perle : membro chiave del JINSA e importante esponente dell’American Enterprise Institute (AEI). Insieme a James Woolsey, presiede la Foundation for the Defense of Democracies. Perle e’ stato presidente del Defense Policy Board dal quale ha dato le dimissioni in seguito allo scandalo per il conflitto d’interesse relativo alle sue connessioni imprenditoriali. Ma fa tuttora parte dell’ente con altre funzioni. Perle ha offerto consulenze per i clienti della Goldman Sachs , una Banca d’affari che ha investito molto per la ricostruzione dell’Iraq. E’ inoltre un dirigente della Autonomy Corp., un’ azienda di software che annovera molti clienti del Pentagono. L’Autonomy prevede un forte aumento dei suoi profitti dopo la fine della guerra in Iraq. Robert Reilly : ex direttore di Voice of America, un’emittente radiofonica pro-Usa. A Reilly e’ stata affidata la riorganizzazione delle radio, delle televisioni e dei giornali iracheni. Ha gia’ avviato Radio Free Iraq, usando i trasmettitori installati in Medio Oriente per le operazioni di guerra psicologica. E’ anche coinvolto nella creazione di un network in Medio Oriente. L’avvio di un’emittente TV satellitare da 62 milioni di dollari e’ previsto per la fine dell’anno. E’ amico intimo e socio in affari di Ahmed Chalabi. Condoleezza Rice : consigliere per la sicurezza nazionale di Cheney. La Rice e’ stata direttrice della Chevron fino al 2001 e una petroliera porta ancora il suo nome. Donald Rumsfeld : segretario della difesa sotto George W. Bush. Rumsfeld e’ socio fondatore del PNAC. Pianificò l’invasione dell’Iraq e ogni provvedimento sulla ricostruzione del dopoguerra deve essere discusso con lui. Negli anni ’80 incontrò Saddam Hussein in Iraq come inviato speciale di Ronald Reagan. Trattò la costruzione di un oleodotto per conto della Bechtel, mentre l’Iraq e l’Iran usavano gas asfissianti l’uno contro l’altro. Rumsfeld lavorava allora per il segretario di stato di Reagan, George Shultz, che divenne vice presidente della Bechtel, attualmente uno dei principali concorrenti che vogliono assicurarsi gli appalti del governo Usa per la ricostruzione dell’Iraq. George Shultz : segretario di stato sotto Richard Nixon, consigliere per la campagna presidenziale di George W. Bush, e membro del consiglio direttivo della Bechtel. Shultz e’ una delle menti chiave dell’amministrazione Bush per la gestione del dopoguerra in Iraq e presidente del consiglio internazionale della JP Morgan Chase , il gruppo bancario in cui Lewis Libby detiene forti investimenti. La Morgan Chase finanzio’ il regime di Saddam con 500 milioni di dollari nel 1983. Shultz e’ un membro del Comitato per la Liberazione dell’Iraq e un mecenate dell’American Enterprise Institute (AEI). Paul Wolfowitz : vice segretario della difesa di Donald Rumsfeld. Wolfowitz e’ il principale ideologo dell’Amministrazione Bush e l’architetto chiave della ricostruzione nel dopoguerra in Iraq. E’ uno dei membri principali del gruppo neoconservatore PNAC, che sosteneva il cambio di regime in Iraq già prima della nomina di George W. Bush. Wolfowitz e’ inoltre un illustre membro del JINSA. R. James Woolsey : accanito sostenitore della guerra in Iraq, membro del PNAC e del JINSA fu anche direttore della CIA sotto Bill Clinton (1993-95). Woolsey potrebbe divenire il ministro dell’informazione nel governo provvisorio iracheno nel dopoguerra. Presiede la Foundation for the Defense of Democracies, insieme a Richard Perle. I suoi interessi economici sono legati alla British Aerospace, la Titan Corporation, e la DynCorp. Ha dichiarato, “solo la paura ristabilira’ il rispetto degli arabi verso di noi; abbiamo bisogno di un piccolo Machiavelli”. Bechtel Inc. : quasi certamente si aggiudicherà appalti per 900 milioni di dollari. Il giro di affari per la ricostruzione dell’Iraq potrebbe ammontare a 100 miliardi. La Bechtel ha donato 1 milione e trecentomila dollari ai fondi per le campagne politiche sin dal 1999, la maggior parte dei quali sono andati al Partito Repubblicano. George Shultz e’ un ex amministratore delegato della Bechtel e fa ancora parte del consiglio di amministrazione . Un altro repubblicano connesso alla compagnia e’ l’ex segretario della difesa di Reagan, Caspar Weinberger. Jack Sheehan, generale del Corpo dei Marine in pensione, e’ il vice presidente senior, e presiede l’ente influente del Pentagono, il Defense Policy Board. Nel 1980, la Bechtel propose la costruzione di un oleodotto attraverso l’Iraq, incaricando Donald Rumsfeld come intermediario. Inoltre, Rumsfeld, durante il suo incarico al Dipartimento di Stato sotto Reagan (con George Shultz, come segretario di stato, successivamente vice direttore della Bechtel), tratto’ con Saddam Hussein per conto della Bechtel per la costruzione dell’oleodotto. La Bechtel ha costruito Camp X-Ray di Guantanamo , per la detenzione a tempo indeterminato dei sospetti membri di al Qaeda, per 16 milioni di dollari. Booz Allen Hamilton: agenzia di consulenza, che ha vinto un contratto per sviluppare un modello computerizzato sulla societa’ irachena del dopoguerra del primo conflitto del Golfo. La Booz Allen ha inoltre legami con James Woolsey e con il Defense Policy Board. DynCorp : connessa all’ex direttore della CIA James Woolsey. Fornisce servizi di sicurezza alle truppe USA nei luoghi di crisi internazionale. La DynCorp corrisponde alle inclinazioni intellettuali di Woolsey: insieme a Richard Perle, presiede la Foundation for the Defense of Democracy, un’organizzazione a sostegno dell’esercito. La DynCorp fornisce le guardie del corpo a Hamid Kharzai, il Presidente afghano, e ha installato un servizio di sicurezza in Bosnia. La DynCorp e’ stata denunciata per violazioni dei diritti umani in Bosnia, per disastri ambientali in Ecuador e per frode in America. Fluor Corp : ha donato 275.000 dollari ai Repubblicani e 3.500 dollari direttamente a George W. Bush. La Fluor Corp. ha legami con funzionari dei servizi segreti e di societa’ di appalti per la difesa, tra i quali Kenneth J. Oscar, ex segretario per l’esercito, e Bobby R. Inman, ammiraglio in pensione, ex direttore della NSA e vice direttore della CIA. Halliburton : gigante petrolifero una volta diretto da Dick Cheney. Cheney lascio’ la compagnia con una liquidazione di circa 30 milioni di dollari. Ha ricevuto pagamenti posticipati di 180.000 dollari all’anno durante il suo incarico di vice presidente. L’affiliata della Halliburton, la Kellogg Brown & Root (KBR), e’ stata la prima compagnia ad aggiudicarsi un contratto dal Pentagono per la ricostruzione in Iraq e lo spegnimento dei pozzi petroliferi incendiati. Il contratto si aggira sui 500 milioni di dollari ed e’ stato assegnato dall’Army Corps of Engineers senza nessuna gara d’appalto. La KBR e’ inoltre uno dei due appaltatori scelti dalla Defense Threat Reduction Agency per provvedere all’eliminazione delle armi di distruzione di massa, qualora venissero trovate. Dal 1999, la Halliburton ha devoluto il 95 percento, ovvero circa 700.000 dollari, dei suoi contributi elettorali al Partito Repubblicano, e circa 18.000 dollari a George W. Bush. International Resources Group (IRG) : compagnia di Washington che ha vinto una gara d’appalto per 70 milioni di dollari, per avviare il programma di aiuti umanitari in Iraq. Ovviamente, l’operazione richiede la stretta collaborazione con l’USAID, l’ente che assegna gli appalti. Quattro dei vice presidenti dell’IRG hanno avuto incarichi di rilievo all’USAID e 24 su 48 dei suoi addetti tecnici hanno lavorato per l’USAID. Lucent Technologies : il deputato californiano Darell Issa chiede che a compagnie come la Lucent Technologies e la Qualcomm venga affidata la ricostruzione degli obsoleti sistemi di telecomunicazione iracheni, un giro d’affari pari a circa 1 miliardo di dollari. Il sottosegretario al Pentagono Douglas Feith ha investito fino a 500.000 dollari nella Lucent, e il capo del personale di Dick Cheney, Lewis Libby, possiede un nutrito pacchetto di azioni della Qualcomm. Northrop Grumman : uno dei principali vincitori di appalti in seguito agli aumenti di budget per la difesa voluti da Bush. Ha vinto gare di appalti per 8 miliardi e cinquecento milioni di dollari durante il 2002. Ha legami con l’AEI e i falchi dell’amministrazione Bush. La compagnia ha previsto una fusione con la Lockheed Martin, un altro gigante della difesa, del cui consiglio di amministrazione fa parte la moglie di Dick Cheney. Parsons Corp. : ha donato 152.000 dollari al Partito Repubblicano e a George W. Bush. Ha collaborato alla ricostruzione in Kosovo e in Bosnia nonché alla costruzione della “citta’ militare” saudita di Yanbu. Il segretario del lavoro di Bush, Elaine Chao, era membro nel consiglio di amministrazione prima di andare al governo. Ha la possibilita’ di aggiudicarsi appalti di ricostruzione per 900 milioni di dollari e collabora con la Halliburton. Il marito della Chao, il capogruppo di maggioranza Mitch McConnell, ha legami con la compagnia di appalti per la difesa Northrop Grumman. Ha ricevuto inoltre contributi, tra gli altri, dalla Halliburton e dal produttore di armi Lockheed Martin. Raytheon Corp. : scelta dalla Defense Threat Reduction Agency, insieme alla KBR della Halliburton, per l’eliminazione delle armi di distruzione di massa, qualora venissero trovate. La Raytheon, insieme alla Lockheed Martin, partecipa alla costruzione dei missili Patriot. Steve Doring Services of America (SSA) : importante compagnia portuale di Seattle che ha vinto la prima gara di appalti dell’USAID per la ricostruzione in Iraq, un contratto di quasi cinque milioni di dollari per la gestione del porto strategico iracheno di Umm Qasr. Nota per le sue battaglie contro i sindacati, ha un volume d’affari di 1 miliardo di dollari all’anno. Il suo presidente, John Hemmingway, ha offerto personalmente contributi ai candidati repubblicani. Generale Jerry Bates : ha condotto operazioni logistiche e di supporto nel dopoguerra iracheno. Bates partecipo’ all’intervento militare a Haiti. E’ il vice presidente senior del National Group, un ramo del MPRI (Military Professionals Resources Inc.). * Fonte: disinformazione.it Alcune considerazioni
Posted on: Mon, 01 Jul 2013 06:19:09 +0000

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