Dopo il rinvio dovuto allo “sciopero parlamentare” proclamato la scorsa settimana dai berlusconiani con il sostegno del Pd, è approdata anche al Senato la discussione sui cacciabombardieri F-35. Per difendere il programma è intervenuto in aula il ministro della Difesa Mario Mauro, ribadendo che questi aerei da guerra sono necessari per “armare le ragioni della pace” e “per continuare a partecipare alle missioni militari internazionali come la Libia“, arrivando a dire che non esiste alcuna alternativa agli F-35 perché “non è possibile adattare un aereo da difesa come l’Eurofighter trasformandolo in un velivolo da attacco”. Una palese falsità, poiché tale trasformazione è già stata realizzata con successo dai tedeschi, che per questo non hanno bisogno degli F-35, e dagli inglesi, che i loro Eurofighter multiruolo li hanno addirittura già usati proprio per bombardare la Libia. Un programma di sviluppo che consentirebbe di avere un’unica linea di velivoli già maturi e rodati (con enormi risparmi di gestione) e tecnologicamente autonomi (non legati ai centri di gestione americani), da cui l’Italia ha invece deciso di chiamarsi fuori facendo una scelta contraria a ogni prospettiva di difesa comune europea.
Posted on: Tue, 16 Jul 2013 13:08:08 +0000