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Endomondo Sports Tracker – GPS Track Running Cycling Walking & More di EndomondoPerth paradiso dei lavoratori redazione | Aug 03, 2012 | Comments 26 | Nella città australiana, opportunità per professionisti e laureati Quando pensiamo alle città australiane la nostra mente corre subito a Sydney e Melbourne. Pochi conoscono Perth, affacciata sulla costa occidentale e capitale dello stato di Western Australia. Quest’ultimo, che è grande 5 volte l’Italia e conta appena 2 milioni di abitanti, è per gli Australiani ciò che l’Australia rappresenta per il resto del mondo, un luogo lontano, isolato e scarsamente popolato. Eppure da qualche anno la regione intorno a Perth fa da traino all’economia del continente grazie ai suoi giacimenti di gas e a quelli minerari di rame, zinco, oro e diamanti che vengono estratti a pieno regime dall’industria locale ed imbarcati verso la Cina. A far da corollario al settore primario un universo di nascenti società di servizi finanziari, sanitari ed assicurativi. C’è grande richiesta di manodopera quindi e non solo, perché Perth richiama da ogni angolo del pianeta ingegneri, chimici, geologi, fisici e tutti quegli altri professionisti qualificati che sono alla ricerca di migliori condizioni di lavoro e di vita. Perché anche di questo si tratta: la regione non solo offre opportunità occupazionali ma anche salari elevati e rosee prospettive di carriera considerando la sua crescita economica del 5% all’anno. A Perth gli stipendi sono tra i più alti al mondo, il guadagno lordo medio annuale è infatti di 80 mila Dollari australiani, circa 65 mila Euro. Facendo i conti in tasca alle varie categorie scopriamo che se il compenso di un ingegnere o un project manager si aggira intorno ai 300 mila Dollari all’anno, anche geologi al primo impiego, autotrasportatori e saldatori non se la passano male con una retribuzione annua rispettivamente pari a 120 mila, 200 mila e 250 mila Dollari. E a giudicare dalle testimonianze degli Italiani che lì risiedono e lavorano raccolte dal corrispondente de La Stampa Andrea Di Robilant i fatti sembrano confermare questi dati: - Carlo Pacioni, 36 anni, veterinario, emigrato in Australia per continuare i suoi studi in preservazione delle specie animali, afferma: “Anche qui ci sono regole e bisogna rispettarle, ma il merito e le qualifiche professionali contano molto di più che altri fattori. Non c’è bisogno di sgomitare, le giornate sono meno stressanti, la qualità della vita è alta” - Roberto Altino, 27 anni, ingegnere di Ferrara a capo di un progetto per conto di un’impresa mineraria, dichiara riguardo al suo stipendio: “Inutile parlare di cifre e fare paragoni: qui siamo su un altro pianeta”. E al di là dei soldi prosegue: “Alle 5 del pomeriggio stacco dall’ufficio e trascorro il mio tempo libero con una compagnia teatrale, fare l’attore era il mio sogno di sempre”. Carlo e Roberto sono soltanto due esponenti di quella nuova ondata di emigranti che la dottoressa di antropologia della Western Australia University Loretta Baldassar definisce i life-style migrants, quelli cioè che abbandonano il Paese natale non per disperazione, come accadeva all’inizio del Novecento, ma che, laureati e pronti ad affermarsi, sono in cerca di una vita migliore. Il consolato di Perth calcola alcune decine di migliaia di life-style migrants ma il numero, causa crisi economica nel Vecchio Mondo, è destinato ad aumentare. Accanto ai professionisti che giungono chiamati dalle aziende e che ottengono in questo modo una “skilled migran visa”, ci sono poi i giovani fino ai 30 anni che con un visto vacanza/lavoro possono trascorrere un anno in Australia lavorando, con la speranza di ottenere una sponsorizzazione da parte di un’impresa locale alla scadenza della visa ed insediarsi definitivamente. Soltanto nel 2011 il Governo ha rilasciato 60 mila working/holiday visa. Tutto facile dunque? Non esattamente. Gli Italiani trasferitisi nel down-under (così viene ribattezzato il continente australiano per la sua posizione geografica) ammettono difficoltà di inserimento, le autorità australiane sono infatti sempre più severe e restie a rilasciare permessi di soggiorno a lungo termine, gli stranieri sono talvolta mal visti dalle comunità del luogo e ottenere la residenza, specie se rilasciata in caso di matrimonio con un cittadino australiano, è un’impresa. Bisogna infatti dimostrare che la relazione sentimentale è autentica e a questo scopo il Governo non esita a scandagliare la vita della coppia per anni, pretendendo di leggere la corrispondenza, visionare le fotografie e mettendo alla prova i due interessati con periodici interrogatori sulle reciproche vite. Ciò non toglie che Perth sia alla ricerca di lavoratori, 150 mila per l’esattezza, e la richiesta è impellente perché, stando alle parole di David Anderson, direttore di Westjobs, le aziende fanno fatica a trovare personale. Per essere sempre aggiornati sulle nostre news e sugli annunci di lavoro, seguiteci su Facebook! Sfoglia gli ANNUNCI DI LAVORO Redazione Global Publishers Fonte: LaStampa Articoli correlati Il Medioriente offre opportunità Lo spettacolo fa lavoro Ingegnere? La Germania ti cerca Il retail fa lavoro Nella Categoria: Attualità • Gallery Tags: Australia • emigrare • estero • opportunità lavorative • Perth
Posted on: Sun, 23 Jun 2013 04:08:31 +0000

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