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Facebook info - Da: Ugo Leo: Ilva Taranto. Emorragia senza fine di morti e malati di tumore -C.S.-6 giugno 2013- L’Ilva di Taranto (la più grande industria di acciaio presente in Italia) fu costruita nel 1961 e le case più vicine (costruite nel 1956), quelle di via Lisippo, sicuramente sono inondate dalle polveri, diossina e benzo(a)pirene che fuoriescono rispettivamente dai parchi minerali e dalla cokeria. Infatti, purtroppo, nella città non c’è una famiglia in cui non vi sia un malato di tumore e già sono morti 180 lavoratori dello stabilimento. A Taranto si riscontra un aumento di patologie respiratorie e la spesa farmaceutica (per i farmaci antitumorali, nei primi sei mesi del 2012, è aumentata di un milione di euro) risulta molto più alta rispetto alla media nazionale. Secondo i dati della Asl della città vi è stato un incremento delle patologie tumorali pari al 60% per le richieste di day hospital mentre è del 50% l’aumento dei ricoveri in ospedale per diagnosi oncologiche. A riprova di ciò, da indagini effettuate per conto dell’Istituto Superiore di Sanità è risultato un eccesso di morti per malattie respiratorie compreso tra il 50% (uomini) e il 40% (donne) e di un incremento delle malattie dell’apparato digerente del 40% tra le donne e del 15% tra gli uomini. Come se ciò non bastasse da analisi della Asl, su circa 30 campionamenti su 120 raccolti presso 8 aziende zootecniche del territorio, si superano i limiti di diossina e di Pcb.
Posted on: Thu, 06 Jun 2013 11:00:23 +0000

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