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Campagna di Norvegia Da Wikipedia, lenciclopedia libera. Nessuna nota a piè di pagina Questa voce o sezione sullargomento guerra è priva o carente di note e riferimenti bibliografici puntuali. Sebbene vi siano una bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la contestualizzazione delle fonti con note a piè di pagina o altri riferimenti precisi che indichino puntualmente la provenienza delle informazioni. Puoi migliorare questa voce citando le fonti più precisamente. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. Campagna di Norvegia parte della seconda guerra mondiale Forze tedesche in marcia presso Søre Øyhus, in Norvegia(18 aprile 1940) Forze tedesche in marcia presso Søre Øyhus, in Norvegia (18 aprile 1940) Data 9 aprile - 10 giugno 1940 Luogo Norvegia, Danimarca Esito Vittoria tedesca, occupazione della Danimarca e della Norvegia Schieramenti Germania Germania Norvegia Norvegia Regno Unito Regno Unito Francia Francia Polonia Polonia Danimarca Danimarca Effettivi 9 divisioni, 1 battaglione di artiglieria, 1 Brigata motorizzata Norvegia: 6 divisioni Danimarca: 2 divisioni Perdite 2 700[1] Norvegia: 1 335 Francia e Polonia: 550 Regno Unito: 4 400[1] Voci di battaglie presenti su Wikipedia [mostra] V · D · M Campagne della seconda guerra mondiale [mostra] V · D · M Fronte occidentale 1940 - 1945 [mostra] V · D · M Campagna di Norvegia La Campagna di Norvegia o campagna norvegese è stata unoperazione bellica durante la seconda guerra mondiale, che si è svolta dal 9 aprile al 10 giugno 1940, e ha costituito il primo scontro terrestre tra le forze militari degli Alleati (Regno Unito e Francia) e la Germania Nazista. I tedeschi occuparono la Norvegia a causa della loro dipendenza dalle miniere di minerali ferrosi svedesi, le cui materie prime erano trasportate via nave dal porto norvegese di Narvik. Assicurandosi laccesso ai porti norvegesi, la Germania poteva ottenere i rifornimenti di ferro necessari per la produzione bellica nonostante il blocco navale britannico. Inoltre questa operazione permetteva sia ai tedeschi che agli Alleati di confrontarsi senza ricorrere alla guerra di trincea. Le basi aeree norvegesi, come la Sola Air Station a Stavanger, aumentarono la loro importanza a causa dellescalation militare nella battaglia dellAtlantico, poiché permettevano le missioni di ricognizione dei velivoli tedeschi di ampio raggio sopra il Nord Atlantico, evitando il Regno Unito. Anche se il conflitto venne vinto dalle forze tedesche, la campagna norvegese e la successiva occupazione impegnarono molte risorse della Kriegsmarine e numerose divisioni della Wehrmacht. Indice [nascondi] 1 Importanza della Norvegia 2 Guerra dinverno 3 Lincontro con Quisling 4 Lincidente dellAltmark 5 Piani iniziali 5.1 Piani Alleati 5.2 Piani tedeschi 6 Invasione 6.1 Movimento della flotta 6.2 Weserzeit 6.2.1 Conquista della Danimarca 6.3 Risposta Alleata 7 Situazione norvegese 8 Campagna di terra 8.1 Campagna nella Norvegia centrale 8.2 Campagna nella Norvegia settentrionale 9 Occupazione 10 Analisi 11 Note 12 Bibliografia 13 Voci correlate 14 Altri progetti 15 Collegamenti esterni Importanza della Norvegia[modifica | modifica sorgente] Il Regno Unito e la Francia avevano firmato trattati di assistenza militare con la Polonia e due giorni dopo linvasione della Polonia, il 1º settembre 1939, dichiararono guerra alla Germania. Tuttavia, esse non aprirono un fronte di guerra occidentale contro la Germania per diversi mesi. Per questo motivo questa situazione venne soprannominata la finta guerra. Durante questo periodo, entrambe le parti si misero alla ricerca di fronti secondari. Gli Alleati, in particolare la Francia, desideravano evitare la guerra di trincea, comera avvenuto lungo il confine franco-tedesco durante la prima guerra mondiale. Lalto comando tedesco non era inoltre convinto di avere le risorse necessarie per lanciare un assalto alla Francia in quel momento. La Norvegia era considerata da entrambi come una regione da cui lanciare unoffensiva contro il nemico. La Norvegia, nonostante fosse neutrale, era considerata di importanza strategica da entrambi i belligeranti per due motivi principali. Innanzitutto, era importante il porto di Narvik, dal quale venivano esportate grandi quantità di ferro provenienti dalle miniere della Svezia, necessarie alla Germania; quella rotta era particolarmente importante durante i mesi invernali, quando il Mar Baltico era ghiacciato; Narvik aumentò ulteriormente la sua importanza agli inglesi quando divenne chiaro che il Progetto Catherine, un piano per controllare il Mar Baltico, non era praticabile. In secondo luogo, i porti norvegesi potevano diventare un varco nel blocco navale della Germania, permettendo laccesso a questultima verso lOceano Atlantico. La Norvegia era inoltre significativa simbolicamente al partito nazista di Adolf Hitler, poiché era considerata da molti come la culla della cosiddetta razza ariana. Guerra dinverno[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi guerra dinverno. Quando lUnione Sovietica invase la Finlandia, il 30 novembre 1939, gli Alleati si ritrovarono allineati con la Norvegia e la Svezia nel sostenere la Finlandia contro laggressore. Questa fu unopportunità per gli Alleati che, mentre erano in sintonia con la Finlandia, videro anche la possibilità di usare questazione come pretesto per inviare delle truppe di appoggio e occupare le miniere svedesi e i porti norvegesi. Inizialmente venne pianificato un corpo di spedizione consistente in due divisioni, con la possibilità di essere rafforzato fino a 150 000 unità. Questo piano generò molta preoccupazione in Germania. Il Patto Molotov-Ribbentrop aveva posto la Finlandia nella sfera dinteresse sovietica, quindi i tedeschi si dichiararono neutrali nel conflitto. Questa linea dazione provocò un sentimento anti-tedesco in tutta la Scandinavia, poiché era opinione comune che la Germania si sarebbe alleata con i sovietici. Iniziò ad emergere nellalto comando tedesco il timore che la Norvegia e la Svezia avrebbero permesso alle truppe alleate di aiutare la Finlandia. Gli Alleati attesero tanto ad inviare forze militari anche perché la Norvegia e la Svezia erano state particolarmente caute ad accettare truppe alleate dopo aver assistito al tradimento delloccidente durante la campagna polacca, e non volevano rischiare la propria neutralità, poiché lingresso delle truppe alleate attraverso i propri confini le avrebbe coinvolte nella guerra. Norvegia e Svezia difatti avevano già negato il permesso di sbarco e transito agli alleati. Difatti lunica via di rifornimento della Finlandia passava attraverso il porto norvegese di Narvik, essendo il Baltico bloccato dai tedeschi. Narvik divenne quindi un importante obiettivo logistico anglo-francese.[2] Tra laltro lobbiettivo non dichiarato del corpo di spedizione era non tanto quello di aiutare la Finlandia nelle operazioni, ma quello mettere al sicuro i giacimenti di petrolio, le miniere di ferro e le varie risorse naturali della Lapponia svedese e finlandese. Con il trattato di pace di Mosca, firmato il 12 marzo 1940 fra Unione Sovietica e Finlandia, gli Alleati annullarono il progetto. Il mancato sbarco fece cadere il governo francese presieduto da Édouard Daladier. Il 28 marzo 1940, ore 10, in una riunione a Downing Street del consiglio supremo interalleato, si decide di consegnare il 2 aprile una nota diplomatica intimidatoria agli svedesi e norvegesi, e minare il 4 aprile in più punti la strada costiera norvegese.[2] « Resta il fatto che il problema delle forze da sbarcare per impedire ai norvegesi di dragare le mine posate con tanta disinvoltura nelle loro acque territoriali non fu trattato, e neppure quello della reazione che bisognava aspettarsi. Sarebbe temerario supporre che la Germania assista passivamente ad un nostro intervento nelle acque norvegesi » (Ammiraglio Darlan[2]) In merito a queste problematiche fu deciso il contemporaneo sbarco di truppe, con la consapevolezza che il giorno seguente i tedeschi avrebbero reagito. Loperazione Wilfred fu posticipata: all8 aprile la posa di mine, al 9 aprile lo sbarco dei britannici nei porti di Narvik, Trondheim, Bergen, Stavanger. Le navi impiegate furono gli incrociatori HMS Devonshire, HMS Berwick, HMS York, HMS Glasgow. Il porto di partenza designato fu Rosyth. L 8 aprile alle ore 18.45 un mercantile tedesco venne affondato nelle acque norvegesi dal sottomarino polacco Orzel. Le teste di ponte anglo-francesi in Norvegia all8 maggio risultavano: Aandalsnes (15 brigata britannica) e Namsos (5 reggimento truppe alpine francesi)[3]. Lincontro con Quisling[modifica | modifica sorgente] Inizialmente il comando tedesco riteneva che la neutralità della Norvegia fosse vantaggiosa. Fino a quando gli Alleati non avessero potuto entrare nelle acque norvegesi ci sarebbe stato un passaggio sicuro per le navi mercantili che viaggiavano lungo la costa e trasportavano le risorse provenienti dalla Svezia. Tuttavia il Großadmiral Erich Raeder era favorevole ad uninvasione e riteneva che i porti norvegesi avrebbero potuto offrire le migliori infrastrutture per gli U-Boot utilizzati per assediare le isole britanniche. Inoltre pensava che ci fosse la possibilità che gli Alleati atterrassero in Scandinavia. L11 dicembre 1939, Hitler e Raeder si incontrarono con Vidkun Quisling, un ex Ministro della Difesa norvegese simpatizzante per i nazisti. Quisling riferì che cera un alto rischio dinvasione da parte dellInghilterra della Norvegia e che il governo norvegese avrebbe segretamente appoggiato loccupazione della Germania (questultima affermazione era falsa). Inoltre li informò che era nella posizione per assicurare la massima cooperazione con le forze tedesche. Tre giorni dopo Hitler ordinò allOberkommando der Wehrmacht di preparare i piani per una possibile invasione della Norvegia. Durante un secondo incontro con Quisling, avvenuto il 18 dicembre, Hitler sottolineò il suo desiderio di mantenere la Norvegia neutrale, ma indicò che se le forze alleate avessero esteso la guerra nella Scandinavia, egli avrebbe reagito in modo appropriato. Hitler annullò le future collaborazioni con Quisling, sospettando che avesse sovrastimato le proprie forze per trarne profitto. Lincidente dellAltmark[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi incidente dellAltmark. Il cacciatorpediniere britannico HMS Cossack, autore, il 16 febbraio 1940, dellabbordaggio alla petroliera tedesca Altmark Il 14 febbraio 1940, il vascello tedesco Altmark, che trasportava 303 prigionieri di guerra inglesi, venne autorizzato allattraversamento delle acque territoriali norvegesi. In base alle leggi internazionali, tutti i vascelli non combattenti appartenenti ad una nazione in conflitto potevano cercare rifugio per un certo periodo di tempo in acque neutrali, se autorizzati. Quando un gruppo di cinque cacciatorpediniere inglesi lo intercettò, lAltmark cercò rifugio in un fiordo. Ignorando gli accordi internazionali e la neutralità norvegese, lHMS Cossack entrò nel fiordo e abbordò la nave tedesca. Loperazione si concluse con luccisione di sette soldati tedeschi e la liberazione dei prigionieri. Questa violazione della sua neutralità irritò la Norvegia e suscitò dibattiti in entrambe le fazioni. Questo evento portò gli Alleati a dubitare della capacità della Norvegia di controllare il proprio territorio ed iniziarono a preparare un piano, proposto per la prima volta dopo la caduta della Polonia da Winston Churchill, per depositare delle mine navali nella regione. Questoperazione venne in seguito rinviata nella speranza che la Norvegia accettasse il dispiegamento di truppe alleate per fornire aiuto alla Finlandia. I tedeschi dedussero che la Norvegia non era in grado di mantenere la sua neutralità e che lInghilterra non la rispettava. Hitler ordinò di accelerare i piani dinvasione, per anticipare i piani di Churchill ed impedirgli di controllare il porto di Narvik. Il 21 febbraio, il generale Nikolaus von Falkenhorst fu incaricato di pianificare linvasione e gli venne consegnato il comando delle forze di terra. Piani iniziali[modifica | modifica sorgente] Piani Alleati[modifica | modifica sorgente] Con il termine della Guerra dInverno, gli Alleati convennero che qualunque occupazione della Norvegia o della Svezia avrebbe arrecato più danno che utile, rischiando di trascinare le nazioni neutrali in alleanze con la Germania. Tuttavia, il nuovo Primo ministro francese Paul Reynaud intraprese una nuova linea di azione, più aggressiva rispetto a quella del suo predecessore, e desiderava che fosse compiuta qualche forma di azione contro la Germania. Churchill era un forte sostenitore dellinvasione della Norvegia, poiché desiderava lallontanamento delle battaglie dallInghilterra e dalla Francia per evitare la devastazione del loro territorio, come nella guerra precedente. Venne deciso di mettere in pratica lidea delle mine navali di Churchill, chiamata Operazione Wilfred, per obbligare le navi da trasporto ad entrare in acque internazionali dove potevano essere intercettate e distrutte dalla Royal Navy. Venne inoltre pianificato il piano R4, unoperazione da effettuare in caso di una reazione della Germania alloperazione Wilfred, che prevedeva loccupazione di Trondheim e Bergen e la distruzione della base aerea di Sola. Venne proposta anche lOperazione Royal Marine, che prevedeva la posa di mine anche nel fiume Reno, ma la Francia si oppose. Loperazione Wilfred, pianificata per il 5 aprile, venne ritardata fino all8 aprile, quando lInghilterra acconsentì ad effettuare le operazioni in Norvegia separatamente da quelle nel continente. Piani tedeschi[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi operazione Weserübung. Loperazione Weserübung era già in pianificazione da molto tempo, anche se con bassa priorità, e con il susseguirsi degli eventi acquistò una nuova importanza dopo lincidente dellAltmark. Gli obiettivi principali dellinvasione erano la messa in sicurezza dei porti e delle miniere, con particolare rilievo per il porto di Narvik. Inoltre era previsto il controllo stabile della nazione per evitare la collaborazione di questa con gli Alleati. Venne presentata come una protezione armata alla neutralità norvegese. Una delle questioni che venne dibattuta più intensamente tra gli strateghi tedeschi fu la necessità di occupare la Danimarca, come parte del piano principale. La Danimarca era considerata vitale per la sua posizione, che garantiva un controllo navale e aereo migliore della zona. Mentre alcuni desideravano semplicemente mettere sotto pressione la Danimarca in modo che accettasse, venne infine deciso che sarebbe stato più sicuro per loperazione occupare la nazione con la forza. In quel periodo era in pianificazione anche linvasione della Francia, che avrebbe richiesto limpiego di buona parte delle forze tedesche. Poiché alcuni reparti erano necessari per entrambe le invasioni, esse non potevano essere effettuate contemporaneamente. Per la copertura delle forze navali era necessario compiere operazioni durante la notte, ma essa si accorciava man mano che si avvicinava la primavera. Per questo motivo, loperazione Weserübung venne compiuta prima della Campagna di Francia. Loperazione richiedeva la cattura di sei obiettivi primari per poter compiere gli sbarchi con i mezzi anfibi: Oslo, Kristiansand, Egersund, Bergen, Trondheim e Narvik. Inoltre, con lappoggio dei paracadutisti (Fallschirmjäger), era pianificata la cattura di altre posizioni chiave, come le basi aeree di Fornebu, nei pressi di Oslo, e di Sola, vicino a Stavanger. Si sarebbe dovuta sopraffare velocemente la difesa della Norvegia ed occupare queste aree principali prima che si potesse formare una resistenza organizzata. Vennero impiegate le seguenti forze: Gruppe 1: 10 cacciatorpediniere a Narvik Gruppe 2: Lincrociatore pesante Admiral Hipper e quattro cacciatorpediniere a Trondheim Gruppe 3: Gli incrociatori leggeri Köln e Königsberg con vari vascelli di supporto più piccoli a Bergen Gruppe 4: Lincrociatore leggero Karlsruhe e altre piccole navi di supporto a Kristiansand. Gruppe 5: Gli incrociatori pesanti Blücher e Lützow, lincrociatore leggero Emden e navi più piccole di supporto a Oslo Gruppe 6: Quattro dragamine a Egersund Oltre a queste vennero inviati glincrociatori da battaglia Scharnhorst e Gneisenau, per scortare i gruppi 1 e 2, e altri scaglioni di navi per il trasporto di truppe ausiliarie, carburante ed equipaggiamento militare. Contro la Danimarca vennero inviate due brigate motorizzate per catturare i ponti e le truppe; la Luftwaffe si sarebbe occupata della presa di Copenaghen ed i paracadutisti di controllare le basi aeree a nord. Nella speranza della Germania di evitare il confronto armato con la popolazione in entrambe le nazioni, alle truppe tedesche venne dato ordine di fare fuoco solo se attaccati. Invasione[modifica | modifica sorgente] Movimento della flotta[modifica | modifica sorgente] Movimenti navali del 7-9 aprile Linvasione iniziò il 3 aprile 1940, quando navi di appoggio iniziarono a guidare la flotta principale. Gli Alleati diedero il via ai loro piani il giorno successivo, con linvio di 16 sottomarini a Skagerrak e Kattegat come sentinelle. Dodici cacciatorpediniere salparono da Scapa Flow verso i Vestfjord alla guida dellAmmiraglio William Whitworth. Il 7 aprile le condizioni meteorologiche nella regione iniziarono a peggiorare, con mare agitato e una densa nebbia, che resero difficile la navigazione. In una forte tempesta di neve, lHMS Glowworm, uno dei cacciatorpediniere di scorta, dovette lasciare la formazione per recuperare un uomo in mare. Tuttavia il tempo aiutò i tedeschi, poiché fornì una copertura per le loro forze, e nella prima mattina questi inviarono i gruppi 1 e 2, che avevano la distanza maggiore da percorrere. Anche se le ricognizioni erano difficili, i due gruppi tedeschi vennero scoperti a 170 km sud di Naze (la parte più a sud della Norvegia), poco dopo le 08:00 dai pattugliatori della RAF. Una squadra di bombardieri venne inviata allattacco delle navi, ma questi non riuscirono a causare danni rilevanti. Dalle informazioni ricevute sui movimenti tedeschi, lammiragliato giunse alla conclusione che la Germania cercava di forzare il blocco navale alleato posto per fermare le rotte commerciali atlantiche. Lammiraglio Charles Forbes, comandante in capo della flotta britannica, venne informato degli eventi ed iniziò lintercettazione alle 20:15. Le fazioni, non al corrente della portata della situazione, procedettero secondo i piani. La HMS Renown giunse a Vestfjord a tarda notte e mantenne la posizione nei pressi dellentrata mentre i dragamine procedettero nei loro compiti. Nel frattempo, i tedeschi lanciarono il resto della loro forza dinvasione. Il primo contatto diretto tra le due parti avvenne il mattino seguente in modo non intenzionale. La Glowworm, che procedeva per riunirsi alla Renown, giunse dietro al cacciatorpediniere Z11 Bernd von Arnim e successivamente al cacciatorpediniere Z18 Hans Lüdemann l8 aprile. Ne risultò un duello, a cui si unì la Admiral Hipper, che giunse in risposta alla richiesta di aiuto delle due navi. La Admiral Hipper danneggiò la Glowworm e questultima, nellimpossibilità di contrastare la nave tedesca più grande, la speronò. La Hipper ricevette dei danni ingenti e rispose facendo fuoco sulla Glowworm, che venne distrutta. Durante la battaglia, la Glowworm ruppe il silenzio radio e informò lammiragliato della situazione. Non fu in grado di completare la comunicazione, e al comando giunse solo linformazione che la nave si stava confrontando con una grande nave tedesca, che era stato fatto fuoco e che non era stato ripristinato il contatto con il cacciatorpediniere. Di risposta, il comando ordinò che la Renown e il suo cacciatorpediniere di scorta (gli altri due si erano diretti verso dei porti amici per il rifornimento di carburante) di abbandonare le posizioni a Vestfjord e dirigersi sullultima posizione conosciuta della Glowworm. Alle 10:45 venne ordinato agli otto cacciatorpediniere restanti di unirsi. Nel pomeriggio, il sottomarino polacco Orzeł affondò la nave tedesca di trasporto truppe Rio de Janeiro a Skagerrak. Anche se il sottomarino riferì lincidente, il comando era troppo impegnato con la situazione della Glowworm e la forzatura del blocco da parte dei tedeschi. Di conseguenza linformazione non venne inoltrata. Molti dei soldati tedeschi vennero recuperati dai pescherecci norvegesi e sotto interrogatorio rivelarono che erano stati assegnati per proteggere Bergen dagli alleati. Questa informazione venne inoltrata ad Olso, dove il parlamento norvegese liquidò levento come un atto di ignoranza da parte dei soldati tedeschi e non stabilì misure difensive, tranne lallerta della guardia costiera. Alle 14:00 lammiragliato ricevette linformazione che i ricognitori aerei avevano localizzato un gruppo di navi tedesche a considerevole distanza a ovest-nordovest di Trondheim, dirette a ovest. Questo rinforzò la convinzione che i tedeschi stavano tentando di forzare il blocco e la flotta britannica cambiò direzione da nordest verso nordovest per intercettare nuovamente le forze della Germania. Inoltre, Churchill annullò il piano R4 e ordinò ai 4 incrociatori che trasportavano le truppe di scaricarli assieme ai rifornimenti e unirsi alla flotta. In realtà le navi tedesche, il Gruppe 2, stava solo effettuando delle manovre circolari di ritardo per avvicinarsi alla loro destinazione al momento stabilito. Quella notte, dopo essere giunto a conoscenza di molti avvistamenti di navi tedesche a sud della Norvegia, Charles Forbes iniziò a dubitare che i tedeschi stessero forzando il blocco, e ordinò alla flotta di dirigersi in direzione sud verso Skagerrak e alla HMS Repulse, assieme ad un altro incrociatore e a qualche cacciatorpediniere di dirigersi a nord e unirsi alla Ronown. Alle 23:00, quando Forbes venne informato dellincidente con il sottomarino Orzeł, il Gruppe 5 tedesco si stava avvicinando al vascello di pattugliamento norvegese Pol III nei pressi dellingresso dellOslofjord. Il Pol III lanciò velocemente un avvertimento alle batterie costiere a Rauøy (nellomonima isola) e aprì il fuoco sulla torpediniera Albatros poco prima di collidere con essa. LAlbatros e altre due navi risposero con la mitragliatrice antiaerea, uccidendo il capitano e dando fuoco alla nave. Il gruppo entrò nellOslofjord e distrusse le batterie esterne senza incontrare troppi problemi. Diverse navi minori si staccarono dal gruppo per catturare le fortificazioni che erano state aggirate. Dopo aver raggiunto Oslo, il parlamento si riunì, ordinando la mobilitazione parziale e di non aprire il fuoco su navi inglesi e francesi. In quel momento, più a nord, la Renown stava tornando indietro verso Vestfjord dopo aver raggiunto lultima posizione nota della Glowworm e non aver trovato nulla. A causa delle acque agitate Whitworth si era spinto più a nord del normale ed era separato dai suoi cacciatorpediniere quando incontrò la Scharnhorst e la Gneisenau. La Renown ingaggiò le due navi da battaglia e durante la breve battaglia venne danneggiato il sistema di controllo delle armi della Gneisenau. Le due navi tedesche si diressero a nord, con la Renown allinseguimento, ma alle 04:00 vennero perse di vista a causa del maltempo. Weserzeit[modifica | modifica sorgente] LOslofjord I dieci cacciatorpediniere tedeschi del gruppo 1 entrarono nellOfotfjord che porta a Narvik. Non vennero ostacolati poiché non era presente alcuna nave britannica. Nel momento in cui raggiunsero larea interna nei pressi del porto, la maggior parte dei cacciatorpediniere erano usciti dalla formazione principale per catturare le batterie esterne, lasciando solo tre navi tedesche a confrontarsi con due vecchie navi da battaglia norvegesi: la Eidsvold e la Norge. Anche se antiquate, queste ultime erano superiori ai cacciatorpediniere. Le navi tedesche aprirono il fuoco preventivamente sulla Eidsvold, affondandola dopo averla colpita con tre siluri. La Norge entrò poco dopo nella battaglia aprendo il fuoco, ma i tiratori, che possedevano poca esperienza, mancarono le navi tedesche e venne affondata da una salva di siluri. A Trondheim, il gruppo 2 stava incontrando una blanda resistenza. Nel Trondheimsfjord, la Admiral Hipper ingaggiò le batterie di difesa, mentre i cacciatorpediniere le stavano sorpassando a 25 nodi. Un buon colpo della Hipper interruppe i cavi elettrici per le luci di ricerca e rese le postazioni inoffensive. Solo un cacciatorpediniere ricevette un colpo durante lapprodo. A Bergen, le fortificazioni difensive opposero della resistenza allavvicinamento del gruppo 3 e danneggiarono lincrociatore leggero Königsberg e la Bremse. Tuttavia lartiglieria era poco efficace in assenza di luci e le navi riuscirono ad approdare al porto senza troppi problemi. Le fortificazioni si arresero quando giunsero le unità della Luftwaffe. Le fortificazioni a Kristiansand opposero una resistenza maggiore, respingendo due volte lapprodo e danneggiando la Karlsruhe. I norvegesi entrarono in confusione quando ricevettero lordine di non aprire il fuoco sulle navi inglesi e francesi. I tedeschi iniziarono infatti ad usare i codici norvegesi catturati a Horten, e giunsero velocemente al porto e sbarcarono le truppe, catturando la città alle 11:00. Il gruppo 5 incontrò la dura resistenza delle fortificazioni difensive interne dellOslofjord, nei pressi di Drøbak. Il gruppo, guidato dalla Blücher, si avvicinò ai forti ipotizzando che presi di sorpresa non avrebbero risposto al fuoco in tempo, come era successo per le difese esterne. Quando lincrociatore si trovò a breve distanza, la fortificazione aprì il fuoco. Nellarco di qualche minuto la Blücher era in fiamme e venne finita da una salva di siluri provenienti da lanciasiluri posti a terra. Lequipaggio comprendeva molto personale amministrativo che doveva essere impiegato sia per loccupazione che per i quartier generali della divisione dellesercito assegnata per lassedio di Oslo. Lincrociatore Lützow, anchesso danneggiato e con la convinzione che la Blücher era entrata in un campo minato, tornò indietro verso il gruppo 5 e a 19 km a sud di Sonsbukten sbarcò le truppe. Questa distanza ritardò larrivo della forza principale di invasione ad Oslo di oltre 24 ore, anche se la capitale venne catturata circa venti ore dopo dalle truppe giunte alla base aerea di Fornebu. Il ritardo fornì tempo per la fuga del Re, del parlamento e della tesoreria nazionale in Inghilterra. Come risultato, la Norvegia non si arrese mai, il governo Quisling venne reso illegale e la Norvegia, assieme alla sua grande flotta mercantile rimase alleata nella guerra e non un territorio conquistato. Era pianificata la cattura e messa in sicurezza della base di Fornebu da parte dei paracadutisti circa unora dopo larrivo delle prime truppe, ma le forze si persero nella nebbia e non giunsero. Comunque la base non era altamente difesa e i soldati tedeschi la catturarono in breve tempo. La forza aerea norvegese di stanza a Fornebu resistette con i suoi biplani Gloster Gladiator fino allesaurimento delle munizioni. In seguito si diressero verso basi aeree secondarie. Il personale di terra rimase presto con scarse munizioni, preso nella confusione generale nessuno pensò o ebbe il tempo di distribuire le munizioni. I tentativi norvegesi di creare un contrattacco ebbero vita breve e non condussero ad alcun risultato. A causa della situazione, Oslo venne dichiarata città aperta e si arrese. Il gruppo 6 a Egersund e i paracadutisti a Stavanger non incontrarono resistenza significativa e catturarono velocemente i loro obiettivi. Conquista della Danimarca[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi occupazione della Danimarca. Soldato tedesco accanto ad una batteria costiera danese dopo loccupazione del paese La Wehrmacht attraversò il confine danese il 9 aprile alle 04:15. In unoperazione coordinata, le truppe tedesche vennero sbarcate nel porto di Langelinie nella capitale Copenaghen e iniziarono ad occupare la città. I paracadutisti tedeschi (Fallschirmjäger) presero anche il controllo dellaeroporto di Aalborg. Contemporaneamente lambasciatore tedesco presentò un ultimatum a re Cristiano X. Dei rapporti che descrivevano i piani tedeschi erano stati inviati al governo qualche giorno prima, ma vennero ignorati. Lesercito danese era piccolo, mal preparato e con equipaggiamento obsoleto ma resistette in varie zone della nazione, in particolare le guardie reali nel Palazzo di Amalienborg a Copenaghen e le forze nei pressi di Haderslev. Alle 06:30 il Re, dopo aver consultato il Primo Ministro Thorvald Stauning decise la resa, convinto che ulteriori scontri avrebbero solo causato la perdita inutile di vite danesi. Il popolo venne preso completamente di sorpresa dalloccupazione e il governo li invitò a cooperare con le autorità tedesche. Loccupazione della Danimarca venne completata il 10 aprile e durò fino al 5 maggio 1945. Buona parte delle navi commerciali danesi riuscì a fuggire, poiché il presidente della compagnia di trasporti Mærsk, Arnold Peter Møller, comunicò alle sue 36 navi di allontanarsi in alto mare e spostarsi verso porti Alleati o neutrali. Come azione preventiva per evitare linvasione tedesca, il 12 aprile 1940 le forze inglesi occuparono le isole Fær Øer e una comunità amministrativa danese. Risposta Alleata[modifica | modifica sorgente] Movimenti navali del 9-13 aprile Ben presto divenne nota linvasione tedesca a Trondheim, Bergen, Stavanger, come le schermaglie nellOslofjord. Non essendo nota la posizioni delle due navi da battaglia tedesche, la flotta inglese si concentrò alla vicina Bergen e inviò una forza dattacco. I rapporti dei ricognitori della RAF che riferirono unopposizione più forte del previsto e la possibilità che i tedeschi controllassero anche le difese costiere costrinse gli inglesi a richiamare lattacco e inviare la portaerei HMS Furious per lanciare degli aerosiluranti contro le navi nemiche. Tuttavia questo attacco non ebbe luogo poiché i bombardieri della Luftwaffe lanciarono un assalto contro la flotta, affondando il cacciatorpediniere HMS Gurkha e costringendola a spostarsi verso Nord quando le misure antiaeree si rivelarono inefficaci. La superiorità aerea tedesca nellarea indusse lInghilterra a concentrare i vascelli di superficie a nord e i sottomarini e laviazione nelle regioni del sud. LAmmiragliato venne informato che solo un cacciatorpediniere tedesco era situato a Narvik, e venne deciso di inviare la 2ª flottiglia di cacciatorpediniere, costituita da navi che avevano prestato servizio di supporto precedentemente per loperazione Wilfred. Questa flottiglia, al comando del capitano Bernard Warburton-Lee si era già distaccata dalla Renown durante linseguimento della Scharnhorst e della Gneisenau, poiché era stata assegnata al controllo dellingresso del Vestfjord. Alle 16:00 del 9 aprile la flotta di cacciatorpediniere sbarcò un ufficiale a Tranøy, a 50 miglia ad ovest di Narvik, il quale apprese da persone del posto che le forze nemiche erano costituite da un sottomarino e da 4 a 6 cacciatorpediniere. Warburton-Lee informò lAmmiragliato, assieme alle sue intenzioni di attaccare il giorno successivo allalba in alto mare, in modo da sfruttare leffetto sorpresa ed essere protetto dalle mine. La decisione venne approvata dallAmmiragliato durante quella notte. Nella mattina successiva, Warburton-Lee portò la sua nave ammiraglia HMS Hardy e quattro cacciatorpediniere allinterno dellOfotfjord. Alle 04:30 giunse alla darsena di Narvik e vi entrò con la HMS Hunter e la HMS Havock, lasciando la HMS Hotspur e la HMS Hostile allingresso di guardia. La nebbia e la neve erano molto intense, permettendo lavvicinamento furtivo. Quando giunsero al porto trovarono cinque cacciatorpediniere tedeschi ed aprirono il fuoco, iniziando la prima battaglia navale di Narvik. Dopo che la Hotspur e la Hostile si unirono, vennero affondati due cacciatorpediniere, sei navi cisterne e di rifornimento e un cacciatorpediniere venne disabilitato. Il Commodoro Friedrich Bonte, a comando della flotta tedesca, perse la vita quando la sua nave ammiraglia Z21 Wilhelm Heidkamp venne affondata. La flotta di Warburton-Lee uscì dal porto quasi senza danni. Alle 06:00 la 2ª flottiglia di cacciatorpediniere stava tornando verso lentrata del Vestfjord quando dallHerjangsfjord, che si trovava dietro, emersero tre cacciatorpediniere tedeschi, comandati dal Comandante Erich Bey. Qualche minuto dopo altre due navi tedesche giunsero di prua, circondando le forze inglesi. La Hardy fu la prima nave ad essere colpita e venne velocemente messa fuori combattimento, incagliandosi. La successiva fu la Hunter, che si bloccò dopo essere stata colpita ripetutamente. La Hotspur venne colpita al timone, e fuori controllo urtò la Hunter. La coppia di navi subì altri colpi, prima che la Hotspur riuscisse a disincagliarsi. La Hostile e la Havoc nel frattempo si erano allontanate, ma tornarono indietro per fornire aiuto alla Hotspur in ritirata. Le navi tedesche ricevettero pochi colpi, ma essendo a corto di carburante, non furono in grado di inseguire. Quando uscirono dallOfotfjord, le tre navi inglesi riuscirono ad affondare la nave da rifornimento tedesca Rauenfels. Poco dopo la prima battaglia di Narvik, altre due navi tedesche vennero affondate dalle forze inglesi. Un attacco a lungo raggio della Fleet Air Arm dalla base situata ad Hatston nelle Isole Orcadi distrusse lincrociatore Königsberg, già danneggiato precedentemente, stabilendo il record come nave più grande affondata da un aereo. Inoltre il sottomarino HMS Truant affondò lincrociatore leggero Karlsruhe nella notte del 9 aprile poco dopo aver lasciato Kristiansand. Il giorno successivo, il 10 aprile, la Furious e la nave da battaglia HMS Warspite si unirono alla flotta e venne condotto un altro attacco aereo su Trondheim con lo scopo di affondare la Admiral Hipper. Tuttavia, la nave da battaglia tedesca si era già allontanata ed era in rotta verso la Germania; nessunaltra nave tedesca venne colpita durante lattacco. A sud la HMS Spearfish danneggiò gravemente lincrociatore pesante Lützow a mezzanotte dell11 aprile, il quale dovette essere sottoposto a riparazioni per un anno. Quando divenne chiaro che la flotta tedesca era uscita dalle acque norvegesi, la flotta britannica continuò verso Narvik sperando di incontrare i cacciatorpediniere restanti, tuttavia venne ostacolata da bombardieri nemici che la costrinsero a dirigersi verso ovest allontanandosi dalla costa. Ma il 12 aprile le navi inglesi riuscirono a portarsi sufficientemente vicine per lanciare un attacco aereo sul porto. I risultati furono tuttavia deludenti e venne quindi deciso di inviare la nave da battaglia Warspite, assieme ad una considerevole scorta, al comando di Whitworth. Battaglie di Narvik Nella mattinata del 13 aprile Whitworth entrò nel Vestfjord utilizzando come guida laereo di esplorazione della Warspite. Oltre alla localizzazione di due navi tedesche, laereo affondò un sottomarino. I cacciatorpediniere di scorta della Warspite si spostarono 5 km in avanti rispetto alla nave ammiraglia e furono i primi ad ingaggiare le navi tedesche. In questa seconda battaglia navale di Narvik entrambe le fazioni non riuscirono a causare molti danni alle controparti. Quando i tedeschi furono a corto di munizioni, indietreggiarono verso la darsena. Nel pomeriggio tentarono di fuggire verso Rombaksfjord, tranne la Z19 Hermann Künne che si incagliò e venne distrutta dalla HMS Eskimo. I quattro cacciatorpediniere inglesi continuarono a dare la caccia alle navi tedesche attraverso il Rombaksfjord e la Eskimo venne danneggiata. Tuttavia la situazione tedesca era senza speranza, poiché le navi erano a corto di carburante e munizioni. Quando giunsero le navi inglesi gli equipaggi tedeschi avevano abbandonato le navi ed erano fuggiti. Alle 18:30 le navi inglesi tornarono indietro. Situazione norvegese[modifica | modifica sorgente] Linvasione tedesca aveva raggiunto gran parte dei suoi scopi, avendo attaccato e colto le forze norvegesi impreparate. Questa situazione non venne aiutata dallordine del governo di una mobilitazione solo parziale. Non tutto era perduto per gli Alleati: la sconfitta del gruppo 5 nellOslofjord aveva fornito alcune ore di vantaggio alla Norvegia, che vennero usate per evacuare la famiglia reale ed il governo ad Hamar. Con il governo in esilio, Vidkun Quisling prese il controllo di una stazione radio, annunciando il colpo di stato e proclamandosi primo ministro della Norvegia. Il suo primo atto ufficiale fu, alle 19:30, la cancellazione dellordine di mobilitazione. In serata il governo norvegese si stabilì a Elverum, ritenendo Hamar poco sicuro. Tutte le richieste tedesche vennero respinte, anche se continuarono i negoziati con la Germania. Per precauzione, il colonnello norvegese Otto Ruge, ispettore generale della fanteria, costituì un blocco stradale a 110 km a Nord di Oslo, nei pressi di Midtskogen. Ben presto incontrò un piccolo distaccamento di truppe, guidate dalladdetto militare aeronautico per lambasciata tedesca, che stavano dirigendosi a nord per sistemare la situazione istantaneamente catturando il Re Haakon VII. Vi fu uno scontro tra le due forze, ma i tedeschi si ritirarono dopo che lair attacheé tedesco venne ucciso dalle guardie reali norvegesi. Il 10 aprile i negoziati tra la Norvegia e la Germania fallirono definitivamente, dopo il rifiuto dei delegati norvegesi, guidati da Haakon VII, della richiesta tedesca di riconoscere il nuovo governo di Quisling. Uno degli atti finali delle autorità norvegesi prima di andare in esilio fu la promozione di Otto Ruge al grado di maggior generale e la nomina a comandante in capo dellesercito, con la supervisione delle forze di resistenza allinvasione. Con il controllo delle città maggiori, dei porti e degli aeroporti, assieme alla maggior parte dei depositi di armi e delle reti di comunicazioni, lopposizione militare alle forze tedesche era comunque un compito impossibile. Ruge decise che la sua unica possibilità consisteva nel cercare di mettere in stallo la Germania fino allarrivo dei rinforzi dal Regno Unito e dalla Francia. L11 aprile, dopo aver ricevuto rinforzi ad Oslo, ebbe inizio loffensiva del generale Falkenhorst, con lobiettivo di ricollegare le forze tedesche, che si erano sparpagliate prima della mobilitazione vera e propria della popolazione e del previsto intervento degli Alleati. Il primo obiettivo fu la messa in sicurezza dellarea di Oslofjord e in seguito lutilizzo delle divisioni di fanteria 196ª e 163ª divisione per stabilire il contatto con le forze presenti a Trondheim. Il 14 aprile la 1ª divisione norvegese, che si trovava ad est dellOslofjord nei pressi di Østfold, fuggì in Svezia e la 3ª divisione norvegese, stanziata a Kristiansand, si arrese. La 4ª divisione a Bergen evitò gliniziali sbarchi di truppe tedesche e le ingaggiò per rallentarne lavanzata mentre si muovevano verso la zona est della città, ma gli sforzi vennero annullati velocemente dal trasferimento della divisione a Valdres, per fornire appoggio a Østlandet, dove la situazione stava diventando critica. La 5ª divisione a Trondheim perse quasi tutti i rifornimenti allinizio dellinvasione e il suo comandante decise di rimanere a Steinkjer, invece di attaccare. La 6ª divisione era molto a nord, vicino ai confini con la Finlandia, e praticamente non in contatto con alcunaerea occupata dai tedeschi. Per il generale Ruge era disponibile solo la 2ª divisione, che attraverso volontari crebbe da 3 000 fino a 12 000 unità. Ruge venne finanziato con 11,1 milioni di corone, ma le forze a sua disposizione non avrebbero mai potuto condurre azioni offensive dirette. Il generale scelse quindi di concentrare la divisione nelle valli di Gudbrandsdal e Østerdalen, che conducevano da Olso a Trondheim. Da lì, su un terreno favorevole, attaccarono i tedeschi con tecniche di tipo colpisci-e-fuggi, imboscate e demolizioni selettive, per ostacolare lo spostamento verso il nord delle due divisioni. Tuttavia non vi era possibilità di bloccare completamente i tedeschi, che iniziarono ad usare lappoggio aereo e piccoli mezzi per neutralizzare le posizioni norvegesi. Il 20 aprile le forze tedesche riuscirono ad avanzare fino a Elverum, situata a 305 km a sud di Trondheim. I continui combattimenti avevano indebolito le forze norvegesi, che si trovavano anche a corto di rifornimenti. Campagna di terra[modifica | modifica sorgente] Quando linvasione tedesca divenne chiara allInghilterra, vennero iniziati i preparativi per un contrattacco. Si svilupparono forti contrasti interni tra il comando dellesercito, che, dopo aver conferito con Otto Ruge, era intenzionato ad attaccare Trondheim, e Churchill, che voleva conquistare Narvik. Come compromesso si inviarono truppe su entrambi gli obiettivi. Campagna nella Norvegia centrale[modifica | modifica sorgente] Operazioni in Norvegia nellaprile e maggio 1940 Liniziale pianificazione della campagna nella regione centrale della Norvegia, chiamata Operazione Hammer, prevedeva un attacco su tre lati a Trondheim da parte delle forze Alleate, mentre i norvegesi contenevano le forze nemiche a sud. Le forze Alleate sarebbero sbarcate a Namsos a nord (Mauriceforce), ad Aandalsnes a sud (Sickleforce) e attorno a Trondheim (Hammerforce). I piani vennero modificati velocemente, poiché venne giudicato troppo rischioso un attacco diretto a Trondheim, che venne annullato mantenendo quelli previsti a nord e a sud. Per fermare lo sbarco degli alleati il comando della Wehrmacht ordinò ad una compagnia di paracadutisti di atterrare sul nodo ferroviario di Dombås, nella parte superiore della valle di Gudbrandsdal. Le forze tedesche vi giunsero il 14 aprile e bloccarono la ferrovia e la rete stradale nella Norvegia centrale per cinque giorni nella Battaglia di Dombås, prima di arrendersi alle forze norvegesi[4]. Il 17 aprile, la Mauriceforce, composta principalmente dalla 146ª brigata fanteria inglese al comando del maggior generale Adrian Carton de Wiart, giunse a Namsos. Durante il viaggio le truppe vennero trasferite usando i cacciatorpediniere invece delle navi da trasporto a causa dello stretto passaggio del fiordo che conduce a Namsos. Un così grande trasferimento di rifornimenti provocò confusione, che, insieme alla mancanza di appoggio aereo, causò numerosi problemi. Poco dopo de Wiart spostò le truppe fuori da Namsos, verso Steinkjer, dove si unì alla 5ª fanteria norvegese. Le offensive aeree impedirono qualunque attacco e il 21 aprile la Mauriceforce venne attaccata dalla 181ª divisione tedesca da Trondheim. I norvegesi furono costretti a ritirarsi, lasciando Steinkjer ai tedeschi. La Sickleforce, costituita principalmente dalla 148ª brigata fanteria al comando del maggior generale Bernard Paget, giunse ad Åndalsnes il 18 aprile. Da questa città le forze inglesi viaggiarono via treno al villaggio di Dombås per proseguire a nord verso Trondheim. Esse sincontrarono invece con il generale Ruge, il quale riferì che non era possibile contenere ancora per molto tempo i tedeschi lungo le valli. Sapendo che un eventuale assalto li avrebbe tagliati fuori dai rifornimenti e si sarebbero trovati circondati, Paget si diresse verso sud a Lillehammer. Le forze inglesi non poterono soffermarsi a lungo, poiché vennero attaccate dalle truppe di Pellengahr e furono costrette alla ritirata attraverso la valle Tretten. In un successivo attacco la 148ª brigata venne distrutta. Nel frattempo la 15ª brigata di fanteria inglese giunse ad Åndalsnes ed iniziò a spostarsi a sud per soccorrere la 148ª. Incontrarono le forze tedesche a Kvam, situata tra Tretten e Dombås e vennero respinti indietro fino a Kjorem, dove furono esposti ad ulteriori assalti. Il 28 aprile entrambi i gruppi erano in difficoltà e venne deciso il ritiro delle forze dalla Norvegia centrale. La Sickleforce, con laiuto del generale Ruge, riuscì a tornare ad Åndalsnes ed evacuarla il 2 maggio alle 02:00, poche ore prima che la 196ª divisione tedesca catturasse il porto. La Mauriceforce, venne evacuata il 3 maggio anche se due navi di supporto, il cacciatorpediniere francese Bison e il cacciatorpediniere inglese Afridi, vennero affondate dai bombardamenti in picchiata degli Junkers Ju 87 Stuka. Il fallimento della campagna nella Norvegia centrale è considerato una delle cause dirette della sconfitta alleata, che ebbe come conseguenza le dimissioni del primo ministro inglese Neville Chamberlain e il passaggio dellincarico di governo a Winston Churchill. Campagna nella Norvegia settentrionale[modifica | modifica sorgente] Venne lanciata contemporaneamente alle azioni su Trondheim una seconda campagna al nord per recuperare Narvik. Come la campagna nelle regioni centrali della Norvegia, anche la spedizione a Narvik dovette affrontare numerosi ostacoli. Uno dei primi problemi fu la disorganizzazione del comando. Le forze navali nellarea erano gestite dallAmmiraglio di Flotta William Boyle, al quale venne ordinato di ripulire la zona dalle forze tedesche il più presto possibile. Al comandante delle forze di terra, il maggior generale Pierse Mackesy, venne invece ordinato di non far sbarcare le truppe in aree con forte presenza nemica per non danneggiare la popolazione norvegese di quelle regioni. I due sincontrarono il 15 aprile per decidere le azioni. Boyle puntò su un assalto immediato a Narvik e Mackesy ribatté, che una mossa di quel genere avrebbe decimato le sue forze. Boyle infine seguì i consigli di Mackesy. Le forze alla guida di Mackesy, con il nome in codice di Rupertforce, erano costituite dalla 24ª brigata fanteria e da unità francesi e polacche. Il 15 aprile vennero sbarcate ad Harstad, una piccola città sullisola di Hinnøya, ma a causa della confusione generale, del maltempo, delle attrezzature inadeguate e degli attacchi costanti dei bombardieri tedeschi, lo sbarco completo richiese più di una settimana. Nel frattempo, la Royal Navy catturò lU-Boot 49, che conteneva documenti riguardanti la disposizione di tutti gli U-Boot nel mare di Norvegia. Dopo il fallimento nella Norvegia centrale, vennero intensificati i preparativi per le forze situate al nord, tra cui due squadroni di aerei da combattimento dalla base di Bardufoss, che vennero trasportati per mezzo di portaerei. Il 28 maggio gli Alleati riuscirono a catturare Narvik, ma linvasione della Francia da parte della Germania mutò completamente tutta la situazione della guerra e limportanza della Norvegia diminuì considerevolmente. La ritirata dalla Norvegia, con il nome in codice di Operazione Alphabet venne approvata il 24 maggio. Levacuazione di truppe e materiali da Harstad ebbe luogo nei giorni 7 ed 8 giugno 1940 e numerose navi britanniche si autaffondarono per evitare di finire in mano tedesca.[5][6] Tra queste vi fu anche la RV Belgica, che alla fine del secolo XIX era stata il mezzo di trasporto della Spedizione belga in Antartide, effettuata fra il 1897 e il 1899. Questa nave, dopo aver subito varie ristrutturazioni e cambiamenti di proprietà, batteva bandiera norvegese e nellaprile 1940 era stata requisita dalle Forze della Spedizione franco-britannica, per essere utilizzata come nave-deposito di esplosivi ad alto potenziale.[7] I tedeschi avevano lanciato lOperazione Juno, per allentare la pressione sulle truppe tedesche a Narvik e, dopo aver scoperto levacuazione, intercettarono ed affondarono due cacciatorpediniere inglesi e la portaerei HMS Glorious. Occupazione[modifica | modifica sorgente] La bandiera tedesca sventola sul Parlamento norvegese ad Oslo, al termine della campagna Dopo la fuga degli Alleati, lesercito norvegese venne rapidamente sconfitto ed ebbe inizio loccupazione tedesca della Norvegia, che sarebbe proseguita fino alla resa della Germania nel maggio del 1945. Nel paese rimase attivo un movimento di resistenza, il quale operò attraverso la flotta mercantile norvegese e la disobbedienza civile. Il re ed il gabinetto si stabilirono a Londra, da dove diressero la resistenza, che aumentò la sua efficienza durante gli ultimi anni di occupazione. La marina e laeronautica norvegese si stabilirono in Inghilterra, utilizzando i mezzi e le unità che erano riuscite a sfuggire alloccupazione tedesca, e tali forze vennero impegnate in estesi combattimenti durante la protezione dei convogli nellAtlantico settentrionale e nei cieli europei. I ranghi vennero rinforzati da gruppi di rifugiati, che erano fuggiti dalla Norvegia e lequipaggiamento venne portato ai livelli degli standard inglesi e statunitensi. In Scozia venne ricostituito lesercito norvegese, tuttavia, a parte un piccolo gruppo di forze speciali, esso venne poco impiegato nel resto della guerra. Parte dellesercito norvegese partecipò nella liberazione del Finnmark, la contea più settentrionale della Norvegia, durante linverno del 1944-45, dopo che larea ere stata evacuata dai tedeschi. Anche in Svezia, negli ultimi due anni di guerra, si raggrupparono delle forze. Analisi[modifica | modifica sorgente] Loperazione fu un successo decisivo per la Germania. Sia la Danimarca che la Norvegia furono occupate con perdite relativamente leggere: 3 800 tedeschi uccisi e 1 600 feriti. Leffetto sorpresa fu quasi totale, soprattutto in Danimarca, e solo nellarea di Narvik ci furono dei problemi. La Luftwaffe perse 100 aerei, circa il 10% di quelli coinvolti nelloperazione. Tuttavia in mare la Kriegsmarine perse un incrociatore pesante, due incrociatori leggeri, dieci cacciatorpediniere e sei sottomarini, lasciando la marina indebolita durante i mesi estivi, quando Hitler stava pianificando linvasione della Gran Bretagna. Anche glinglesi subirono danni alla loro flotta, perdendo una portaerei, due incrociatori, sette cacciatorpediniere e un sommergibile, ma la Royal Navy poté assorbire meglio le perdite rispetto alla Germania. LInghilterra si avvantaggiò anche della marina mercantile norvegese, una delle più grandi del mondo. La marina francese perse un grande cacciatorpediniere durante la campagna e la marina norvegese un cacciatorpediniere, due navi da difesa costiere e tre sottomarini furono abbandonati. LInghilterra ottenne un parziale successo a Narvik, il cui porto venne bloccato dagli Alleati per un anno. Loccupazione tedesca fu una spina nel fianco degli Alleati per gli anni successivi. Con lo stanziamento degli aerei a lungo raggio tedeschi, diversi squadroni di aerei da combattimento inglesi dovettero rimanere al nord durante la Battaglia dInghilterra e le navi tedesche usarono la Norvegia come base di partenza per raggiungere indisturbate il Nord Atlantico. Dopo linvasione tedesca della Russia, nel 1941, le basi aeree norvegesi furono utilizzate per interdire i convogli artici alleati, infliggendo pesanti perdite. Loccupazione della Norvegia divenne tuttavia onerosa per la Germania, poiché le lunghe ed esposte linee costiere offrivano molte opportunità di raid agli Alleati. Inoltre, la nazione richiese un numero ingente di forze, che raggiunse il massimo nel 1944 con 400 000 unità. Queste forze non poterono essere impiegate in Russia o durante gli sbarchi alleati in Francia. Note[modifica | modifica sorgente]
Posted on: Fri, 22 Nov 2013 18:31:26 +0000

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